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Un 16° Rally delle Marche vibrante e combattuto, reso incerto fino alla fine anche dall’incognita meteo, ha dato spettacolo sulle strade bianche marchigiane nel quinto round del Campionato Italiano Rally Terra. A spuntarla dopo una corsa sul filo dei secondi sono stati i capofila del tricolore, Paolo Andreucci e Rudy Briani che hanno portato la Skoda Fabia RS Rally2 di H-Sport, gommata MRF Tyres, al secondo successo stagionale. Una vittoria che lancia i campioni in carica sempre più in orbita in vista dell’ultimo scontro atteso a Monza, nel primo fine settimana di dicembre, che lascia ancora aperta la corsa al titolo in virtù del massimo coefficiente di punteggio previsto per la sfida finale. Lo scudetto verrà assegnato quindi nel Tempio della Velocità, ma intanto il garfagnino Andreucci ha avvicinato le mani al possibile terzo titolo Terra consecutivo poiché, dopo questa vittoria a Cingoli, nell’ultimo appuntamento potrà accontentarsi anche di un secondo posto per confermarsi nuovamente Campione.
“Gara bella e strade fantastiche, non è stata impegnativa per il chilometraggio – spiega Andreucci – piuttosto lo è stata per l’intensità e le insidie causate anche dal meteo imprevedibile. È stato complesso anche scegliere le gomme giuste in tutti e tre i giri. Però siamo riusciti a gestirla ed è andato tutto bene, sotto ogni punto di vista, gomme, macchina e team. Aprire la strada poi è sempre complesso, quindi anche in base a questo siamo contenti del risultato perché non è stata affatto semplice come raccontano i distacchi ridotti ad ogni speciale. Sapevamo che Ciuffi è forte e lo ha dimostrato anche qui”.
Intanto una seria ipoteca sullo scudetto Andreucci e Briani l’hanno messa grazie all’ennesima prova di forza mostrata sugli sterrati della provincia di macerata, resi acnora più insidiosi dalla pioggia intermittente, che hanno messo seriamente alla prova i 55 concorrenti, tra i rallisti e i fuoristrada del Cross Country. È stata per loro una rincorsa partita sin dal primo dei tre giri affrontati sui quattro tratti cronometrati classici, “Dei Laghi”, “Pian della Pieve”, “Cupramontana” e “Colognola”, ad ognuno dei quali sono stati costretti ad aprire le strade come primi ad entrare sul tracciato. Nonostante la ghiaia da spazzare, Andreucci ha chiuso in testa ogni giro e ha respinto al mittente gli attacchi dei tanti giovani rivali alle sue spalle grazie a sette prove vinte. Il principale avversario stavolta è stato il fiorentino Tommaso Ciuffi, uno dei ragazzi cresciuti dietro al mito del plurititolato pilota di Castelnuovo della Garfagnana, che anche stavolta ha dimostrato di essere uno dei piloti più veloci di questo campionato. Sempre insieme al navigatore Pietro Cigni sulla Skoda in versione Evo, preparata da Erreffe Rally Team e gommata Michelin, Ciuffi ha lanciato subito il guanto di sfida con il miglior tempo sulla prima prova e ha poi inseguito il leader Andreucci fino all’ultima speciale. Ragionando anche in ottica di campionato, Tommaso Ciuffi ha evitato forzature nella parte finale e si è preso il secondo posto, con 8’’ di distacco, che risulta il suo miglior risultato assoluto in carriera ed il terzo podio in stagione dopo i primi due in apertura al Val d’Orcia e San Marino. Dalla corsa per la vittoria si è invece tirato indietro, suo malgrado, nella parte centrale del rally Alberto Battistolli. Il vicentino di ACI Team Italia, affiancato da Simone Scattolin su altra Skoda RS, ha segnato tempi da vertice nelle singole prove ma già dal primo giro è scivolato indietro in classifica per un cappottamento senza conseguenze per equipaggio e vettura. Nel secondo passaggio sulle piesse, dopo due scratch conquistati, Battistolli ha chiuso la sua gara a causa di un nuovo cappottamento sulla ripetizione della “Colognola”. Ne ha quindi approfittato Andrea Dalmazzini, al rientro tra le fila del tricolore Terra dopo un lungo periodo d’assenza, sempre con Andrea Albertini su Hyundai i20 di GB Motors, gommata Pirelli. Il pilota modenese è cresciuto alla distanza e si è anche tolto la soddisfazione di vincere l’ultima prova per chiudere sul terzo gradino del podio assoluto, con un distacco di 51.6’’ dal primo a causa di una penalità di 20’’, ininfluente, subita per ritardo ad un controllo orario nella fase finale.
Il quarto posto suona come un successo per il giovane Angelo Pucci Grossi, già vincitore della Coppa Under 25, chiamata Trofeo Pucci Grossi in onore dell’indimenticato papà, che ha scalato la classifica dopo ogni giro di prove sempre in coppia con Francesco Cardinali sulla Skoda Evo di By Bianchi. Per il ragazzo riminese questo piazzamento ai piedi del podio, per 7.8’’ da Dalmazzini, si tratta quindi del miglior risultato in carriera che lascia intravedere prospettive interessanti per il prossimo futuro nel campionato Terra. Molti equipaggi, compresi Grossi-Cardinali nella fase iniziale, hanno sofferto una scelta di penumatici inadatta in condizioni sempre imprevedibili, a causa dei cambiamenti costanti del meteo, considerata la pioggia caduta leggera e intermittente in ogni fase di gara. Nell’ultimo giro a perdere la lotteria sono stati soprattutto i concorrenti che hanno provato a scommettere sulle gomme da pioggia, senza successo, per provare a rimontare nel finale. È stato il caso di Enrico Oldrati ed Elia De Guio, sulla Skoda Evo di MS Munaretto, che dal quarto sono scesi in quinta posizione nell’ultima frazione di gara. Un problema alla pinza dei freni nel primo giro ha invece messo in salita il rally per il versiliese Emanuele Dati, all’esordio stagionale con Manuel Fenoli, che ha piazzato la sua Skoda al sesto posto con rammarico per tempi che lo avrebbero potuto proiettare in zona podio. Al rientro da un’assenza di un anno dalla scena rallistica, l’esperto Luigi Ricci ha chiuso settimo insieme ad Alessandro Biordi sulla Skoda, seguito dal sammarinese Jader Vagnini con Martina Musiari alle note su altra vettura ceca, quindi la Hyundai i20 Rally2 dei fratelli aretini Massimo e Giovanni Squarcialupi.
A completare le prime dieci posizioni assolute ci ha pensato il trentino figlio d’arte Aronne Travaglia con Lorenzo Lamanda su Ford Fiesta N5, che grazie a questo piazzamento ha centrato la vittoria di gara per la Coppa ACI Sport 4WD e chiaramente quella di classe. Il tredicesimo posto sottolinea invece la prestazione maiuscola per il piacentino Giorgio Cogni, che assistito dalle note di Andrea Colapietro ha portato la sua Peugeot 208 Rally4 al successo nella categoria Due Ruote Motrici dopo un lungo duello con la gemella francese di Nicolò Marchioro e Marco Marchetti, rallentati nel secondo giro di prove da una vettura che li precedeva. Anche nel caso delle Coppe di categoria i verdetti definitivi sono comunque rimandati a Monza.
CLASSIFICA FINALE RALLY DELLE MARCHE: 1. ANDREUCCI-BRIANI (Skoda Fabia R5 Rally2) in 40’33.3; 2. CIUFFI-CIGNI (Skoda Fabia R5 Evo) a 8.0; 3. DALMAZZINI-ALBERTINI (Hyundai I20 Ng Rally2) a 51.6; 4. GROSSI-CARDINALI (Skoda Fabia R5 Evo) a 59.4; 5. OLDRATI-DE GUIO (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’10.4; 6. DATI-FENOLI (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’21.9; 7. RICCI-BIORDI (Skoda Fabia R5 Evo) a 1’24.9; 8. VAGNINI-MUSIARI (Skoda Fabia) a 1’46.6; 9. SQUARCIALUPI-SQUARCIALUPI (Hyundai I20) a 2’06.3; 10. TRAVAGLIA-LAMANDA (Ford Fiesta) a 2’15.4;
CLASSIFICA CIRT: 1. Andreucci 72pt; 2. Gryazin 52,5pt; 3. Ciuffi 37pt; 4. Oldrati 33pt; 5. A. Pucci Grossi 21,5pt; 6. Dati 16pt; 7. Vagnini 14,5pt; 8. Battistolli 15pt; 9. Panzani 13pt; 10. Costenaro, Dettori 12pt;
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