I nostri più affezionati lettori ricorderanno il “Diario dell’equipaggio”, una decina d’anni fa abbiamo proposto di poter scrivere un racconto di una gara particolare. Un debutto, un evento WRC, qualsiasi cosa suscitasse emozioni e meritasse un racconto.

Ad un anno di distanza dal “Mythical Cars Rally” ecco le emozioni di un equipaggio che ha fatto “il passo più lungo della gamba” ma in maniera positiva, realizzando il sogno di correre la gara di casa con una “Top Car”. Loro sono Riccardo Chiapparoli e Alessandro Albertazzi che hanno sognato ed hanno corso sulla Renault Clio S1600!

A distanza di un anno ecco cosa ci racconta Riccardo:

 

“La primavera è alle porte, io ed il mio naviga non abbiamo un programma rallistico, siamo indecisi se correre e dove correre. Una mattina di inizio Aprile mentre sono sull’autobus, mentre  svolgo il mio turno di lavoro, scendendo da Varzi verso Voghera mi frulla per la testa l’idea di provare a correre il “Mythical Cars Rally”, la mega corsa che di tanto si parla sui social ed in valle.
Prendo il telefono e chiamo Alessandro, il mio naviga.
” Ciao Ale ho avuto un’idea, facciamo il Mythical ” dall’altra parte qualche secondo di silenzio, ” bell’idea, così risparmiamo sugli alberghi ” io me la rido ed esclamo, ” ma che risparmio è “
Parola d’ordine: dobbiamo esserci. Ci attiviamo subito mettendoci alla ricerca di sponsor e macchina. Le vetture che sono ammesse alla partecipazione all’evento non sono molte ed anche  particolari, solo: wrc plus, wrc, super 2000, K11, K10.
Le nostre licenze ci permettono di usare solo le k10. Il problema è che in giro ne sono rimaste poche….
Proviamo a chiamare ovunque, cerchiamo di farci consigliare ma non troviamo nessuno che sia disponibile a darcela per quel fine settimana, ne troviamo solo una in Sicilia ma tra costi di trasporto e quant’altro il prezzo è proibitivo. Proviamo addirittura a contattare la Sebastian Loeb Racing, abbiamo problemi di lingua e tra dialetto, italiano, francese e inglese ci spiegano che le vetture che hanno sono già impegnate in quelle date, in competizioni d’oltralpe.
Siamo quasi disperati ma, ci viene all’orecchio che forse ammetteranno anche le Super 1600. Contattiamo l’organizzazione e ci confermano l’inserimento di quella categoria.
Contatto Colombi a Mapello Bergamo, dopo quattro chiacchiere, ci accordiamo per una Renault Clio Super 1600.
Ma la nostra licenza non è compatibile, bisogna avere la nazionale C. E via con il telefono, contattiamo Aci Sport a Roma. Ad Alessandro, in modo un pochino magnanimo, danno esito positivo, a me rispondono picche (avranno saputo che guido una corriera, e che al massimo ho usato una N2).
Ma grazie a Colombi, che mi mette a disposizione il kartodromo e la vettura, ottengo la licenza  sul campo, con Pierino Longhi che mi fa da istruttore.
Bene e adesso via, bisogna chiudere qualche contratto con gli sponsor.
Oltretutto cominciamo un pochino a “cagarci addosso”, girano i primi nomi, si parla di Breen e la Hyundai ufficiale (poi purtroppo il destino ha deciso tragicamente), Gronholm, Mikkelsen, Alister McRae e molti altri.
Non ci sentiamo assolutamente all’altezza, ma ormai e’ tardi l’embolo è partito.
Nominiamo un D.S. l’amico tuttofare Mauro Acquilini, insieme decidiamo di stampare una brochure di presentazione (ci facciamo prendere la mano, ci presentiamo come campioni affermati, ci attribuiamo follower a go-go e via).
La voce riecheggia in valle e noi ci pompiamo a mille, tutti chiedono e tutti danno consigli.
Marco Bonini giornalista di Rally.it ci prepara un articolo di presentazione, dove ci definisce “i più locali dei locali”. Ufficialmente siamo uno dei primi equipaggi ad uscire allo scoperto.
Intanto mi diverto sui vari gruppi whatsapp con amici a fare un parallelismo con Mikkelsen.
Natalino Perelli vuole che metta l’adesivo “il piedone dell’Aronchio “, prima mi vergogno, poi lo accontento.
Le aziende e gli amici credono nel nostro progetto e ci sostengono. Tra una cosa e l’altra ci rimane poco tempo per le ricognizioni. È vero che le strade in linea di massima le conosciamo ma…
Cominciamo con l’Oramala prova di esordio del Venerdì sera, e quella dove riusciamo a fare piu’ passaggi, vuoi perché per noi è la meno conosciuta e poi perché la temiamo.
Aneddoto: durante la correzione note nel nostro ultimo passaggio, sul veloce prima di Poggio Ferrato, causa carreggiata stretta, erba lunga ed esaltazione… rischiamo un frontale…. la cosa buffa è che era un nostro amico Saietti Marco, che si trovava lì a transitare per lavoro, lui bravissimo ci scarta, noi capelli bianchi e via.
Poi via sulla Santa Margherita Staffora, Colli Verdi, e Penice il cui finale ci allarma per il suo continuo cambio di grip.
Il Mercoledì sera siamo invitati all’evento nella mega hospitality a Varzi in piazza fiera all’apericena di benvenuto.
Incontriamo personaggi internazionali: Malcom Wilson, Alister McRae, Marcus Gronholm, Fabrizia Pons, Andreas Mikkelsen, Colin Clark, Andrea Adamo e molti altri.
Noi piccoli piccoli ci sentiamo a disagio, vuoi anche per la quantità di miss presenti.
Ma dopo qualche piatto e alcuni calici ci ambientiamo benissimo!!!
Io mentre sorseggio cocktail scambio opinioni con Curto, Ale mastica inglese con il tedesco Weiss (ragazzo innamorato del marchio Abarth, partito dalla Germania, con furgone, carrello e Fiat Punto super 2000).
E giu’ di cocktail come se non ci fosse un domani. Quattro parole con le ragazze immagine e brilli come le stelle ci ritiriamo in branda. L’approccio è andato”.

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