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Siamo nel bel mezzo del WRC con l’appuntamento d’Est Europa, in cui le veloci strade la fanno da padrone. Il Rally d’Estonia, come abbiamo visto ha troncato subito le ali al favorito padrone di casa; Ott Tanak è partito già con cinque minuti di penalità, per aver sostituito il motore della sua Puma. Una partenza non proprio ottimale, considerando anche gli innumerevoli problemi dopo l’ottimo exploit in Svezia. Ford-Tanak è un rapporto di amore e odio. Avremo degli sviluppi? Solo il tempo potrà dircelo.
Nella concorrenza, vediamo assente Sebastièn Ogier, ma Toyota e Hyundai sempre ben presenti.
KALLE VA…E VA…E VA…
Siamo onesti. Non c’è molto da dire se non: Kalle va. Eh si, perchè il giovane finlandese con Ott Tanak fuori dai giochi sta amministrando a dovere – anche a suo modo – questo Rally d’Estonia. Vince tutte le prove speciali di mattinata, aumentando così il proprio gap su Thierry Neuville fino a 20″. Quest’ultimo, ha qualche problema con l’approccio sulle veloci e scivolose strade mentre Esapekka Lappi cerca di sopravanzare. Il finlandese riesce a portarsi alla fine della mattinata dietro Thierry Neuville per 6,7″.
“Siamo stati cauti sui salti e cerchiamo di avere una guida pulita. Tutto sommato è ok.”
Elfyn Evans sembra soddisfatto di come stiano andando le cose; al momento si trova al quarto posto generale, con uno svantaggio di soli 1,9″ da Esapekka Lappi. Ott Tanak guarda tutti dall’ottavo posto, con oltre tre minuti e mezzo da Takamoto Katsuta; a meno di errori degli avverarsi, sembra che la posizione dell’autoctono pilota Ford sia consolidata. Pierre-Louis Loubet prosegue la sua gara dal sesto posto, sebbene penalizzato di 5″ per una sovrapotenza nel sistema ibrido. Il francese è preceduto dalla Hyundai i20 di Teemu Suninen, il quale per l’occasione si è dato il cambio con Dani Sordo.
WRC 2
Nella categoria minore è battaglia a due. Andreas Mikkelsen è al comando, avendo però dietro di se Sami Pajari per 19″. Emil Lindholm è troppo attardato, con oltre un minuto di divario. Come avete visto Oliver Solberg ha dovuto abbandonare la corsa; un peccato per il figlio d’arte che deve abbandonare la prima posizione.
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