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Sono già passati nove anni, da quando, per un tragico fatto, come ci ha spiegato Francesco nell’articolo riguardante l’Africa Eco Race , la Dakar si è spostata nella terra Sud Americana. Tuttavia, analizzando il percorso, ci si può rendere conto che un po’, di quella sabbia traditrice africana, è ricomparsa anche qui. Anzi. Direi in quantità.
Peterhansel spiega come mai questa edizione è probabilmente la più difficile. Sicuramente bisogna fare fede a questo giovanotto di 52 anni, che di Dakar ne ha vinte ben tredici. Partendo con le moto dai primi anni novanta, passando alle vetture nel 2000 con un prototipo, la Mega, motorizzata Mitsubishi, per poi districarsi come ufficiale Mitsubishi, Mini ed infine Peugeot.
“VOGLIO ANCORA VINCERE LA DAKAR” – Una quattordicesima vittoria insieme alla ventinovesima partecipazione, sarebbe un un amplein fenomenale. Tuttavia non sembra essere così semplice.
“Penso che questa edizione sarà una delle più difficili. La sua conformazione rimanda alle origini africane della Dakar, con tanto deserto, dune e molti salti nei vasti palcoscenici sabbiosi.”
Afferma Stephane alla redazione di Rallye-Sport. Poi prosegue:
“Sarà una corsa molto aperta e forse non sarà il più veloce a vincere “
Riferendosi alla vettura e al team, il francese sembra molto tranquillo ma non nasconde la sua voglia di vincere un’ultima volta con Peugeot:
“All’inizio di questo progetto, mi sono posto l’obiettivo di fare in modo che Peugeot rinnovi i suoi successi nella Dakar. Per quanto mi riguarda, ho meno pressioni rispetto agli anni precedenti, ma voglio ancora vincere la Dakar con Peugeot, un’ultima volta. L’auto è migliore rispetto all’anno scorso. È più larga, più facile da controllare nelle curve e questo dovrebbe renderci più competitivi nelle dune . Siamo contenti di questa evoluzione e abbiamo già fatto più di 5.000 chilometri di test, equivalenti alle tappe temporali della Dakar “
“PEUGEOT E’ LA FAVORITA. IL TEAM E’ FORTE.” – El Matador, Carlos Sainz, lascia cattive notizie al compagno di squadra, Stephane Peterhansel. Vuole vincere, a tutti i costi. Tuttavia concorda sulla difficoltà di questa edizione, rincalzando ciò che ha detto Stephane:
“ E’ l’edizione più dakariana di quelle che abbiamo fatto finora in Sud America . Il deserto del Perù è molto simile a quello africano, anche più duro dell’Atacama, così fin dai primi giorni sarà dura .”
“[…] Alla fine della prima metà di gara non sarà importante finire in alto alla classifica, poichè significherebbe non avere la pista tracciata e si perderebbe tempo prezioso a navigare.”
Infine spende due parole alle variazioni del regolamento, per quanto riguarda le vetture:
” Si è ridotto il peso alle 4×4, ed aumentato buggy, alzata la corsa delle sospensioni alle 4×4… l’organizzazione ha cercato di trovare più equilibrio . Sarà un anno difficile con queste variazioni. Ma Peugeot è la vincitrice delle ultime edizioni ed è tra i favoriti . la squadra è forte, esperta, cercheremo di vincere questa gara come una squadra e anche come ultimo titolo personale”
Mancano esattamente due giorni alla partenza. Aggiornamenti giornalieri sulla gara, con articolo live alla sera sui risultati di giornata. Seguiteci!
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