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Eccoci arrivati al quarto appuntamento del mondiale 2018, il Tour De Corse! Come ogni martedì post-gara, siamo pronti a spegnere il cervello e analizzare insieme il lato oscuro dei nostri beniamini, con le immancabili Pagelle IGNORANTI.
P.S.: Ormai superflua la nostra premessa, ma devo metterla per non essere frustato dai miei colleghi: prendete tutto quello che scriviamo sul ridere!
OGIER – INGRASSIA: VOTO 9,5 – Cannibale in tutto e incarognato come pochi, il campione in carica si libera dell’omonimo francese grazie al prezioso aiuto dei suoi salumieri di fiducia presenti a bordo speciale, che distraggono il navigatore di Loeb con dei prosciutti acquistati nei peggiori Discount di Bastia. Successivamente, dopo aver preso a sberle i suoi compagni di avventura in Corsica a suon di temponi, si gode due giorni da turista ad acquistare souvenir attorno all’Isola, tra cui dei cronometri da omaggiare ai diretti inseguitori per permettere loro di misurare il distacco nei suoi confronti. HANNIBAL THE CANNIBAL
TANAK – JARVEOJA: VOTO 8 – E’ l’unico del clan Toyota che riesce nell’impresa di non far bestemmiare Makinen in Corsica. Il buon Ott sfrutta al meglio la crisi d’identità di Sordo, i problemi di vista del copilota di Meeke e il ritiro religioso domenicale di Neuville per chiudere al secondo posto a 4 ore di distacco da Ogier. Il tutto ammettendo candidamente ai microfoni di essere una chiavica su asfalto. UN’OTT…IMA GARA
NEUVILLE – GILSOUL: VOTO 6,5 – Weekend frustrante per il birraiolo belga, costretto dapprima ad evitare il fango e le pozze d’acqua sollevate da Ogier per farlo finire fuori strada e successivamente a rimediare alla bastardaggine dei suoi meccanici che decidono di vendere un cilindro della sua I20 WRC ai trafficanti locali. L’occhialuto Thierry riesce comunque a chiudere la gara a podio sostituendo nel finale la Hyundai con la papamobile, gentilmente concessagli dal Vaticano per raggiunti meriti ecclesiastici, come l’aver pronunciato venti rosari nel giro di una Power-Stage. DON THIERRY
SORDO – DEL BARRIO: VOTO 5 – Inspiegabile quanto stia accadendo allo spagnolo. Nato e cresciuto da sua madre mediante allattamento a base di latte e asfalto, ci si aspettava una prestazione degna di nota in Corsica. In realtà, Sordo disputa una gara sottotono, con un quarto posto conquistato solo grazie al coma etilico raggiunto da Lappi, che gli regala una posizione. Inutili poi i discorsi motivazionali di Nandan, caduti nel vuoto causa batterie scariche del suo amplifon. NON C’E PEGGIOR SORDO…
EVANS – MILLS: VOTO 6 – Gara di fraintendimenti quella del gallese. Alla vigilia, avendo necessità di sostituire il convalescente Dan Barritt, pregusta un bel weekend quando gli viene comunicato di dover correre la gara con una navigatrice MILF; quando poi Wilson si presenta da Evans in compagnia di MILLS, Elfyn si spaventa talmente tanto da dover ricorrere all’utilizzo di mutande di ferro per difendersi dall’omone vestito con tuta ignifuga nera. Nonostante l’evidente preoccupazione, conclude la gara al quinto posto. Mezzo voto in più per lo sguardo da killer che ogni volta mostra al mondo che neanche Olindo Romano dopo la strage di Erba. – ADAMO ED EVANS
LAPPI – FERM: VOTO 5 – Quando sente aria francese, Esapekka non resiste al fascino della vita notturna d’oltralpe. Come a Montecarlo, dopo una prima parte di gara svolta con tasso alcolemico pari a zero, è l’aperitivo del sabato sera a distruggere ancora una volta le ambizioni del giovane finlandese, costretto ad alzare bandiera bianca dopo il quinto prosecco consumato presso il catering Toyota, che lo fa scivolare al sesto posto assoluto e ai margini del privè della discoteca. – SEI GIA’ DENTRO L’HAPPY HOUR
MIKKELSEN – JAEGER: VOTO 3 – Come i litri di vino che si è bevuto il bel norvegese prima di presentarsi in Corsica. Una gara mini quella di Andreas, come le gonne che di solito sfila alle sue fans quando esce in discoteca, condita poi da un errore che ne ha condizionato il prosieguo dell’avventura sull’Isola: Mikkelsen scambia infatti il naviga Anders Jaeger con il cugino di secondo grado Andrea Jaegermeister, rappresentate di liquori di origini tedesche. Una svista che rallenta nettamente le performance ma che aumenta il feeling con gli alcolisti anonimi, gruppo nel quale si è iscritto pure Nandan nel dopo gara per dimenticare il disastro dei sui piloti – TOUR DE BAR (CORSE)
MEEKE – NAGLE: VOTO 6 – Voto di incoraggiamento per il povero Kris, attore non protagonista dei problemi alla vista del suo copilota. Il buon Paul infatti, reduce da una operazione di cataratta, legge male una nota facendo imboccare al suo pilota un tornante sinistro a 100 Km/h scambiandolo per un innesto veloce, provocando il ferimento di quattro abeti e la decapitazione di dodici pini. Inutili poi i tentativi di rianimazione prestati da Meeke nei confronti di un povero scoiattolo passato di li per caso, il tutto mentre Nagle cercava sul cruscotto della C3 WRC i suoi occhiali da vista. KRISI DI PANICO
LOEB – ELENA: VOTO 5 – Delle 10’000 curve della gara, nonno Loeb ne percorre circa una quaranina prima di finire nel tranello del giovane Ogier. L’uomo di Gap infatti distrae Elena dal suo lavoro di navigatore imbastendo un banchetto gastronomico all’esterno di una curva, facendogli perdere la concentrazione e di conseguenza il controllo della sedia a rotelle al 9 volte campione. Genialata finale quando i tifosi di Ogier aiutano l’anziano spingendolo nel fosso, per la gioia di Danos che cerca di consolare il compagno offrendogli un panino con la mortazza. VEGANO STAMMI LONTANO
LATVALA – ANTTILA: VOTO 4 – Jari-Matti decide di festeggiare alla grande la 197esima partenza nel WRC del suo copilota cercando di ucciderlo finendo di proposito in un dirupo. Prima parte di gara di intensi festeggiamenti mangiando torte e manicaretti vari in abitacolo giustificano la mezza giornata di ritardo nei confronti dell’ex compagno di squadra Ogier, mentre il sabato viene dedicato alla resistenza del rollbar della Toyota e all’istinto omicida finlandese, che permette a Latvala di guadagnare le 5 stelle Euro NCAP e a Miikka di perdere sei anni di vita. – GLI SBULLONATI
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