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Ci sono le stelle del Mondiale Rally di ieri e di oggi. Ma anche tanti bei nomi che hanno dato lustro ai rally un po’ in tutto il mondo affollano, come sempre, l’elenco degli ammessi a Rallylegend 2023. Centottanta equipaggi provenienti da ben 24 diverse Nazioni, anche extra europee. Spicca più di sempre la partecipazione sammarinese, affezionata all’evento, con 14 equipaggi biancocelesti, cui si sommano altre 10 unità in formazioni miste.
DA TONY FASSINA AD ANDREA CRUGNOLA, LA STORIA VINCENTE DELL’ITALIA DA RALLY
Immancabile con la sua bianca Lancia Stratos delle imprese memorabili, “Tony” Fassina, campione europeo e italiano negli anni ’80, fa ruggire di nuovo il sei cilindri Ferrari a Rallylegend. A riscostruire quell’epoca bellissima dei rally “Lucky” Battistolli, con Fabrizia Pons alle note, più volte campioni continentali e nazionali nel recente periodo, ma anche protagonisti di vertice nell’epoca d’oro, a San Marino con la Subaru Legacy, Federico Ormezzano, con quella Lancia Stratos con cui ha vinto, prima di passare alla mitica Talbot Lotus, poi Mauro Sipsz, al tempo re del Gruppo 1 e a Rallylegend con la sua Lancia Stratos che condividerà con l’estemporaneo navigatore Alessandro Alunni Bravi, team principal del team Sauber Alfa Romeo in Formula 1. Torna sul sedile di destra Massimo De Antoni, tricolore con Tonino Tognana nel 1982, e naviga il giovane figlio Edoardo in una Ascona del 1974, mentre Piergiorgio Bedini, anche lui “boss” del Gruppo 1 di qualche anno fa, sarà al volante di una Ford Escort Mk2. Piero Longhi, due volte campione italiano nei primi anni 2000, che torna a guidare una Clio S1600 e Luca Pedersoli, che vanta un importante palmares di titoli nazionali e che sarà navigato, nella Citroen C3 WRC Plus, da Andrea Adamo, ingegnere di talento e in anni recenti team principal Hyundai Motorsport nel Mondiale Rally, fanno parte di una generazione successiva di rallisti. Il cerchio si chiude con Andrea Crugnola, tre volte campione italiano negli ultimi quattro anni, a Rallylegend con una BMW M3 e con Alberto Battistolli, giovane e talentuoso figlio d’arte, che sta costruendosi una carriera interessante e che darà spettacolo con una Delta Integrale. “Fuori concorso” Paolo Diana, con la sua Fiat 131 Racing “vitaminizzata”: suo il “campionato dei traversi d’autore” assegnato d’ufficio dai suoi tanti fans.
PALMARES DI PRESTIGIO E NOMI IMPORTANTI TRA I TANTI EQUIPAGGI STRANIERI
Nel suo passato agonistico ci sono le vittorie in vari campionati irlandesi. Ray Breen, oggi collezionista di vetture storiche, condivideva la sua grande passione con il figlio Craig, tragicamente scomparso nell’aprile di quest’anno mentre era impegnato in test in Croazia con il team Hyunday. “Per noi è una bellissima vacanza”. Così Craig Breen amava definire Rallylegend e suo padre Ray non ha voluto mancare alla edizione 2023, dove sarà al via con una Subaru Legacy. Ci sarà anche Jean Claude Andruet, altro mito dei rally, al volante di una rara Matra Simca Cg-Mc. Presenza immancabile a Rallylegend, quest’anno su Subaru Impreza, quella di Gustavo Trelles e Jorge Del Buono, equipaggio uruguagio/argentino praticamente imbattibile nel Mondiale Produzione di fine anni ’90. Alister Mc Rae, nel suo ricco palmares, annovera la vittoria in un Campionato Asia Pacifico. Il fratello dell’indimenticabile Colin sta seguendo i primi passi agonistici del figlio Max McRae, a Rallylegend con una Subaru Impreza. Subaru Impreza anche per l’argentino Marcos Ligato, campione nazionale ma anche tra i protagonisti nel Produzione WRC nei primi anni 2000. Tre campionati svizzeri brillano nella bacheca di Sebastien Carron (Skoda Fabia R5), ben cinque i campionati irlandesi negli anni ’80 e ‘90 preda di Austin Mc Hale (Ford Focus WRC), ancora Irlanda per il titolo nazionale su asfalto nel 2000 di Andrew Nesbitt, a Rallylegend con una rara Mitsubishi Lancer WRC ex ufficiale.
SABRINA SALERNO MADRINA DI RALLYLEGEND 2023
Madrina di Rallylegend 2023 sarà Sabrina Salerno. Sabrina, cantante, attrice e presentatrice di successo, sarà presente al Rally Village nella giornata di sabato 14 ottobre. Una carriera importante, quella di Sabrina Salerno. Nasce come cantante ed è dell’86 il suo primo singolo “Sexy Girl” che entra nella Hit Parade italiana e tedesca. Prosegue con “Boys”, al primo posto nelle hit europee e sudamericane, in Inghilterra il singolo “All of me” è ai primi posti. In Italia il singolo “My Chico”, di cui Sabrina è co-autrice, si posiziona al primo posto. Nella sua carriera, Sabrina ha venduto oltre 20 milioni di dischi nel mondo, collezionando vari dischi d’oro e di platino, cui si aggiunge, nel 1989, un prestigioso “grammy”. Sabrina è anche attrice teatrale e cinematografica. Partecipa, tra gli altri, al film “Jolly Blu” degli 883, alla pellicola francese “Start 80” con la regia di Frèdèric Forestier e prodotto dal premio Oscar Thomas Langmann e, più recentemente, a “Modalità aereo” per la regia di Fausto Brizzi. A febbraio 2020 Sabrina è stata una delle co-conduttrici, al fianco di Amadeus, del 70° festival di Sanremo.
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