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Facciamo una dovuta premessa, cara magari ai più nostalgici. Prima dell’era dei Sebastien, Loeb e Ogier, la Francia poteva comunque fregiarsi di ottime prestazioni nei rally e di un alloro mondiale.
C’era lo specialista del tarmac (Gilles Panizzi), un cavallo pazzo in grado di vincere il Montecarlo nel 1994 (Francois Delecour) e uno che, sempre in quell’annata, fece ancora meglio portandosi a casa il titolo mondiale, il primo in assoluto per i transalpini.
Quest’uomo era Didier Auriol, di professione conducente di ambulanze convertitosi poi ai rally con enorme successo. Tre volte campione francese rally (1986-1987-1988), il pilota di Montpellier è stato uno dei grandi protagonisti del periodo “Gruppo A” tra la fine degli anni 80 e i primi anni ’90, aggiudicandosi in totale 20 rally mondiali. “Vittima” preferita? Il Tour de Corse, con ben 6 successi.
Didier, classe 1958, da tre anni si è trasferito in Madagascar. Proprio quest’anno il suo nome e quello di altri due piloti locali (che parteciperanno al campionato francese) è apparso nella lista di coloro che hanno ottenuto la licenza per correre nell’isola africana. Sembra infatti che Auriol abbia intenzione di festeggiare il 60esimo compleanno partecipando ad una gara del WRC.
Auriol, intercettato dai media locali, non si è nascosto: “Nella mia vita mi sono sempre detto che a 60 anni avrei voluto ancora correre qualche bella gara, almeno una o due. Non si tratterebbe di un ritorno a tutti gli effetti, ma solo una bella avventura da affrontare con immenso piacere, nuovamente a bordo di una vettura da rally“.
“Le vetture WRC rappresentano un ottimo compromesso tra potenza e spettacolarità in questo momento, il problema è che non ci sono a disposizione moltissime vetture Plus di ultima generazione e i pochi esemplari sono gestiti esclusivamente dalle strutture ufficiali. L’idea quindi sarebbe, anche per questione di costi, di gareggiare con una vecchia WRC 2016“.
Quale sarà il rally prescelto? Anche qui Didier sembra avere le idee chiare: “Ovviamente ho molta più esperienza su asfalto, quindi un rally su questo tipo di superficie sarebbe l’ideale. Però, che si tratti di terra o di asfalto, voglio partecipare ad una gara dove possa trovarmi completamente a mio agio. Il Rally di Finlandia, ad esempio, è una gara a cui non ho intenzione di partecipare, sarei troppo stressato anche fisicamente. L’Argentina e il Portogallo invece sono due rally che mi piacciono“.
Se la notizia verrà confermata dai fatti, siete pronti a rivedere Auriol nel WRC?
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