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Dopo la vittoria della Peugeot al 1000km Zhuhai, Olivier Quesnel è sempre più convinto che il WRC dovrebbe aprire le porte alla Cina. La prima volta della Cina del WRC risale al 1999, mentre il tentativo di reinserire l’evento nel 2010 non andò a buon fine e l’APRC Cina Rally dovette accontentarsi di far parte solo del FIA Asia Pacific Rally Championship.
Quesnel, che lo scorso mese ha partecipato al 1000km di Zhuhai come capo della Peugeot Sport, ha detto che la Cina con una popolazione di 1 miliardo e 300 milioni di abitanti è matura per essere ammessa nel WRC.
“Non dobbiamo avere fretta ma non dobbiamo assolutamente dimenticare la Cina” ha commentato Quesnel, “Sono stato in Cina con la Peugeot e mi sono stupito non poco per quello che è successo. Se parliamo solo di sport allora vincere la Le Mans è sicuramente meglio che vincere a Zhuhau, ma se vediamo l’aspetto commerciale è 10 volte meglio vincere a Zhuhai che vincere a Le Mans. La Peugeot è stata molto felice di vincere a Zhuhai e ora capisco cosa vuol dire poter vendere vetture anche in Cina perchè questo è il futuro del nostro marchio e dovrebbe essere lo stesso per Citroen, Ford, Mini e Volkswagen. Ma sono sicuro che il presidente della FIA, Jean Todt, capirà e farà qualcosa a riguardo”
Quesnel vorrebbe vedere anche il Brasile e la Russia nel futuro del WRC.