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Quando si vince non è necessario cercare motivazioni e giustificazioni. Jacopo Araldo, invece, aveva mille motivi per spremere a fondo la sua Škoda Fabia RS curata da MS Munaretto che ha condiviso con Lorena Boero.
“Il Rally Valle Arroscia inizialmente non rientrava nei miei programmi stagionali, essendo ad appena una settimana dal Valle d’Aosta, gara che mi piace moltissimo e nella quale ho sempre ottenuto buoni risultati. Era impensabile poterla correre. Poi, però, motivi famigliari mi impediscono di essere al via in Valle e con Lorena abbiamo deciso di presentarci al via della gara che si è svolta nell’entroterra di Imperia” afferma il pilota di Canelli.
“Il Rally Valle Arroscia era alla prima edizione e si è svolto a una decina di chilometri dal paese dove vive Lorena. Le prove sfruttavano strade molto belle che hanno fatto la storia del Rallye Sanremo. Non potendo essere presente al Valle d’Aosta è stato facile dirottarsi in Liguria” dice Araldo, elencando i plus di questo evento
E così è stato. E, come sempre, appena si è illuminato il semaforo verde del via della prova speciale, motivazioni e giustificazioni sono state dimenticate. Pensando solo a far viaggiare la berlinetta di Mladà Boleslav più velocemente possibile. E Araldo c’è riuscito perfettamente. Conquistando la sua nona vittoria assoluta in carriera che va in bacheca insieme alle quattro edizioni del Rally Città di Torino, alle tre del Rally Team ‘971, al Rally Valli del Bormida del 2015, primo successo assoluto del pilota della Valle Belbo.
In prova speciale l’equipaggio portacolori di Meteco Corse ha subito trovato un avversario con il quale confrontarsi. Ed è stata una bella sfida. “Le prove erano molto tecniche, e l’incertezza meteo rendeva difficile la scelta delle gomme” racconta Araldo. Secondo tempo nelle prove di sabato, ad appena 4/10 del leader sulla prima e 2”2 sulla seconda hanno fatto sì che Araldo-Boero chiudessero secondi la giornata di apertura, vicinissimi al capoclassifica, ma già distanti dagli altri inseguitori.
“Domenica abbiamo immediatamente cambiato passo e attaccato fin dalla prova di Mendatica” che Araldo-Boero, vincono con margine, ribaltando la classifica a loro favore, mantenendo la prima posizione fino alla pedana di Pieve di Teco. “Domenica abbiamo subito rotto gli indugi e accelerato. È stato un rally condotto in progressione come piace a me. È stata anche una gara utile come test, perché sulle auto da corsa c’è sempre qualcosa da provare e da capire, per presentarci al prossimo impegno di Coppa Rally di Zona-2, il Grappolo di San Damiano d’Asti, nelle migliori condizioni”.
A gara conclusa, stappato lo spumante, ritirate le coppe, Jacopo Araldo si sofferma sulle motivazioni che lo hanno spinto a dare il massimo in questa gara. “È bello aprire l’albo d’oro di un rally e ci tenevo in modo particolare a essere il primo a scrivere il mio nome in questa gara. Motivazione che per Lorena, che vive in zona, vale ancora di più. Erano due anni che non vincevo una gara (Team ‘971 del 2022) e cominciava a pesarmi questa lontananza dal gradino più alto del podio. Inoltre Lorena ha esordito come rallista proprio su queste strade, esattamente nella prova di Mendatica. Era assolutamente doveroso segnare il miglior tempo assoluto in entrambi i passaggi” e così è stato.
Infine Jacopo Araldo, come un consumato giocatore di poker, si tiene la carta migliore per ultima.
“Domenica mio figlio Federico ha compiuto sei mesi, per me era troppo importante vincere questa gara e dedicare il successo a lui”. La nona vittoria di Jacopo, la prima di Federico.
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