Il polesano ripercorre i fasti di quel lontano 1994, quando era protagonista assoluto nell’ambito del Trofeo Fiat Cinquecento all’Alpi Orientali, per cercare un nuovo rilancio.

Era il 1994 e si chiamava Rally delle Alpi Orientali, prova allora valida per il Trofeo Fiat Cinquecento, quando un giovane Matteo Luise iniziava a farsi notare nel gotha del rallysmo nazionale, emergendo in quella che si è dimostrata, a più riprese, culla di molteplici talenti che tutt’ora sono protagonisti di livello internazionale.
Venticinque anni sono passati, un’eternità sportivamente parlando, ed il pilota polesano è deciso a tornare protagonista sulle speciali friulane, il prossimo fine settimana, in occasione dell’edizione numero ventiquattro del Rally Alpi Orientali Historic.
Il sesto round del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, in programma tra Venerdì 30 e Sabato 31 Agosto, è in dirittura di arrivo ed il portacolori del Team Bassano ritorna nel giro tricolore con rinnovate ambizioni di rilancio, grazie al lavoro svolto dal proprio staff su quella Fiat Ritmo 130 Abarth, gruppo A, che lo ha costretto ad ingoiare due amari bocconi in questo 2019.

“Vacanze finite, si torna a fare sul serio” – racconta Luise – “ed il prossimo fine settimana saremo al via del Rally Alpi Orientali Historic. Una gara che mi riporta indietro di venticinque anni quando si correva assieme all’italiano assoluto. Ricordo che qui, seppur nella sfortuna, fu una gara di svolta perchè era la prima uscita con la Fiat Cinquecento della Rorally. Eravamo partiti in testa, sin dalla prima prova, ma anche qui la sfortuna, per non dire altro, si è messa di mezzo. Sull’ultima speciale, in pieno rettilineo, avevamo accusato una foratura, scendendo al terzo posto. Dopo i ritiri, all’ultima prova speciale, del Valsugana e del Campagnolo i nostri ragazzi hanno svolto un lavoro notevole, saltando anche le ferie pur di metterci in condizione di prendere il via questo fine settimana. Il nostro grazie di cuore, mio e di Melissa, va a tutti loro. Grazie Silvano, Valentino, Luca, Alberto e tutti gli altri che, per noi, ci sono sempre stati.”

In virtù di una matematica che lo tiene ancora in gioco per il CIRAS, classe A-J2/2000 nel quarto raggruppamento, il pilota di Adria è pronto ad aggredire gli asfalti friulani, assecondato come di consueto dalla moglie Melissa Ferro alle note.
Le ostilità si apriranno nella tarda mattinata di Venerdì, due le prove speciali da affrontare per altrettanti passaggi: “Valle di Soffumbergo” (10,89 km) e “Malghe di Porzûs” (14,32 km).
Tre i tratti cronometrati per la seconda tappa, quella del Sabato seguente, da ripetere per due tornate: “Trivio – San Leonardo” (14,15 km), “Drenchia” (14,82 km) e “Mersino” (21,72 km).

“Abbiamo provato la Ritmo ed è tutto a posto” – sottolinea Luise – “quindi siamo pronti, in attesa di prendere il via. Non abbiamo mai corso qui, escludendo la partecipazione di venticinque anni fa, ma dicono tutti che sia una gara molto bella. Saremo solo in tre in classe ma, quel che interessa a noi, è riuscire a stare nei dieci assoluti. Cerchiamo di vivere alla giornata, visti i precedenti, e valuteremo il futuro strada facendo. Sarà molto dura affrontare l’ultima prova speciale, avendo incassato due ritiri consecutivi proprio in questo frangente. Non so come la vivremo. Possiamo dire è che sarebbe anche ora che la ruota girasse anche a nostro favore.”

Ufficio Stampa: Fabrizio Handel

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