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Condividiamo l’amaro sfogo degli organizzatori trevigiani, e poi ci vantiamo che noi rallysti non siamo come gli Ultras di calcio?
Il lunedì dopo la gara è sempre il giorno dedicato alla pulizia e alla messa in ordine di tutto quanto interessato dal rally per far sì che della gara non ne resti più traccia. Come ogni anno anche ieri ci siamo imbattuti in una maleducazione sempre più dilagante. Purtroppo.
Lungo la prova speciale e lungo le strade di accesso abbiamo raccolto proprio di tutto: carte, cartine, bottiglie, bicchieri, sacchetti della spazzatura, striscioni dei fan, fazzoletti, pacchetti di sigarette…Un campo di battaglia imbarazzante e pessimo (come il senso civico di coloro i quali abbandonano e hanno abbandonato i loro rifiuti) che ci ha impegnati a fondo tutta la giornata con non poca amarezza e ponendoci un quesito: chi ce lo fa fare?!
Ma se da un lato la prova speciale era un vero disastro, non è andata meglio al parco assistenza dove cristalli di auto, fusti di benzina, parafanghi, gomme e dozzine di sacchi lasciati qua e là hanno fatto bella mostra di se dimostrando la maleducazione di team e addetti ai lavori che nonostante sia stato chiesto esplicitamente di lasciare tutto in ordine se ne sono bellamente infischiati. C’è da dire che quest’anno, all’ultimo momento, ci siamo fidati del buon senso ed abbiamo preferito evitare di imporre una “cauzione pulizia” a carico di ciascun equipaggio. Se questo è stato il risultato, non ci siamo proprio.
Siamo molto amareggiati perché ogni anno la quantità di immondizia raccolta è sempre di più, segno e sintomo di una grave mancanza: il rispetto. Rispetto per chi con la passione e la coesione mette in piedi un “circo” fra i più seguiti in Italia, Rispetto verso chi le proprie carte e i propri rifiuti se li porta a casa, Rispetto per chi si fa il mazzo per 5 giorni rubando il tempo al lavoro e agli impegni personali, Rispetto verso chi gode appieno dello spettacolo (sia pilota, meccanico, spettatore, addetto ai lavori…) rispettando le regole basi di una società civile.
Concludiamo tirando le somme che non vorremmo:
CINQUANTA: sacchi d’immondizia pieni all’orlo
QUATTRO : metri cubi di rifiuti
Questo è il risultato amaro della maleducazione.
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