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Alle ore dodici di ieri il dott. Beppe Pirrone, presidente della scuderia Jonio Corse ha telefonato a Roma per informare i dirigenti della Csai che il Rally Taormina Messina non si farà. La causa principale è il mancato finanziamento degli enti preposti. Tocca il cuore apprendere che due finali nazionali di automobilismo (Trofeo Rally Asfalto e Coppa Italia) debbano saltare per colpa di quanti promettono e poi non mantengono la parola. Fa rabbia soprattutto che due eventi di questo spessore avrebbero richiamato a Messina, Taormina e centri limitrofi centinaia di persone, i dirigenti delle Case automobilistiche più prestigiose e gli equipaggi più quotati su scala nazionale ed europea.
Il presidente della scuderia Jonio Corse di S.Teresa di Riva, l’ente che insieme all’Aci di Messina aveva messo in cantiere la gara rallistica, ha avuto sbattuto la porta in faccia dalla Regione Siciliana, dalla Provincia di Messina, dal Comune di Messina, dall’Unione dei Comuni, da varie amministrazioni comunali, da Enti, consorzi ed associazione di una certa portata. Tutti avevano accettato la richiesta, tutti si sono dichiarati disponibili, tutti avevano promesso: nessuno ha mantenuto. Si chiude così una delle manifestazioni sportive più accreditate su scala nazionale. Una manifestazione che aveva collezionato attestati di stima e di compiacimento non solo dai piloti di tutta Italia ma anche dai commissari Csai. E c’era compiacimento da tutti gli addetti ai lavori per il percorso selettivo e molto avvincente ma soprattutto per la professionalità degli organizzatori, per l’onestà della dirigenza, per la bravura dei commissari di percorso, dei cronometristi, della direzione gara. I vari Beppe Pirrone presidente della Jonico Corse di S.Teresa di Riva, l’ing. Marco Messina esperto di rally e direttore generale della manifestazione rallistica, e l’ing. Massimo Rinaldi presidente dell’Automobile Club peloritano, hanno dato il meglio delle loro possibilità facendo assurgere il Rally Taormina Messina a prestigiosi livelli lungo tutto lo Stivale.
E’ stato così, come molti ricorderanno, anche per il Rally Internazionale di Messina, elevato addirittura a ruolo europeo, che ha dovuto ammainare bandiera per il mancato supporto finanziario promesso da vari enti. Cancellato il Rally Taormina Messina si dovrà ricominciare daccapo (finanziamenti permettendo). E sarà così, perché i messinesi hanno nel sangue lo sport delle quattro ruote. Si dovranno fare anni di gavetta per raggiungere poi determinati traguardi. In questo frangente a patirne saranno non solo i piloti, gli equipaggi, le scuderie, i vari team del Messinese (sono tantissimi in questa provincia i licenziati Csai) ma anche le immagini della città, di Taormina e dei centri limitrofi, che lo scorso anno (grazie anche alla partecipazione del pilota di F1 Robert Kubica) hanno fatto vedere il loro splendore nei servizi televisivi della Rai, di Mediaset, La7 e delle testate regionali.
Adesso c’è rammarico nella dirigenza della Jonio Corse dell’Aci di Messina, perché gli enti preposti invece di foraggiare le manifestazioni di poco conto o le sagre di quartiere farebbero bene a portare avanti gli eventi che primeggiano su scala nazionale e che comunque danno lustro ad una intera provincia. La Regione, il Comune e la Provincia di Messina, i Consorzi o le associazioni non possono emarginare manifestazioni di grosso richiamo turistico, come il Rally Taormina Messina, perché così facendo non affossano solo lo sport dell’automobilismo ma sotterrano anche il progresso economico e turistico di una intera provincia.
fonte: Gazzetta Jonica