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L’ultimo arrivato, chiamato mentre si stava facendo allegramente gli affari suoi, ha messo il casco ed è entrato in modalità attack. Kalle Rovanpera non si smentisce e conferma un’altra volta che è lui l’uomo da battere. Vince il Rally di Polonia, che chiaramente è più una vittoria morale siccome per quest’anno ha deciso di gareggiare part-time. Non possiamo definirlo però il migliore del week-end. Siamo d’accordo che ha sollevato la coppa sul gradino più alto del podio, ma a livello di prestazione pura c’è chi è andato meglio. Parliamo di Ott Tanak, il grande sfortunato di questo fine settimana. Non ha colpe; non puoi prevedere l’attraversamento di un animale e tanto meno schivarlo a quelle velocità. Teniamo conto anche che a livello di tempi, era nettamente il più veloce. Cosa che si è riconfermata oggi con il SuperSunday, dove ha sbaragliato la concorrenza facendo il pieno punti, con il secondo posto di Power Stage e salvando il salvabile.
Lo sa lui, lo sa Hyundai e lo sappiamo noi. Oltre alla Polonia arrivano altre due gare dove il Campione del Mondo 2019 è il favorito. Potrebbe essere la mossa da scacco matto per scalzare Thierry Neuville e impossessarsi della vetta del Mondiale. A proposito del belga, abbiamo potuto vedere la parte calcolatrice del veterano Hyundai. Un lato che raramente riusciamo a scorgere, ma – ammesso anche da lui stesso – sapeva che spingere al limite significava buttare la gara nelle ortiche. Sapientemente è rimasto a guardare dalle retrovie, mantenendo la calma e fermando ogni impulso di premere a fondo il pedale del gas. Grazie quindi all’autodistruzione di Andreas Mikkelsen che fora la posteriore destra rompendo parte del bodykit, lascia spazio di manovra non solo a Thierry Neuville ma anche a Adrien Fourmaux. Il francese, prima guida Ford, centra un ottimo podio confermando l’avvenuta crescita e la fiducia affidatagli nuovamente da Malcolm Wilson. Al secondo posto Elfyn Evans che ha svolto il suo compito in maniera ottimale riuscendo a non incappare in errori grossolani e a mantenere la concentrazione fino alla fine.
Per finire, ma non meno importante, il debutto di Martins Sesks. Sicuramente un primo incontro positivo con le impegnative Rally1 dove il giovane ha tutti i presupposti per fare esperienza e ritrovarsi a battagliare sul podio. Il grande deluso di questo Rally di Polonia è Takamoto Katsuta che non è riuscito in nessun modo a trovare il ritmo, dovendosi così accontentare dell’ottavo posto.
CLASSIFICA FINALE
- K. ROVANPERA – J. HALTTUNEN
- E. EVANS – S. MARTIN
- A. FOURMAUX – A. CORIA
- T. NEUVILLE – M. WYDAEGHE
- M. SESKS – R. FRANCIS
- A. MIKKELSEN – T. ERIKSEN
- G. MUNSTER – L. LOUKA
- T. KATSUTA – A. JOHNSTON
SUPERSUNDAY
- O. TANAK – M. JARVEOJA
- K. ROVANPERA – J. HALTTUNEN
- A. FOURMAUX – A. CORIA
- E. EVANS – S. MARTIN
- T. NEUVILLE – M. WYDAEGHE
- T. KATSUTA – A. JOHNSTON
- M. SESKS – R. FRANCIS
- G. MUNSTER – L. LOUKA
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