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Chris Ingram entra di diritto nell’olimpo dei grandi del Campionato Europeo. Mancava dal lontano 1967 un trionfo tutto britannico. Allora la firma fu quella di Vic Elford, pilota ufficiale Porsche che i nostri lettori siciliani sicuramente ricorderanno (o avranno sentito) anche per il successo alla Targa del 68′ con la casa di Stoccarda. Ingram campione senza aver vinto nemmeno un’assoluta, un paradosso che però fa comprendere quanto sia importante la costanza in questo sport. E’ bastato dunque un 4° posto finale al Rally di Ungheria, un piazzamento ottenuto dopo la foratura nell’ultima decisiva prova che quasi stava per rimettere tutto in discussione. Ma il 2019 non era decisamente l’anno di Alexey Lukyanuk, lo si era già intuito. Anche il russo è stato afflitto da una foratura nella prova finale ed è stato costretto a fermarsi per cambiare la gomma perdendo di fatto la gara.
INGRAM ALLA RIBALTA
Il 25enne di Manchester aveva già fatto vedere cose importanti nella stagione 2018. L’esperienza sulla Skoda di classe R5 gli è servita per dare il definitivo assalto al campionato 2019. Seppur molto costante, è mancato un po’ di cinismo al giovane Chris che forse si è fatto distrarre dal fatto di non poter tirare al massimo per la paura di far danni e dover rimettere mano ad un budget già un pochino carente rispetto a qualche concorrente. La beffa del titolo ERC1 Junior andato nelle mani di Mares non ha scalfito però la confidenza di Ingram che si è ben comportato durante tutto l’arco dell’anno dove ha raccolto sempre ottimi piazzamenti (ben quattro podi). Titolo più che meritato per Ingram e per il suo navigatore Ross Whittock che insieme alla scuderia Toksport WRT hanno riportato alla luce anche il marchio Skoda che negli anni aveva un po’ subito il dominio Ford prima con Kajetanowicz e poi con Lukyanuk.
SUCCESSO CASALINGO PER L’ESPERTO TURAN
Tra le mille difficoltà di un rally martoriato dal maltempo, ad emergere nel finale è stato chi ha sbagliato di meno. Frigyes Turan ha trionfato nella gara di casa approfittando delle ultime sventure di Lukyanuk per poter esultare. Dietro Lukyanuk (2°) si è messo in evidenza anche il talentuoso Callum Devine, vincitore dell’ultima stage e 3° assoluto al debutto sulla Hyundai i20 R5. Un ragazzo sicuramente da tenere d’occhio dopo il 4° posto nello JWRC della passata stagione. Norbert Herczig ha chiuso 5° sulla VW Polo R5 davanti all’altro locale Velenczei (C3 R5) e a Von Thurn und Taxis e Sean Johnston, quest’ultimo subito a punti al debutto sulla Citroen C3 R5 della Sainteloc. Tra i ritiri bisogna citare quello di Lukasz Habaj per incidente con il polacco che in realtà non è stato mai realmente in gara per le posizioni di vertice. Molto sfortunato anche Filip Mares messo KO dalla sua Skoda e l’idolo locale Ferenc Vincze che dopo aver vinto le prime due speciali non è riuscito a vedere il traguardo.
Da annotare l’11° posto assoluto di Erik Cais, vincitore in ERC3 con la Fiesta R2T. Il giovane ceco termina con una bella vittoria la sua ottima stagione nell’europeo. Nonostante una gara molto sfortunata, Andrea Nucita mette il suo sigillo in ERC2 conquistando anche il titolo dell’Abarth Cup. Il pilota siculo ha concluso così al secondo posto assoluto la classifica di categoria ERC2. Per quanto riguarda il femminile, il titolo del Ladies Trophy è tornato nelle mani di Ekaterina Stratieva, felicissima di aver raggiunto questo terzo titolo a bordo della Peugeot 208 R2 della Sainteloc. Infine proprio la squadra francese è riuscito a vincere la classifica riservata ai team.
Si chiude così una stagione molto interessante che ha fatto emergere nuovi giovani talenti. L’augurio è quello di poter vedere nel 2020 un campionato ancora così frizzante!
CLASSIFICA FINALE FIA ERC 2019 (Top5)
- Ingram-Whittock (Skoda) 141 punti
- Lukyanuk-Arnautov (Citroen) 132
- Habaj-Dymurski (Skoda) 116
- Mares-Hlousek (Skoda) 75
- Herczig-Ferencz (Volkswagen) 52
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