C’è un famoso proverbio che recita: “le cose belle richiedono tempo”. Di tempo, per Esapekka Lappi e Janne Ferm, ne è passato dal loro primo successo nel WRC, Finlandia 2017, sei anni e mezzo fa, prima di tornare a gustare il sapore dello champagne.
Soono loro, alla guida della Hyundai I20 Rally1 numero 4, i vincitori del Rally di Svezia 2024.
RALLY DEGLI OUTSIDER – Capita spesso, nell’arco di una stagione, quella gara dove i nomi grossi del WRC crollano sotto le difficoltà lasciando ai “gregari” la possibilità di giocarsi qualcosa di importante. Mi viene in mente la Germania 2014, dove Ogier e Latvala, ai tempi leader del mondiale con l’inarrivabile Volkswagen, lasciarono spazio a Kris Meeke ed ad un giovane Thierry Neuville di giocarsi il loro primo successo.
Questo Svezia ha avuto un copione abbastanza simile per certi versi. I favoriti della vigilia, Ott Tanak e Kalle Rovanpera, all’esordio in stagione, hanno salutato presto la compagnia, usciti entrambi nel corso della quarta speciale. Mentre Elfyn Evans ed il vincitore del Montecarlo Neuville hanno faticato tanto il venerdì (con aggiunta polemica tra di loro) a causa delle pessime condizioni atmosferiche e della neve che ha investito le prove attorno alla cittadina di Umea.
Ne è uscita una gara particolare, dove Esapekka Lappi e gli altri che partivano alle loro spalle, hanno avuto modo di giocarsi la vittoria. Il finlandese ce l’ha fatta, ed il copione è stato molto simile a quel 1000 Laghi su Toyota. Una giornata all’attacco, i migliori che si eliminano più o meno da soli (in quella gara fu Latvala a lasciargli spazio) e due giornate a gestire l’ampio vantaggio fino al podio alto.
CUORE TAKA – Pensando a questo Svezia, non si può fermarsi un attimo a parlare di Takamoto Katsuta. Lui, giapponese d’origine ma finlandese d’adozione, ha avuto tra le mani l’obiettivo di una vita: vincere una gara del WRC. Probabilmente se la sarebbe giocata fino agli ultimi metri rendendo più “vivace” questo rally, che dalla sua uscita nella seconda speciale di ieri, si è praticamente congelato, se non per le scaramucce tra Adrien Fourmaux ed Elfyn Evans per la piazza d’onore di sabato.
Le sue lacrime, versate durante le interviste post-uscita di strada, resteranno uno dei momenti significativi dell’evento. Ti veniva quasi voglia di abbracciarlo, rincuorarlo e assicurargli che prima o poi il suo momento arriverà, ma allo stesso tempo il buon Latvala, che di momenti simili ne ha vissuti a grappoli nella sua carriera, ha il compito di mettere ordine nei pensieri del giapponese, perchè sia Toyota che Evans hanno bisogno fortemente del suo supporto.
AUGURI ZIO! – E’ stato un compleanno dolce per Malcolm Wilson, perché Adrien Fourmaux gli ha regalato uno splendido terzo posto, il suo primo podio in carriera, facendo esattamente ciò che gli è stato chiesto ad inizio stagione: sfruttare ogni minima opportunità in questo mondiale carente di “primedonne” a tempo pieno. Un podio che fa morale, condito da qualche rischio (leggasi il quasi tamponamento con Tanak e lo snowbank di sabato sera): sia per il team, che se ne va dalla terra svedese con un risultato importante come nel 2023, sianper Adrien, tanto spesso duramente criticato (anche da noi) ma che sta dimostrando con i fatti e con i piazzamenti di aver cambiato decisamente rotta e con in vista un altro rally che può regalare sorprese come il Safari.
E quando anche Gregoire Munster avrà trovato piena fiducia nei suoi mezzi e nella Ford Puma, aggiungendo queste qualità alla persona elegante che è, tutto l’ambiente M-Sport ne gioverà.
APOTEOSI RALLY2 – Quando il gatto non c’è, i topi ballano. Cosi venerdì, mentre le Rally1 faticavano nella neve, le Rally2 facevano la voce grossa, permettendo ad Oliver Solberg e la sua Skoda Fabia di chiudere la giornata al terzo posto assoluto e alla Toyota Yaris il primo successo di prova. Poi le cose sono cambiate nei giorni successivi, a causa di condizioni del percorso più umane rispetto alla prima giornata di gara, ma la top ten parla di cinque vetture Rally2 nei primi 10. Solberg vince e convince con il quinto posto finale, alle sue spalle ecco lo squadrone Toyota composto da Sami Pajari (sesto), Georg Linnamae (settimo), Roope Korhonen (ottavo) e Mikko Heikkila (nono).
SUPER SUNDAY – La domenica di gara regala al nostro Lorenzo Bertelli il decimo posto assoluto, mentre davanti Lappi si limita a gestire la posizione, mentre Fourmaux sazio della sua ottima prestazione e contento per il podio, rinuncia alla piazza d’onore a favore di Evans, che è il più veloce di oggi davanti a Rovanpera, Neuville e Tanak, portando a casa i 7 punti in palio ed i 4 della Power-Stage vinta dal bi-campione in carica.
CLASSIFICA WRC – Considerati i risultati odierni, Thierry Neuville conquista 18 punti complessivi mantenendo la vetta del WRC a quota 48. Evans con i 24 punti del weekend è secondo a tre lunghezze dal belga. Fourmaux è terzo a 29 punti, seguito da Ogier a 24, Tanak a 21 e Lappi a 19.