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Cresce l’attesa per la corsa a tre settimane dal via. In lizza già sei “Wrc” e c’è tempo fino al 19 maggio per iscriversi. Una Citroen C4 per il pilota comasco che quest’anno insegue il suo terzo Trofeo asfalto dopo i successi 2006 e 2008. Porro con la Focus, Cavallini con la Subaru e le tre “B” trevigiane (Bertin, Biasiotto, Bruschetta) su Peugeot 206 a caccia di gloria
Sono già sei le “world rally car” in lizza per il 28° Rally della Marca, in programma tra venerdì 27 e sabato 28 maggio. Niente male a tre settimane dal via, con ancora quattordici giorni esatti a disposizione per iscriversi (chiusura giovedì 19). Le signore del traverso, messe in dieta di cilindrata nel mondiale, nel Trofeo rally asfalto possono ancora sfoggiare intatta la loro sovralimentazione, e c’è chi all’outlet delle squadre ufficiali ha potuto prendersi l’ultimo modello 2010. Come il comasco Felice Re, in pole position per ora al Marca con la Citroen C4 della TamAuto, reduce dal secondo posto in apertura stagionale al Valle d’Aosta, battuto per soli 5’’8 da Luca Pedersoli con una C4 seguita direttamente da Citroen Racing. Al momento non si sa ancora se il bresciano verrà a Treviso, ma è già chiaro che saranno loro due a battersi per il titolo, con buona pace di chi non può permettersi un mezzo altrettanto competitivo.
Però le gare non sono mai scontate e bisogne continuare a credere nelle proprie possibilità, come Paolo Porro, primo al Marca del 2009, deciso a tirare fuori il massimo dalla sua Ford Focus. Tanta voglia di rimettersi in gioco anche da parte di Tobia Cavallini, al volante di una Subaru Impreza sempre in grado di dare spettacolo. Non vorranno poi mica fare solo le comparse i trevigiani doc Alessandro Bruschetta, Luca Bertin e Andrea Biasiotto, seppure le Peugeot 206 a loro affidate sono tra le wrc più datate in circolazione. “Comunque vada – spiega Biasiotto – l’importante sarà divertirsi. Non vedo l’ora di assaporare il gusto di condurre una vettura così potente e di confrontarla con le altre macchine che ho guidato sino a questo punto”. “E’ meglio togliersi lo sfizio di provarle prima che le mettano definitivamente in pensione” aggiunge Bruschetta, che stavolta, causa impegni di lavoro, non avrà Civiero a leggergli le note, ma Justin Bardini. “Mi dispiace molto per Edoardo. A parte un altro caso isolato, e cioè il Montebelluna 2003, ho sempre corso con lui e mi sembrerà strano non averlo al mio fianco”.