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Il terzo round del Campionato Italiano WRC vede il portacolori di GDA Communication protagonista di un weekend travagliato, culminato con il ritiro per una toccata.
Modena, 05 Giugno 2019 – Poteva essere una succulenta occasione per rilanciare le proprie ambizioni tricolori ed invece l’edizione numero cinquantadue del Rally del Salento, corsosi nel recente fine settimana, ha visto protagonista uno sfortunato Matteo Daprà, condizionato da diversi fattori che ne hanno penalizzato la prestazione in gara nell’intero weekend.
Il pilota trentino, alla guida della Hyundai i20 R5 targata S.A. Motorsport Italia, prendeva il via dell’appuntamento pugliese dalla sesta posizione nella Coppa ACI Sport R5, con un passivo di ventuno lunghezze dalla vetta.
Lo zero segnato dal portacolori di GDA Communication, ritiratosi assieme a Fabio Andrian per una toccata sulla settima speciale, pesa come un macigno nell’economia del Campionato Italiano WRC, con il treno dei migliori che sembra ormai irraggiungibile.
Condizioni meteo instabili rendevano la scelta delle coperture un rebus di non facile soluzione.
Venerdì sera, sulla speciale spettacolo “Pista Salentina”, Daprà chiudeva con un buon quarto tempo, in scia ai migliori protagonisti della serie cadetta.
Un buon avvio, sui primi due crono del Sabato, proiettava il pilota trentino sul gradino più basso del podio, confermando la crescita di affiatamento con la vettura della casa coreana.
Sul quarto impegno, quello di “Specchia”, il primo sgambetto della sorte: la rottura del cerchio anteriore destro, con buona probabilità, portava alla rottura dell’idroguida ed il cronometro, senza alcuna pietà, sanciva un passivo che saliva oltre i cinque minuti.
Nonostante gli sforzi dello staff di S.A. Motorsport Italia la Hyundai i20 R5 usciva dalla service area con dieci minuti di ritardo, compromettendo definitivamente la trasferta salentina.
“Il Salento si è confermata gara selettiva, molto difficile” – racconta Daprà – “e resa ancora più insidiosa, quest’anno, dalle condizioni meteo incerte. Siamo partiti benino ma, alla fine della quarta prova, abbiamo rotto un cerchio che, probabilmente, è stato la causa dei problemi all’idroguida. Per riparare il tutto abbiamo pagato dieci minuti, all’uscita del parco assistenza, e non abbiamo considerato di ragionare sul meteo, uscendo con gomme ed assetto da asciutto.”
Una situazione che, nei fatti, si rivelava fatale per Daprà, costretto allo stop per una toccata.
“Sul secondo giro di prove” – aggiunge Daprà – “hanno cominciato a farsi vedere dei temporali. L’essere usciti in configurazione asciutto, avendo già pagato una decina di minuti di ritardo per risolvere il guaio all’idroguida, ci ha tagliato le gambe. Sulla settima prova speciale, la ripetizione di Specchia, abbiamo toccato leggermente, dopo essere finiti in acquaplaning. La nostra gara è finita li. È davvero un peccato perchè eravamo partiti discretamente e, dopo tre speciali, eravamo già risaliti al terzo posto in R5. Potevamo crescere, durante l’arco della giornata, e potevamo recuperare il divario in classifica di campionato, dopo lo zero dell’Elba. Abbiamo ancora tre gare da disputare ovvero Marca, Alba e San Martino di Castrozza. Tutto può ancora succedere anche se siamo consapevoli che la risalita sarà molto difficoltosa.”
Ufficio Stampa: Fabrizio Handel
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