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Prima domina, poi rischia il ritiro, alla fine compie una rimonta mostruosa, che lo porta alla quarta vittoria su quattro nella sua categoria e al secondo posto assoluto. Ora non gli resta che vincere una gara delle prossime cinque per laurearsi campione d’Europa.
La quarta tappa del FIA European Historic Rally Championship a Weiz, in Austria, si è trasformata in un pendolo clamoroso, dove Andrea Zivian, il suo navigatore Denis Piceno e tutto il team che si prende cura della sua Audi quattro hanno dovuto sopportare una serie incredibile e contrastante di emozioni.
Arrivato all’appuntamento con il rally d’Austria da autentico dominatore della stagione (tre vittorie nelle prime tre prove) Andrea Zivian ha dovuto fronteggiare una serie di inconvenienti che hanno fatto sembrare l’epica vittoria in Ungheria di due settimane fa (arrivata addirittura dopo la rottura del cambio e di una sospensione) una passeggiata di salute.
“Il Rallye Weiz si presentava come una gara spartiacque per il campionato europeo storico – racconta Zivian – dopo tre vittorie di categoria nelle prime tre gare, le opzioni erano quella di vincere anche la quarta e ipotecare il titolo, oppure non vincere e riaprire completamente i giochi, soprattutto in caso di vittoria del mio rivale, Wagner, che correva in casa. Le caratteristiche delle prove speciali non favorivano né me né lui, parità anche con il meteo: sole alla prima tappa, meglio per la sua Porsche, pioggia la seconda, meglio per la nostra Audi quattro. Dopo la prima speciale vinta ci sentivamo tranquilli, ma Wagner ha recuperato qualcosa alla seconda, lanciandoci un messaggio preciso: non sarebbe stata una vittoria facile. Alla terza prova abbiamo reagito, tirando senza fare troppa strategia, e guadagnando altri 7 secondi. Vantaggio arrivato a oltre 25 secondi alla quinta prova speciale. Sembrava già vinta, invece…”.
Invece per Andrea Zivian e il suo team è arrivata la surreale sesta prova, con la sua trama che sembra scritta dal migliore dei giallisti: “Ad un certo punto la nostra Audi si è spenta e semplicemente non si è più rimessa in moto. Ci siamo fermati al lato della strada in attesa di veder passare il nostro rivale Wagner lanciato verso la vittoria. Invece Wagner non è arrivato, fermato da un guasto nello stesso momento – racconta un ancora incredulo Zivian – Il nostro team si è quindi lanciato alla ricerca del guaio che abbiamo scoperto essere un taglio nella membrana che regola il flusso della benzina. Lo hanno riparato e ci hanno fatto ripartire. Wagner, il nostro avversario, invece, si è dovuto ritirare”.
Con oltre 7 minuti di distacco dal primo, ma con il rivale in classifica ritirato, Zivian avrebbe potuto vivere di rendita, portando a casa il risultato minimo, mettendo comunque un bel punto esclamativo sulla possibilità di vittoria finale. E invece… “Invece ho preferito attaccare per cercare di recuperare la testa della classifica, prendendomi dei rischi: si corre per vincere e non mi sarei mai perdonato se non avessi cercato di portare a casa il risultato pieno per rispondere in maniera adeguata allo sforzo del team che mi ha rimesso in gara”. Così Zivian ha sfiorato l’impresa impossibile, risalendo la classifica assoluta dal 22esimo al secondo posto, arrivando invece primo nella classifica di categoria, quella che conta per la vittoria finale dell’Europeo. Quattro vittorie in quattro gare e ad un passo dalla consacrazione europea che potrebbe arrivare sin dalla prossima gara: “Ad Agosto ci sono due rally, in Finlandia sugli sterrati mondiali e poi in Spagna di nuovo sull’asfalto, probabilmente salteremo la gara finnica, anche se è più favorevole alla nostra Audi a trazione integrale, e ci concentreremo maggiormente su quella asturiana dove potremo giocarci il primo ‘match ball’ tra le quattro gare restanti, mal che vada dopo 15 giorni potremo tentare il secondo colpo direttamente in Italia al Rally Elba”. Dove, c’è da scommettere, tutto il tifo sarà per Andrea “Zippo” Zivian!
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