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Con la disputa della prima prova speciale si è aperto ufficialmente il Rally d’Italia Sardegna. Il nostro appuntamento di casa, oltre al rinnovarsi della sfida Neuville-Ogier (per il momento, leggerissimo vantaggio per il francese), è molto atteso in quanto si tratta del primo appuntamento senza l’epurato di casa Citroen Kris Meeke. La squadra francese è infatti nell’occhio del ciclone e più di un cronista voleva capire quale sarà il futuro del team, dal glorioso passato ma da un futuro pieno d’ombre.
CITROEN NEL WRC ALMENO FINO AL 2020 – Ci ha provato Pierre Budar a fugare i nuvoloni scuri che si aggirano sopra la loro assistenza. Il boss Citroen, accreditata di un progetto quinquennale a partire dal 2017, ha infatti confermato l’impegno nel mondiale almeno fino alla stagione 2020. Gli scarsi risultati ottenuti nel 2017 e l’inizio tutt’altro che semplice di questa stagione, culminata con l’allontanamento dell’equipaggio di punta Meeke-Nagle, avevano creato più di un sospetto attorno ad una rapida “smobilitazione” di Citroen Racing.
Budar invece, ha precisato come l’intenzione di tutto il Team sia quello di tornare presto ai vertici. Il primo punto all’ordine del giorno è la ricerca di un primo pilota di spessore: fallito il progetto ed esaurita la fiducia nei confronti di Meeke, al quale non sono mancati comunque i ringraziamenti di rito, ben presto si apriranno le audizioni per l’ex sedile del britannico. Il pilota che proseguirà la stagione corrente sarà annunciato entro il Rally di Finlandia, mentre per il 2019 oltre alle voci su un ritorno all’ovile di Dani Sordo e dei primi ammiccamenti con Hayden Paddon, sembra difficilmente praticabile la strada che conduce a Sebastien Ogier, con Citroen non disposta a mettere sul piatto lo stesso contratto offerto l’anno passato al pentacampione.
RALLY 2, SI CAMBIA – Seconda “pillola” sarda, la mini-rivoluzione che subirà il regolamento Rally 2, ovvero quella norma che permette ad un pilota uscito di strada di poter rientrare in gara il giorno successivo (a meno di danni irreparabili sulla vettura, come ad esempio rotture del rollbar), seppur con una fortissima penalizzazione (7 minuti per ogni prova saltata). La federazione ha deciso che ogni pilota Prioritario P1 (in pratica i WRC che si giocano il titolo mondiale) ripartirà il giorno successivo davanti alle vetture appartenenti alla stessa classe di priorità. Una decisione che da una parte penalizza ancora di più proprio coloro usciti il giorno prima (costretti ad esempio su gare sterrate a dover “pulire” la strada) ma che ristabilisce un po’ di equilibrio tra i leader della classifica piloti, non nuovi a lamentele riguardanti questo regolamento.
Domani si comincerà a fare sul serio in terra sarda, vedremo se, anche al parco assistenza, ci saranno altre succose novità.
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