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Sembrava quasi non volesse vincerlo. Giandomenico Basso si è presentato al via del 70° Rallye Sanremo con obiettivi specifici che riguardavano innanzitutto lo sviluppo della nuova Škoda Fabia RS, arrivata da alcuni mesi nelle officine della Delta Racing, essere veloce nelle tortuose prove speciali della gara del Ponente, e quindi fare un buon risultato. Meglio di così il pilota di Cavaso del Tomba non poteva fare, visto che per la quarta volta ha vinto il Sanremo (dopo i successi del 2008, 2011 e 2012) questa volta affiancato da Lorenzo Granai. A fine gara la vittoria di Basso-Granai sembra facile, visto il distacco di 57”2 sui secondi classificati Avbelj-Andrejka, ma così non è stato.
Innanzitutto perché vincere non è mai facile; inoltre perché per oltre metà gara Basso è stato in lotta con Fabio Andolfi-Nicolò Gonella, vincitori della scorsa edizione, che si sono presentati imponendosi subito nella Power Stage di venerdì sera, e poi lottando porta a porta con il pilota veneto. Andolfi è stato un avversario tosto, che ha raddoppiato i successi in speciale, imponendosi nuovamente nella speciale di Coldirodi-1 che chiudeva il quartetto di speciali del mattino; prima di doversi fermare dopo la prova del Langan dove ha toccato perdendo 40”. A quel punto il vero avversario di Basso è stata la “paura” di sbagliare. “In queste condizioni è facile perdere la concentrazione” commentava Basso a quattro prove dalla fine. “Avrei preferito avere ancora Andolfi in gara e dover lottare con lui. Sarebbe stato più facile”.
Seconda piazza per lo sloveno con licenza italiana di Bostian Avbelj, affiancato dal connazionale Damijan Andrejka su Škoda Fabia evo curata da Munaretto, autore di una gara molto concreta che lo ha portato a conquistare il titolo Promozione. Obiettivo raggiunto dal portacolori de “La Superba” che era in lotta con Luca Bottarelli con Marco Pollicino al quaderno delle note, che dopo aver siglato l’ottavo tempo nella prova televisiva di venerdì, pagando 3” ad Avbelj, ha toccato nella prima di sabato mattina, dovendosi ritirare. Da quel momento Avbelj ha pensato unicamente a raggiungere con buon ritmo il traguardo di Corso Imperatrice a Sanremo, risultato pienamente ottenuto con un secondo posto da incorniciare per l’equipaggio sloveno, che si è anche imposto nelle speciali di Semoigo-2, Bignone-3 e Coldirodi-3, le ultime prove della gara, quando Basso ha alzato il piede dall’acceleratore.
La grande battaglia fra il veneto Nicola Sartor, con Lorenzo Matteucci alle note e i locali Sandro Sottile-Marco Mari si è conclusa a favore del primo per soli 22”1 dopo un duello durato dieci delle tredici prove in programma, fino al Langan-3, quando Sottile ha svirgolato un paio di volte, preferendo per le prove successive giungere a più miti consigli e accontentarsi della quarta piazza. Sottile ha preceduto Ivan Ferrarotti-Massimo Bizzocchi protagonisti di una gara molto regolare e senza sbavature e un felicissimo Albert von Thurn und Taxis, con Jara Hain al quaderno delle note che ha spiegato come essere al via del Rallye Sanremo era il sogno che inseguiva da anni, ed essere fra i primi sei lo rende ancora più bello.
La gara valevole per il Campionato Italiano Assoluto Rally-Junior è stata particolarmente avvincente con il successo di Marco Zanin-Massimo Moriconi, capaci di ribaltare a loro favore la classifica che li vedeva al terzo posto di categoria prima dell’ultima speciale staccati di 5”1 da Igor Iani-Manuel Fenoli, che alla fine chiudono a 2”4 dal vincitore e precedono Matteo Doretto-Andrea Budoia che avevano tenuto la testa della classifica nella fase centrale della gara.
Nel trofeo GR Yaris Rally Cup, successo di Fabrizio Andolfi Jr, con Stefano Savoia, decimo assoluto, che con questo risultato rende meno amaro il ritiro del fratello Fabio, prendendo il comando sull’undicesima prova speciale, quando il leader del Trofeo nipponico, Thomas Paperini ha avuto un problema tecnico. Andolfi ha preceduto sul traguardo si Sanremo Salvatore Lo Cascio-Gianfranco Rappa di 8”4.
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