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Una prestazione tecnicamente perfetta, strategicamente geniale e la degna conclusione di un’annata nella quale ha vinto tutto, con una ferocia agonistica che non ha lasciato che le briciole ai concorrenti. E che gli ha permesso di avere un ruolo da protagonista assoluto anche nella vittoria di squadra dell’Italia.
Andrea “Zippo” Zivian non solo ha vinto 12 stages su 13, non solo ha conquistato l’Oro nella sua categoria e non solo ha conquistato il primo posto assoluto, ma con la sua prestazione ha dato un contributo fondamentale al medagliere dell’Italia, che ha conquistato l’edizione 2022 dei FIA Motorsport Games, vere e proprie Olimpiadi dei mondiali che si sono svolte nei gironi scorsi al circuito Paul Ricard – Le Castellet a Marsiglia.
“È stata un’emozione enorme, davvero superiore alle aspettative – ha commentato Andrea Zivian al termine della manifestazione – perché solo arrivando qui ti accorgi di quanto è ‘grande’ e prestigiosa questa manifestazione. Sono orgoglioso di avere dato una mano all’Italia a conquistare il primo posto e sono ovviamente felice per la mia prestazione individuale, per la quale devo un grosso grazie al mio navigatore Nicola Arena, a tutti i ragazzi della R3 e alla scuderia Palladio di Vicenza, che mi hanno sostenuto in maniera incredibile”.
Zivian ha dominato praticamente dall’inizio alla fine, risultando primo in 12 prove speciali su 13, senza mettere mai a rischio il primo posto. Ma il meccanismo della manifestazione rischiava di essere davvero una trappola beffarda per il campione d’Europa in carica: “Verissimo, perché non si trattava di un normale rally, dove si sommano i tempi delle varie prove. Qui si doveva correre un’ulteriore prova finale alla quale avevano diritto di accedere i primi tre in classifica. Una gara finale, su pista, dove si partiva tutti alla pari, azzerando di fatto le distanze emerse nelle prime prove”. Nonostante questo e nonostante la sua Audi quattro non sia macchina da pista, Zivian sul circuito di Le Castellet ha messo in fila i due pericolosissimi rivali, ovvero Štajf e Zelinka su Opel Kadett GT e soprattutto Antonio Sainz (fratello del pilota del campionato del mondo di rally e zio del pilota di Formula 1) e David de la Puente con la Porsche 911 SC.
“Temevo soprattutto Sainz, esponente di una famiglia che ha la velocità nel sangue – ha confermato Zivian – e alla guida di una Porsche, molto più adatta all’asfalto rispetto alla mia Audi. Ma arrivare primo dopo i 2 giorni di gara mi ha permesso di scegliere la posizione di partenza in pista e, soprattutto, il fatto che la prova finale fosse di soli tre giri mi ha permesso di fare quello che adoro fare: correre al limite, senza troppe remore. È andata bene e sono molto, molto felice”.
Con quello di “Zippo” sono tre gli ori conquistati dall’Italia, che si sommano ad un argento, medagliere che ha permesso alla nostra nazione di strappare il titolo alla Francia e di conquistare una vittoria che i nostri dovranno difendere alla prossima edizione del Fia MotorSport Games che si terranno nel 2024.
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