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Due giorni di emozioni e spettacolo, brividi e sorprese. Il 32° Rally Piancavallo nel solco della tradizione, anche adesso che è passato sotto la cura Knife Racing, dimostra di saper esaltare i suoi interpreti.
Meritata la vittoria conquistata da Venicio Toffoli al volante di una Hyundai i20 R5 Friulmotor con alle note Katia Artico. Tempo totale 49’33’’4 dopo oltre 75 km di prove cronometrate.
Il driver di Forgaria ha dominato tappa uno di sabato con il miglior tempo sulle prove di “Maniago-Città dei Coltelli”, doppia “Meduno” e la notturna di “Redona”. Ieri invece ha badato a controllare il prevedibile assalto degli avversari, cedendo un po’ del suo cospicuo vantaggio sulle due “Poffabro” e “Barcis-Piancavallo”, idem nel breve crono finale di “Navarons”.
Piazza d’onore per Andrea De Luna e Denis Pozzo (a 7’’7), finalmente in confidenza con una Skoda Fabia R5 difficile da portare al limite, ieri all’attacco su ogni curva e tornante.
Qualche tribolazione di assetto per la Ford Fiesta di Denis Babuin e Roberta Spinazzè (a 44’’7), ma felicissimi sul terzo gradino del podio.
Tra tanti volti radiosi, quello cupo di Dimitri Tomasso deluso da una gara sottotono, terminata comunque ai piedi del podio. Dopo due vittorie consecutive al Rally Città di Maniago, questo Piancavallo non ha dato soddisfazione al driver di Frisanco con una Fiesta R5 non ottimale e una foratura decisiva su “Redona”.
Invece la solita prestazione “monstre” di Marco Zannier e della sua Renault Clio Williams sono state premiate da un quinto posto assoluto da incorniciare al cospetto delle più potenti R5.
In bella evidenza Alberto Carniello su Peugeot 207 Super 2000, sesto in graduatoria tenendo a distanza il suo diretto avversario Giovanni Costenaro con una vettura identica.
Si è divertito molto Alessandro Prosdocimo, settimo con una Skoda R5 firmando due quinti tempi sulle ripetizioni di “Poffabro” e “Barcis Piancavallo”.
Non è andato oltre l’ottava posizione il padovano Adriano Lovisetto (altra Fiesta R5), complice una penalità di 30’’, un “dritto” in prova sabato e alcuni azzardi di gomme e assetto.
Invece i fratelli Zille, Enrico e Alessandro, hanno firmato un bel nono posto a bordo di una Peugeot 106 Maxi, unica al via in Classe K10. Chiusura di top-ten per “Zeta”, ovvero Diego Valente su Renault Clio Williams.
Il vincitore del Piancavallo 2017 ha fatto di necessità virtù cercando di limitare il divario da Zannier, riconoscendo il valore de “l’aquila di Lestans”.
Undicesimo Fabrizio Martinis, insidiato fino alla penultima prova da Matteo Bearzi in un duello particolare tra North East Ideas e Carnia Pistons. Il tolmezzino è stato tradito nel finale dalla frizione della sua Renault Clio e così dietro al “finnico” ha concluso Nicolò Pirelli, il rampollo della più famosa dinastia italica di calzature da rally.
PIANCAVALLO STORICO. Dopo aver dominato per trequarti di gara, un guasto sulla Bmw M3 ha costretto al ritiro Andrea Romano. Così il duello per la vittoria tra le “dame d’antan” ha riguardato Danilo Lovisetto su Opel Kadett Gte e Michael Stosheck su Porsche 911 Rs. Al traguardo il padovano ha battuto il kaiser tedesco di Brose Motorsport per l’inezia di un decimo.
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