Foto: Guerlain Chicherit

E’ l’equipaggio francese composto da Guerlain Chicherit e Alex Winocq ad aggiudicarsi la 10^ tappa di questa Dakar 2024. E’ la seconda vittoria per il team Overdrive dopo l’exploit nella tappa 1 del belga De Mevius. Sono però Loeb e Sainz ad infiammare la scena con ripetuti colpi di scena durante la prova ad anello di Al Ula. 

Chicherit-Winocq (Toyota) hanno battuto di oltre 5 minuti i veloci Baragwanth-Cremer, alla guida del debuttante Century CR7-T 4×4. La difficile tappa di oggi ha permesso agli outsider di mettersi in mostra: il terzo tempo lo ha firmato infatti Benediktas Vanagas, anche lui su Toyota e più rapido di Amos-Ceci per soli 5″. L’equipaggio italiano in gara con il team Overdrive ha solamente sfiorato il podio di tappa, sfumato a causa di una penalità di due minuti. Dietro di loro un’altra Hilux privata guidata dal forte pilota francese Romain Dumas.

Male i big. Durante la corsa, Carlos Sainz è costretto allo stop. Il cuore degli uomini Audi si ferma per qualche minuto. Sainz a metà tappa ha già bucato due gomme e non ha più pneumatici di scorta. “El Matador” deve quindi attendere l’arrivo di Ekstrom che gli presta uno dei suoi pneumatici e permette al veterano spagnolo di proseguire il suo cammino in questa Dakar. Sainz si è giocato il suo jolly in questa gara e oggi ha chiuso 22° con un ritardo di 24 minuti dal vincitore.

Sébastien Loeb invece sembrava ben indirizzato verso non solo una rimonta ma anche ad un clamoroso sorpasso. Tuttavia anche l’alsaziano è stato afflitto dai soliti problemi del suo Prodrive Hunter. A rompersi questa volta è uno dei jack idraulici che sollevano la vettura per consentire il cambio gomma. Dopo due forature e il lavoro extra a cui sono stati costretti il “Cannibale” e il suo copilota Lurquin, Loeb non è apparso certamente soddisfatto a fine prova.

“Ieri sera avevamo un problema con il jack idraulico, ma il team l’aveva riparato… Oggi invece non funzionava e non potevamo sollevare l’auto per cambiare la ruota. Abbiamo avuto due forature, quindi siamo saliti su una roccia per alzare la macchina e cambiare la gomma. Ho perso quindici minuti per questo problema. Non è normale che ci capitano tutti questi problemi” 

Loeb-Lurquin chiuderanno 16° assoluti la tappa 10 con un ritardo oltre 17 minuti. Se non fosse stato per il problema sulla vettura, probabilmente l’alsaziano aveva agganciato il rivale Sainz, oggi in gran difficoltà.

Quando mancano solamente due prove al termine di questa Dakar, Sainz resta leader e conserva 13’22” di vantaggio su Loeb. Non è ancora finita.

Chicherit grazie alla vittoria di oggi scala al 5° posto assoluto sorpassando momentaneamente Serradori. Eugenio Amos e Paolo Ceci sono 17^ assoluti mentre Schiumarini-Succi sono avanzati in 26^ posizione assoluta. Vedono ancora una volta il traguardo i fratelli Totani, in gara con un Nissan Patrol derivante dal mezzo di produzione.

CLASSIFICA DAKAR DOPO TAPPA 10
1. Sainz-Cruz (Audi) 41:35:12
2. Loeb-Lurquin (Prodrive) +13:22
3. Moraes-Monleon (Toyota) +1:02:44
4. De Mevius-Panseri (Toyota) +1:27:09
5. Chicherit-Winocq (Toyota) +1:47:55
6. Serradori-Minaudier (Century) +1:48:59
7. Prokop-Chytka (Ford) +1:59:58
8. De Villiers-Murphy (Toyota) +2:17:20
9. Botteril-Cummings (Toyota) +2:24:26
10. Vanagas-Sikk (Toyota) +2:40:51

 

Nella categoria Challenger resta invariato il distacco tra il leader Guthrie e la rivale Cristina Gutierrez. Troppo distanti gli altri; il primo del gruppone degli inseguitori è “Chaleco” Lopez del team Can Am ma è staccato di oltre un’ora.

Negli SSV gran vittoria di tappa per Sara Price e Jeremy Gray! Ricordiamo che la ragazza americana è al debutto assoluto nella Dakar. La Price alla guida del Can Am della South Racing si trova alle spalle del Polaris guidato da De Soultrait che ha ancora un vantaggio di venti minuti nella classifica di classe.

Martin Macik invece continua ad amministrare la propria leadership tra i Camion a bordo del suo Iveco Powerstar. Il pilota ceco è seguito dal solito Loprais (Praga) e dal giovane arrembante Mitchel Van den Brink (Iveco). Ma entrambi sono lontanissimi e non rappresentano al momento una reale minaccia.

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