Foto: Kin Marcin / Red Bull Content Pool

L’edizione n.46 della Dakar vedrà al via Prodrive, Toyota, Audi, Mini ma anche la novità Ford con M-Sport e la cinese BAIC. 

La Dakar 2024 scatterà il 5 gennaio dalla piccola cittadina Al Ula con un mini prologo di una trentina di chilometri. Poi i 345 equipaggi iscritti affronteranno 12 tappe insidiosissime. Ben 7900km da percorrere, di cui 4700km saranno contro il cronometro. Sarà una sfida ancora più dura con l’introduzione di una tappa “48 ore crono” da ben 532km che inesorabilmente andrà a segnare in parte le sorti di questa edizione 2024. E’ questa la grande novità voluta dal direttore David Castera che come ogni anno non tradisce le aspettative.

Il rally raid si svolgerà ancora una volta tutto in Arabia Saudita. Il percorso è stato in gran parte variato rispetto al 2023 e questa volta dovrebbe riservare sorprese fino alla fine della corsa.

Il percorso della Dakar 2024 (Fonte: dakar.com)

 

PRODRIVE TENTA LA CARTA AL-ATTIYAH

Nasser Al-Attiyah e Sébastien Loeb due rivali … ma nello stesso team! Prodrive ha messo a segno il grande colpo sottraendo il 5 volte campione della Dakar al marchio Toyota. Il pilota del Qatar sarà dunque il nuovo compagno di squadra di Sébastien Loeb. I loro copiloti sono rispettivamente i ben noti francesi Mathieu Baumel e Fabian Lurquin.

Prodrive potrà contare su un vero e proprio dream team composto dai due piloti più in evidenza delle ultime Dakar. I due assi della scuderia si sono mostrati insieme sorridenti e solidali nel pre gara. Ma la fame di vittoria di entrambi non potrà che far emergere la vera rivalità tra Nasser e Seb, e sarà allora che la Prodrive dovrà fare i conti con la loro difficile gestione. Sarà una mossa vincente o che si ritorcerà loro contro?

La scuderia britannica schiererà ben sette prototipi in questa Dakar, gli aggiornati Prodrive Hunter T1+ spinti dal biturbo Ford. Le altre vetture saranno affidate a strutture satellite di piloti clienti. Saranno della partita i fratelli Baumgart per il team X Rally, e ci sarà anche il neonato Yunxiang China T1+ Team con ben tre Prodrive affidati nelle mani di tre equipaggi cinesi.

L’edizione 2024 sarà quella giusta per Loeb?( Kin Marcin / Red Bull Content Pool)

Toyota perde Al-Attiyah ma risponde con la linea verde! Sono infatti due le principali novità del team ufficiale del marchio nipponico: Lucas Moraes e Seth Quintero. Per Moraes si tratta della sua seconda Dakar dopo il clamoroso debutto nel 2023 conclusosi a podio con il terzo posto assoluto alle spalle di Al-Attiyah e Loeb. Il pilota brasiliano avrà alle note il nuovo copilota Monleon e punterà a replicare quanto già di buono ha fatto vedere. Il grande colpo però riguarda sicuramente Seth Quintero, il “Rovanpera della Dakar” che ora è sotto contratto con Toyota dopo una brillante carriera con gli SSV. Per il giovane pilota americano e il navigatore Dennis Zenz si tratta del debutto di fuoco sul pick up Hilux che è stato rivisto ed aggiornato per il 2024.

Tra i piloti ufficiali dei giapponesi, ci sono anche quelli della struttura affiliata del Toyota Gazoo Racing South Africa, che è anche la scuderia responsabile dello sviluppo dei mezzi ufficiali di Toyota. Saranno ancora una volta tre gli Hilux versione 2024 che vedranno il via alla Dakar, affidati al veterano ed ex campione Giniel De Villiers e le new entry Guy Botteril (ex campione di rally sudafricano) e il figlio d’arte Saood Variawa.

Toyota punta sui nuovi arrivati Quintero e Moraes (Kin Marcin / Red Bull Content Pool)

Da rimarcare anche la presenza del team factory Overdrive, da sempre fedele a Toyota nei rally raid. Per la struttura belga saranno in gara gli equipaggi Al Rajhi-Gottschalk, Yacopini-Oliveras, Chicherit-Winocq, De Mevius-Panseri tra gli altri. Un occhio di riguardo andrà al padrone di casa Yazeed Al Rajhi che quest’anno avrà alle note il bravissimo Timo Gottschalck che lo scorso anno portò a podio il debuttante Moraes. Per Al Rajhi verrà messo a disposizione un Hilux in specifica 2024 e avrà tutto il necessario per lottare con i piloti ufficiali. Un discorso simile che riguarda anche il francese Chicherit, spostatosi da Prodrive a Toyota Overdrive, e Guillaume De Mevius che fa il proprio debutto con i 4×4 T1+. Assiame a Prodrive figura anche l’equipaggio italiano composto da Eugenio Amos e Paolo Ceci che potrà contare sulla vecchia versione del Toyota Hilux ma pur sempre competitiva.

Il team Audi dato per sfavorito alla Dakar 2024 (Kin Marcin / Red Bull Content Pool)

Dal Giappone alla Germania. Audi si ripresenta al via per tentare di contendere il titolo alle rivali. Il programma dei teutonici vedrà al via ancora le rivoluzionarie Audi RS Q e-tron affidate ai pluri titolati Stephane Peterhansel, Carlos Sainz e allo svedese Ekstrom. La loro Dakar 2023 è stata disastrosa con due ritiri e il solo Ekstrom al traguardo in 14^ posizione assoluta.

Per Peterhansel e Sainz (17 vittorie Dakar insieme) questa potrebbe essere una delle ultime, se non l’ultima Dakar a cui prenderanno il via. Nessuno dei due vuole mollare, entrambi puntano con decisione a vincere la gara seppur il mezzo resta la grande incognita.

Audi ha lavorato durante l’inverno e ha fatto molti chilometri di test per migliorare la versione E2 della RS Q e-tron. I tedeschi si sono concentrati sull’area delle sospensioni, da sempre il punto debole del prototipo ibrido-elettrico. Voci di corridoio inoltre indicano come la versione 2024 si sia avvicinata finalmente al peso minimo di 2100kg dettato dal regolamento, e questo segnerebbe indubbiamente un passo in avanti importante lato prestazione. In più in aiuto è venuta la FIA che con il suo EOT ha concesso un aumento dei kW a disposizione, da 271 a ben 286!

Nonostante tutto ciò porti a pensare ad un bel miglioramento per le Audi RS Q e-tron, il grosso nodo da sciogliere resta l’affidabilità. Le vetture tedesche difatti non hanno mai corso molti rally raid oltre la Dakar. Questo prototipo resta tutt’ora una grossa incognita che solo la Dakar 2024 saprà sciogliere definitivamente.

Il Ford Ranger schierato da M-Sport (Foto: Ford Media)

Tra i nuovi team che si affacciano alla Dakar merita menzione M-Sport che porta in gara due Ford Ranger T1+ affidati ai piloti Nani Roma e Gareth Woolridge. Lo spagnolo Roma torna alla guida dopo un anno di stop forzato e porta in dote tutta la sua esperienza. Per Woolridge è il debutto e sarà interessante vedere come si districherà alla Dakar il neo campione sudafricano di rally raid. La struttura britannica è al debutto nella corsa e non punta realisticamente alla vittoria quest’anno. Il progetto, molto ambizioso, prevede questa prima Dakar “di contatto” per fare esperienza. Dal 2025 il team porterà in gara un nuovo prototipo e con se nuove e più alte ambizioni.

Uno dei Mini di X-Raid in azione nella Dakar 2023 (Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool)

Ci sarà in azione il marchio Mini che si ripresenta al via con il team X-Raid, ormai con alle spalle una buona esperienza con il prototipo T1 Plus del John Cooper Works Rally. Vaidotas Zala guida l’assalto della scuderia tedesca e con lui ci sarà il rientrante ex rallista Holowczyc (podio Dakar 2015) e il giovane talento spagnolo Pau Navarro.

Presente la Cina che avrà il marchio BAIC in gara con due prototipi del SUV BJ40 affidati ai piloti cinesi Zhang Guoyu (14° nella Dakar 2023) e Zi Yunliang, entrambi a podio nell’edizione 2024 del Taklimakan Rally in Cina.

Spazio infine ai privati, pronti a sorprendere i team ufficiali con i loro buggy. Tra loro vale la pena di menzionare il team Century di cui vi abbiamo parlato già un anno fa. La piccola scuderia sudafricana porterà due varianti diverse del loro buggy: un prototipo CR7-T 4×4 vedrà il proprio debutto con al volante il veloce Baragwanath, mentre il francese Serradori sarà alla guida della versione due ruote motrici CR6-T. Due CR6-T verranno messi a disposizione anche del team spagnolo Astara che sarà al via con Laia Sanz e Maurizio Gerini, e l’altro equipaggio composto dalla Patricia Pita e Paolo Boggioni. Sulle versioni più vecchie del buggy, il CR6 con i motori V8 Chevy, si vedranno in azione i fratelli Coronel ma anche gli italiani Andrea Schiumarini e Andra Succi con i colori della TH-Trucks Team.

A contendere il titolo tra i buggy 2 ruote motrici ci saranno però anche i veicoli del preparatore francese MD Rallye Sport. Già protagonista lo scorso anno, ci riprova anche nel 2024 il veloce Simon Vitse su un buggy MD Optimus ultima evoluzione. Stesso mezzo anche per gli esperti “dakaristi” Christian Lavielle, Jerome Pelichet e Pascal Thomasse.

Da tenere d’occhio anche diversi piedi veloci alla guida di vetture private del gruppo T1+. Il team Rebellion porta un Toyota Hilux T1+ per Romain Dumas, stessa vettura di un altro noto privatone come Benediktas Vanagas. Il pilota cinese Wei Han, specialista di rally raid e ultimo vincitore fra i buggy nella Dakar (8° assoluto), farà il proprio debutto su un interessante mezzo Red-Lined Revo+ spinto da un potente e affidabile motore V8. Infine come non citare Martin Prokop che sarà ancora una volta al via con un Ford Ranger preparato dalla propria scuderia con cui aveva concluso in top6 nella Dakar 2023.

Al via anche gli stoici fratelli Totani che si metteranno al volante di un Nissan Patrol con l’obiettivo di tagliare il traguardo di Yanbu.

Saranno ben 73 le vetture che partiranno da Al Ula per l’edizione n.46 della Dakar.

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