- 0share
- Condividi
- Newsletter
Premesse:
A partire da questo rally, viene presentato un format rivoluzionato nella forma, nel tentativo di inserire interamente o parzialmente la pagella in un singolo articolo, più scorrevole e meno retorico. E’ un esperimento e quindi, oltre che essere graditi, sono anche necessari commenti, specie in relazione con i contenuti delle precedenti pagelle. Anzi, in questa premessa raccogliamo anche i primi progetti: concetti essenziali combinati ad un commento più efficace saranno il pilastro del 2013. Lo spazio conclusivo, sarà più aperto ai dibattiti, che daranno vita ad articoli più complessi. Detto questo, possiamo in primis affermare che il rally è stato all’insegna delle forature, degli errori e della distrazione. Finale di campionato che rivela già tutta l’attenzione verso il 2013. Il Rally di Cipro, senza giri di parole è stato un concentrato di forte ambiguità, distacchi che si possono solo motivare considerando il ginepraio cipriota, innescato da una catena di problematiche già esposte. Gara rocambolesca anche perché Al Attiyah e Mikkelsen hanno guidato con ritmi di altra categoria, ma è stata ancor più curiosa la rincorsa di Mikkelsen, in affanno, in quanto costretto a recuperare i danni di forature che si sono sommate tratto dopo tratto. In altre parole, poca fortuna, ma fa parte del gioco. Il norvegese viene incoronato ufficialmente a Cipro, ma nei fatti, si è capito sin dalla vigilia della stagione che avrebbe vinto il pilota sotto contratto Volkswagen, visto il dominio dell’ufficiale Skoda, che ha così deciso di ripartire la torta in tre fette. Un gioco che non ha giovato al motorsport, anzi, concedetemi il termine, ha ammazzato il campionato di quest’anno, che ha raggiunto dei picchi di interesse solo in qualche gara isolata di alto prestigio. Dunque, traendo le opportune conseguenze e conclusioni, prima delle pagelle finali, dover salutare l’IRC con una magra presentazione delle pagelle è quanto mai simbolo di una serie che ha visto nel suo culmine di splendore l’inizio della sua fine. Sperando che il passaggio della staffetta non sia un fallimento. Speranza o progetto concreto? Lo Janner Rally, valida cartina tornasole, in quanto meta popolare e ambita, offrirà molti dati interessanti…
Per approfondire, seguire il link sottostante, che conduce alle pagelle complete:
http://www.rally.it/forum/f25/pagelle-rally-irc-5203-6.htm
CLASSIFICA DEI PROTAGONISTI
Nasser al Attiyah 9
Arriva all’appuntamento di chiusura dell’IRC forte dell’ultima vittoria nel MERC in Giordania che lo ha rilanciato a pieno titolo nella sfida, a dispetto di una stagione WRC fra luci e ombre. Nell’occasione decisiva per confrontarsi con Mikkelsen, di fatto, la lotta viene immediatamente soffocata da una foratura del norvegese e pertanto, conduce una prova distesa, ma non certo incolore, grintosa, in linea con i caratteri di guida del qatariano, mai arrendevole. A opinione di chi scrive, comunque, Nasser ha cercato sin dall’inizio la doppia vittoria, ricevendola, come si è già detto, su un piatto d’argento, evitando quindi una bagarre, che, per l’appunto è stata ricercata, ma non ha avuto seguito per i motivi suddetti. E’ un risultato prezioso, arricchisce il suo Palmares locale, bissando il successo del 2010, ma ormai è sempre più vicino l’ottavo titolo del campionato del Medio Oriente, che fra l’altro, è composto da un novero di ottimi piloti. A dispetto di quanto mostra l’età media delle serie automobilistiche, sempre più ridotta, a ormai 42 anni la passione è rimasta intatta ed anzi, è giunto al culmine dei propri progetti sportivi. E’ ormai prossimo a lanciarsi nella Dakar del 2013, la quale incarna totalmente la tenacia di Al Attiyah, con una squadra tutta nuova, quasi a voler mostrare di essere un vero innovatore. E poi, simultaneamente, MERC e WRC. Progetti ambiziosi e incisivi, difficili da sostenere sotto diversi punti di vista. E’ un nove non solo celebrativo di una vittoria significativa, ma è anche un encomio allo spirito irriducibile. Stella Polare dei piloti mediorientali, i quali oggi affollano il motorsport, una sorta di passaggio di staffetta con Bin Sulayem. CAPARBIO
Andreas Mikkelsen 7,5
Se parliamo di una gara positiva di Al Attiyah che a fine stagione è tutt’altro che “scarico”, Mikkelsen non è risultato affatto difensivo, con il brio di chi non ha più nulla da perdere, nella consapevolezza di aver già ottenuto un risultato storico. Chiude il norvegese l’IRC, unico a conquistare due titoli, ma anche lui lascia la serie con grandi aspirazioni, ma non senza amarezza. Dovrebbe essere la gara dell’addio definitivo a Ola Fløene, compagno di numerose esperienza e vero co-artefice di una stella nascente, che ha seguito il bi-campione intercontinentale sin dagli esordi. Il riconoscimento è dovuto. Cipro, comunque, è l’appuntamento ideale , è la giusta cornice per il miglior quadro, essendo un percorso selezionato; anche il norvegese è caduto nelle sue insidie. Sono ben tre le forature accumulate nell’insieme della gara, che nei fatti, non hanno intaccato il secondo posto, a causa di un inizio, come si suol dire, “con i botti”, che ha eliminato tutti gli avversari da tenere da conto. La storia sportiva insegna che il torto della foratura va sempre suddiviso e ben ponderato, ma complessivamente, in un rally di “contorno”, rimane solo l’acre sapore di non aver portato a termine l’opera di crescita personale con una vittoria. Che ben si intenda, infatti, il 2012 è stato un “anno-trampolino” verso un futuro con obiettivi maggiori. Nonostante i risultati, che sono un’impronta definitiva, la Volkswagen gli offre uno strumento di prima grandezza. Non si potranno più sprecare occasioni, perché il talento è puro e verace. Nel frattempo, c’è ancora un presente composto di ricordi e memorie, indispensabili per una svolta nel percorso di maturazione. CAMBIO DI ROTTA
Toshihiro Arai 7+
Arai è ormai una figura dell’IRC insostituibile, una presenza fissa in alcuni rally. E’ auspicabile che la chiusura dell’IRC non sia accompagnata da un semi abbandono del giapponese dalla scena europea. Anche quest’anno, rispettando la prassi abituale, partecipa solo agli appuntamenti di eccellenza, di spicco. Si pensi che questo è il suo nono rally di Cipro in carriera, un risultato straordinario. E’ uno dei pochissimi capaci di infilare una R4 fra le S2000 e ancora una volta, è riuscito nel tentativo, nonostante il pesantissimo distacco di dieci minuti. Chiude sul podio, nonostante una foratura, conquistando peraltro il suo primo piazzamento nell’IRC fra i primi tre. Un risultato notevole, di pregio, considerando il rivale altrettanto irruente Nikara. Una vittoria nel Produzione, che ha il sapore di un successo giunto a sorpresa, di fronte ad un’autoeliminazione degli avversari, ma sin dall’inizio, in realtà, grazie ad una formidabile esperienza, si è inserito nelle posizioni che contano, lottando con combattività. ENCOMIABILE
Jarkko Nikara 7+
Il penultimo appuntamento stagionale corrisponde anche, probabilmente, alla sua ultima gara fra R4 ed N4, è giunto il momento di imprimere una svolta ad una carriera che può prospettarsi ricca di spunti per il futuro. In altre parole, con la prova della Costa Daurada di metà novembre (ndr, chiuso in quinta posizione, primo fra le Mini), apre una nuova era. Diamo però uno sguardo al presente, che per molti piloti rappresenta anche lo spartiacque di un percorso formativo giunto al culmine. Certamente non lo conosciamo da oggi, ma la vera emersione, non è avvenuta fra gli sterrati britannici, dove ha ben figurato, bensì nel programma 2012 aggressivo, che pone l’attenzione sui campionati internazionali. Cipro, come si diceva, è la ciliegia di un driver svelatosi in un arco temporale molto limitato. Non è stato quel Tanak che grazie a Pirelli si è messo in luce immediatamente, è salito e sceso dal palco dei protagonisti produzione. Per merito di un inanellamento di performance molto positive, ha vinto il Colin McRae Award al Barum Rally, ma non è stato meno incisivo in quest’occasione. L’asfalto è un fondo su cui ha mostrato progressi, la sua guida e spettacolare e mozzafiato, un gran “manico” da buon finlandese. Il quarto posto parla da solo. IN CRESCITA
Sepp Wiegand 6,5
Cartina tornasole di un pilota piuttosto criptico, cade, come un’ampia fetta dei piloti, nelle insidie della Panayia, prova lunga, tortuosa e molto ghiaiosa, perdendo, ancora una volta, la possibilità di salire sul podio IRC. A dire il vero, il passo gara su terra c’è ed è anche consistente, specie se confrontato con il ritmo su asfalto, ancora insufficiente. Qui a Cipro, quindi, al posto di sfavillare, è incappato in un incidente, costringendo la propria vettura e se stesso, a dover aggiungere ben dieci minuti di distacco –e, di conseguenza, per un pilota di cui ben poco sappiamo in quanto a doti reali- chiudere nello stesso modo con cui ha affrontato la stagione è un brutto segnale. Nonostante la top five e il quarto posto nella classifica finale, Wiegand è un oggetto misterioso, in un certo senso mancato nei momenti di lasciare il segno. Restano buoni exploit, ma dal Rally Cyprus sorgono più domande che risposte. CRIPTICO
SPAZIO DI APPROFONDIMENTO
Rally Cipro 7+
Rally affascinante, chiude una stagione decisamente più incolore, di fatto ponendo già un handicap ad una gara straordinaria. La concomitanza con il MERC non è bastata. Il sette è d’obbligo, ma il contorno è veramente scarno, con una metafora cullinaria. L’IRC sceglie il giusto posto per dichiarare la propria chiusura, ma il contenuto è in fondo in linea con la stagione.
R5, RRC, S2000, R4, Ford, Skoda, Mini…quali prospettive per l’ERC?
A ormai un mese dalla partenza dell’ERC 2013, c’è ancora molta confusione per quanto concerne la conformazione del campionato che avrà inizio allo Janner Rally. Ci sono le R5, che raccolgono l’eredità delle S2000, le quali a loro volta, saranno a breve “rottamate”, eppure Skoda sembra intenzionata tuttora a impegnarsi con convinzione nella serie; le R5 infatti saranno parte integrante del progetto solo nell’ultima fase del campionato. Ci sono le RRC, che generalmente hanno dimostrato di avere una marcia in più, specie nei tratti guidati. Chi avrà la forza di rimettere in piedi il campionato, con un mosaico di classi e piloti?
PAGELLE DEGLI UTENTI
TOP TEN
Al Attiyah ?
Mikkelsen ?
Arai ?
Nikara ?
Wiegand ?
Savvas ?
Kremer ?
Al Marri ?
Vizin ?
Hunt ?
RITIRI
Al Kuwari ?
Al Rajhi ?
RALLY CIPRO ?