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Alla quinta edizione della Ronde delle Miniere, la Scuderia Proracing conquista la vittoria tra le scuderie grazie alle prestazioni di Marchetti-Scalmani, Marchionni-Bracchi e Fulgoni Guglieri. Alberto Marchetti e Mario Scalmani, disponendo di una Peugeot 207 S2000 al top, conducono una gara ad altissimo livello, inserendosi costantemente nella lotta per il terzo gradino del podio assoluto.
Un eccesso di confidenza sul secondo passaggio costa loro un testacoda, fortunatamente senza conseguenze, e l’obbligo di scartare quel tempo; una partenza anticipata invece li costringe al quinto posto assoluto, ottenendo comunque la vittoria tra le S2000, un’iniezione di fiducia in vista del Cremona, e tanta, tanta soddisfazione.
Mario Marchionni ed Enrico Bracchi hanno disputato una gara autorevole sulla Clio Williams FA7, ottenendo sempre tempi di rilievo ma lottando in una classe altamente competitiva. Per loro il quinto posto finale, considerando anche il diciottesimo assoluto, può soddisfare l’equipaggio.
Jessica Re continua ad ottenere podi di classe: alla prima esperienza alle note di Andrea Guagnini, ottiene il secondo posto di N3 con soli 3 secondi di distacco dal primo; risultato eccellente che indica il livello di feeling pilota-copilota-auto raggiunto in questa gara.
Paolo Fulgoni ed Andrea Guglieri portano all’esordio assoluto la Twingo R2 della VSport, mezzo giovanissimo che fa da contraltare alle vetuste Williams che tanti dispiaceri hanno procurato all’equipaggio nelle ultime uscite. La gara di Paolo ed Andrea ovviamente, è stata una sorta di test per svezzare la vettura e le continue regolazioni effettuate ad ogni parco assistenza hanno contribuito ad adattare la Twingo alla guida di Paolo ed alle strade della Valchero. Il risultato comunque non si è fatto attendere, con Fulgoni-Guglieri che si piazzano al terzo posto di R2B.
Marco Balletti, alla sua seconda esperienza in gara, ottiene un brillante successo di classe A5 alle note di Luca Moscatelli. La prova dell’inedito equipaggio è stata veramente di alto livello perché la classe, in questa occasione, era davvero combattuta. Luca e Marco hanno piazzato la loro Panda davanti a tutti, staccando sul filo di lana i secondi classificati di soli 3,7 secondi.
Ottima prova anche per Filippo Visconti, in gara per la prima volta con Chiara Castelli sulla 106 Rallye VSport: conclude secondo di FN2 vincendo il secondo passaggio e si scrolla di dosso tutte le sfortune degli ultimi tempi. Non fosse stato per un “lungo” sulla terza prova, che ha anche un po’ deconcentrato Filippo, la classifica avrebbe anche potuto parlare diversamente, ma dopo una lunga serie di ritiri un secondo di classe va più che bene.
Sempre in classe FN2, al quarto posto, si classifica Alessandro Guglielmetti, con Matteo Maini alle note. Il giovane pilota, alla seconda esperienza sulla 106 VSport, ha disputato una gara in crescendo e, via via che la strada si sporcava, migliorava i parziali mentre gli avversari li peggioravano, mostrando una sensibilità particolare in condizioni di scarsa aderenza. Considerando la poca esperienza di Alessandro ed i distacchi minimi dai “senatori” delle 106, si prospetta un ottimo futuro agonistico.
Apriamo ora il capitolo degli sfortunato protagonisti di questa gara, a cominciare da Paolo Chimenti e Moreno Guidotti, i più veloci a ritirarsi appiedati dal cambio subito dopo le verifiche tecniche del sabato, e quindi neppure partiti. Il rientro al volante per Paolo poteva sicuramente essere migliore! Altro ritiro lampo è quello di Gianluigi Zilocchi e Sabina Milan, i quali hanno percorso soltanto poche curve prima che la turbina della Grande Punto JTD si rompesse. La gara di Carlo Nicoli e Davide Boselli è invece durata qualche km, poi una valvola della Clio RS si è piegata e Carlino è stato costretto ad interrompere la striscia di risultati positivi. Massimo Guarnieri ed Ivan Capelli invece sono arrivati alla fine della prima prova (disputata con grinta) con un giunto della Golf a pezzi. Chi invece può recriminare parecchio è Max Dallavalle, che con Elena Barbieri alle note esordiva su una 106 Rallye, dimostrando da subito un ottimo feeling con la vettura. La sua gara è terminata con la frizione ko sull’ultima prova, mentre si trovava saldamente in terza posizione di FN2. A fare da contraltare alla delusione per il podio sfumato, gli ottimi riscontri cronometrici che servivano a Max per valutare la sua competitività, avendo sempre corso finora con la Golf FN3, decisamente inferiore alle vetture rivali.