Tempestoso. Il termine corretto per definire fino ad ora questo Rally di Polonia. Chiaramente in senso figurato poiché il sole brilla sui velocissimi sterrati ma i problemi, come di consueto, sono altri. Facendo un passo indietro abbiamo visto già prove cancellate, in ritardo, sospese…tutto per il pubblico. Nonostante le autorità hanno cercato di farsi valere, le persone a bordo strada hanno continuato imperterrite a fare ciò che volevano, non lasciando scelta. E’ chiaro che un comportamento simile non è accettabile, ma soprattutto non sono dinamiche nuove per la trasferta polacca. Non si deve fare di tutta l’erba un fascio chiaramente, ma è chiaro ormai il perchè questa gara sia stata già estromessa dal calendario in passato.
Ad ogni modo:
- Ott Tanak è partito con i migliori presupposti, ma si ferma subito a grigliare un cervo.
- Kalle Rovanpera si deve ancora riprendere dal jet-leg
- Thierry Neuville si è ripromesso di non infilarla nelle piante
Fatte queste premesse vediamo una vetta di gara piuttosto “anomala“. Andreas Mikkelsen sembra avere trovato un buon ritmo sulle difficili Rally1, ma ancora più sorprendente è l’andamento di Martins Sesks al debutto nella categoria maggiore. Ricordiamo che il “neo-assunto” sta portando in gara la versione della Puma non ibrida. I tempi sono buoni, tanto che al termine della speciale numero nove lo vediamo subito dietro ad Adrien Fourmaux per 6″. Kalle Rovanpera prova a spingere, riuscendo a vincere la speciale, limando nove decimi ad Andreas Mikkelsen. Molto bene Elfyn Evans che sembra essere a suo agio nei velocissimi sterrati polacchi, puntando la vetta della classifica; in un colpo solo Andreas Mikkelsen viene superato da Kalle Rovanpera e Elfyn Evans in “Czarne 1”. Il britannico sa di essere sul pezzo e nel penultimo tratto cronometrato della mattina è a solo un decimo dal compagno di squadra.
“Sto guidando veloce, ma è difficile dire quanto puoi spingere. Non c’è ragione per prendere rischi inutili.”
Thierry Neuville, conscio dell’assenza di Ott Tanak (in SuperRally) evita di giocarsi troppi jolly controllando la situazione dalle retrovie in 6^ posizione con 46.4″ dalla vetta. Dietro di lui solo Takamoto Katsuta che pare non abbia il feeling giusto, per affrontare al meglio questo weekend di gara. Non cambia molto la situazione dopo la prova spettacolo in arena, dove Kalle Rovanpera continua a comandare la classifica con quattro decimi su Elfyn Evans. Andreas Mikkelsen è terzo con la migliore Hyundai, a 2.7″. Il tris Ford viene spezzato da Thierry Neuville che supera Gregoire Munster con un divario dalla vetta nell’ordine del minuto. Davanti al belga troviamo Martins Sesks e Adrien Fourmaux. A chiudere la schiera di Rally1 c’è Takamoto Katsuta.