- 2.0Kshares
- Condividi
- Newsletter
E’ pronta a partire l’edizione numero 27 del Rally del Rubinetto. La gara piemontese, organizzata dalla Pentathlon Motor Team insieme a New Turbomark, conterà su un ricco elenco partenti, 153 equipaggi, nonostante un percorso rivisto e ridotto a causa della pandemia Covid-19.
Saranno 61 circa i kilometri di prove speciali in programma. Sabato, oltre allo shakedown nei dintorni di Zuccaro, si disputeranno due passaggi sul Mottarone, divenuto appuntamento imprescindibile per questa manifestazione, con il secondo che verrà affrontato di notte. Lo stage ottiene l’intitolazione a Gianni Piola, vista la “rinuncia forzata” della Coiromonte, altro classico di questa gara.
Il programma di Domenica prevede ulteriori due prove speciali: si parte di buon mattino con la Città di Borgosesia, per poi affrontare il lungo trasferimento che dalla provincia di Vercelli ci porterà ai piedi della Vallestrona, nel VCO. Prelo è la seconda prova in programma, che rispetto alla passata edizione torna ad abbracciare la famosa strettoia di Germagno, divenuta celebre, nel bene e nel male, tra gli appassionati.
Dopo il riordino e parco assistenza situati a San Maurizio d’Opaglio, si ritorna nuovamente nel vercellese con il secondo passaggio sulla Città di Borgosesia, al quale seguirà la ripetizione della Prelo previsto per le 14:52. Ultimo parco assistenza a San Maurizio e di nuovo a Rozzo per il terzo e conclusivo passaggio. L’arrivo è previsto a Borgosesia, in Piazza Mazzini.
I favoriti? Impossibile non citare Simone Miele e Davide Caffoni, che hanno vinto le ultime cinque edizioni della gara. Il varesino, al via su Citroen DS3 WRC con Mario Cerutti alle note, è a caccia del quarto successo consecutivo, che lo porterebbe ad affiancare nell’albo d’oro un mostro sacro come Piero Longhi. L’ossolano, costretto al ritiro l’anno scorso, affronterà il Rubinetto utilizzando per la prima volta una Volkswagen Polo R5 messa a sua disposizione da Balbosca.
Non sono gli unici però a potersi giocare la vittoria finale. Se Paolo e Aline Sulmoni vanno a completare la pattuglia delle WRC (Ford Fiesta per loro), sono tanti i giovani e non che possono puntare alle posizioni di vertice: Elwis Chentre è il primo della lista, così come il biellese Corrado Pinzano e il pupillo New Turbomark Luca Bottarelli, a podio nel 2019. Tutti e tre saranno al via su Skoda Fabia. Attenzione anche all’ottimo Mattia Pizio, desideroso di fare bene dopo i buoni risultati ottenuti nella stagione passata, e al pluricampione di velocità su ghiaccio Ivan Carmellino. Mauro Miele si rimetterà subito al volante della Skoda Fabia R5, dopo l’incidente avuto nel corso del Rally Adriatico, mentre spicca l’assenza di Emanuel Comparoli, pilota locale che ha sempre fatto bene in passato.
Dieci le Renault Clio S1600 al via, mentre sono otto le vetture di classe R3C, dove Gianluca Quaderno è pronto a staccare tempi da assoluta. La classe R2B si preannuncia caldissima, con la supersfida tra Riccardo Tondina, Massimo e Fabrizio Margaroli, senza dimenticarsi di Matteo Giordano che vinse la classe nel 2019. Tutti e quattro saranno al via su Peugeot 208.
Il Rally del Rubinetto sarà valevole per il Trofeo CFB2 Race-Tech che vede protagoniste le BMW Racing Start 2.0. Il rally è valevole anche per la coppa rally di zona con coefficiente 1,5 e regalerà punti per l’R Italian Trophy della Sport Team Equipment. Verranno anche assegnati i punteggi dei vari trofei monomarca legati al marchio Renault, a Pirelli (Academy) e a Michelin. Quest’anno il rally è interamente dedicato a Lucia Francioli cronometrista scomparsa quest’estate: la prima donna al traguardo (sia essa navigatrice o pilotessa) si aggiudicherà un premio in suo ricordo.
Copyright © Rally.it: puoi ripubblicare i contenuti di questo articolo solo parzialmente e solo inserendo un link al post originale.