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“Forse non è il caso di metterci a ballare sotto la pioggia, ma il risultato del Rally Ronde del Canavese è di quelli per cui si fanno i salti di gioia”. Luciano Chiaramello è incerto se indossare i panni di Gene Kelly, ma è sicuramente molto soddisfatto del risultato ottenuto dalla Scuderia Meteco Corse nella gara canavesana dello scorso fine settimana. Grazie alle prestazioni di Augustino Pettenuzzo, primo assoluto, Andrea Sala, quinto, ed Alessandro Chenal, 36° assoluto, la formazione grigio-rossa torinese ha conquistato il successo nella speciale coppa Scuderie, ed i suoi alfieri si sono difesi nel modo migliore sulle prove speciali.
Augustino Pettenuzzo-Elio Tirone, Ford Focus WRC curata dalla BDL, hanno disputato una gara perfetta che ha fruttato al pilota di Borgaro Torinese ed al navigatore astigiano il loro secondo successo in carriera (il primo l’avevano conquistato, sempre insieme, sulla pista di Magione nel 2011). Subito all’attacco nelle prime due prove, hanno immediatamente conquistato un margine di vantaggio di sicurezza sugli avversari, che ha permesso loro di gestire la seconda parte di gara quando le condizioni si sono fatte estremamente difficili. “Prima della partenza io ed Elio ci siamo detti che si doveva attaccare e rischiare il tutto per tutto nelle prime due prove speciali, perché sarebbero state quelle decisive. Poi il fondo della Pratiglione sarebbe diventato impossibile e sarebbero stati gli avversari a doverci venire a prendere rischiando”. E così è stato. Nella prima prova Pettenuzzo-Tirone hanno staccato la WRC di di Franco Uzzeni di 14” netti, mentre nella seconda hanno fatto meglio del compagno di squadra Andrea Sala di 4”6. Da quel momento hanno lasciato l’iniziativa in mano agli inseguitori, mantenendo una guida attenta e veloce che li ha portati a salire sul palco arrivi dell’Urban Center di Rivarolo Canavese come osannati vincitori con 16”5 sui più vicini avversari.
Decisamente meno fortunata la gara di Andrea Sala che cercava il tris di vittorie a fianco del savonese Fulvio Florean, anche se il quinto posto finale, con la Mitsubishi Lancer EVO IX by Bianchi di Gruppo R (con relativa vittoria di Classe R4) potrebbe sembrare un risultato di grande prestigio. “In realtà sono molto deluso” commenta all’arrivo il pilota canavesano di Cirié. “Dopo una prima prova in cui ho cercato di trovare il feeling con la Lancer che non guidavo da sette anni, sono partito all’attacco ed i risultati si sono visti già nel corso della speciale. Poi la sfortuna ci ha messo lo zampino ed anche per questa volta debbo accontentarmi di una posizione fuori dal podio per problemi tecnici”. In effetti Sala-Florean erano partiti con il piede giusto fin nella prima prova, in cui hanno segnato il terzo tempo assoluto, preceduti solo dalle due WRC e ad appena 1”9 dalla Subaru di Uzzeni. L’assalto alla piazza d’onore è arrivato puntuale nella speciale successiva, quando Sala-Florean hanno conquistato il secondo miglior tempo assoluto scavalcando Uzzeni nella classifica generale. Mentre tutti pensavano che i portacolori della Meteco avrebbero continuato il loro attacco nella fase pomeridiana della gara ecco arrivare la doccia fredda: noie al differenziale nella terza speciale ed una foratura con lento afflosciamento del pneumatico anteriore sinistro nella quarta hanno letteralmente buttato giù dal podio Sala-Florean che hanno concluso “solo” quinti, un risultato esaltante in termini cronometrici, ma deludente per le prestazioni messe in mostra in precedenza. Gara tutto sommato lineare per i valdostani Alessandro Chenal-Alex Paonna, che hanno vinto la categoria Racing Start con la Peugeot 207 RC della pinerolese PRF, dominando la categoria dal primo all’ultimo metro e mantenendo una discreta costanza di prestazioni, nonostante il progressivo deteriorarsi delle condizioni del fondo stradale.
Giornata decisamente negativa invece per i giovanissimi saluzzesi Giorgio Bernardi-Francesco Nari, esclusi per essere arrivati fuori tempo massimo al Controllo Orario di partenza della gara. “Sabato pomeriggio abbiamo controllato che nella nostra Renault Twingo tutto fosse in ordine. La macchina girava come un gioiellino, ma domenica mattina quando abbiamo tentato di metterla in moto non ne ha voluto sapere di partire. Noi, i nostri meccanici, i nostri amici le abbiamo provate tutte. L’abbiamo spinta, pregata, implorata, forse anche presa a calci, ma è partita solo quando eravamo fuori tempo massimo. Ci siamo presentati al Controllo Orario di partenza sperando in chissà quale miracolo, ma giustamente non ci hanno lasciato prendere il via” commenta sconsolato l’Under 23 di Martiniana Po che tornava alle gare vere e proprie dopo un anno di assenza. Ritiro fin dalla prima speciale anche l’equipaggio genovese formato Fabrizio Schenardi-Walter Bisco, Volkswagen Golf GTI, che si sono fermati all’inversione del ponticello.