ABU DHABI – Dopo poco più di un mese di stop dopo la Dakar, il Mondiale Rally Raid ha riacceso i motori per l’Abu Dhabi Desert Challenge, una delle gare più tecniche e difficili dell’intero calendario. Sei giorni di gara duri ed intensi fra le dune altissime e da brividi nel deserto di Liwa. Fa rumore l’assenza di Audi che doveva essere della gara ma ha optato per un forfait. Presente invece Ekstrom, pilota si di Audi ma al via (che strano) su Can-Am di classe T3.
Pronti via, subito doppio KO per il team Prodrive. Guerlain Chicherit accusa un malessere che lo costringe ad alzare bandiera bianca a fine 1^ tappa. Il francese non ha ancora recuperato dal forte colpo subito nella Dakar e si sottoporrà ad ulteriori accertamenti. Il disastro è grande con lo stop di Loeb dopo appena 30km di gara a causa di un problema tecnico al Prodrive Hunter della scuderia BRX. Il team è costretto a cambiare il propulsore del mezzo 4×4 e Loeb nonostante la penalità per il ritiro riparte per attaccare la 2^ tappa.
Ma la 2^ tappa del rally la vince invece l’acerrimo rivale di Loeb, il campione in carica della Dakar Nasser Al-Attiyah, oltretutto anche Campione del Mondo Rally Raid in carica. Tutto sembra far pensare all’ennesimo successo del qatariota che ha già vinto 3 volte ad Abu Dhabi. Ma nella prova successiva Nasser sbaglia e cappotta dopo una duna, danneggiando irreparabilmente il suo Toyota Hilux. E’ game over! Capita anche ai migliori di sbagliare…
Colpo di scena: sono fuori i due favoriti della corsa. E allora ad approfittarne è il saudita Yazeed Al-Rajhi che non se lo fa ripetere due volte! Forte anche del bravissimo navigatore Gottschalk alla sua destra per l’occasione, Al-Rajhi sfrutta alla grande la potenza e l’affidabilità del V6 turbo sotto il cofano del suo Toyota e doma le dune di Liwa. Vittoria e rivincita dopo il KO nell’ultima Dakar!
Sul podio festeggiano anche Martin Prokop sul suo privatissimo Ford Raptor T1+ e l’eccezionale Seth Quintero su Can-Am di gruppo T3 che incredibilmente fa meglio degli altri piloti alla guida dei più potenti mezzi di classe T1+. Alle loro spalle Yacopini (Toyota) e Halpern (Mini) che chiudono la top5. Un po’ sottotono Al-Qassimi che debuttava sul nuovo Mini JCW T1+ ma non è andato oltre il 6° posto, lui che in passato è stato vincitore di questo rally raid con Peugeot nell’edizione 2017.
La gara di Ekstrom in T3 è abbastanza travagliata. Prima finisce a secco di benzina nella 1^ tappa, poi vince la seconda e rompe il motore sulla terza e infine vince la tappa 4. Up&down ma il fuoriclasse svedese dimostra comunque di essere sul pezzo e fa esperienza guidando sulle tecniche dune del rally.
LA LOTTA MONDIALE – Dopo Abu Dhabi, Loeb consolida ed estende la propria leadership nel Mondiale Raid. L’alsaziano non ha vinto nella Dakar e si è ritirato in questa gara ma può contare sui punti preziosissimi delle tappe vinte. Ed ecco che Seb si ritrova in testa a quota 101 punti, +16 da Nasser Al-Attiyah che ora deve inseguire. Dietro di loro risalgono la classifica Martin Prokop (64pt.) e Al-Rajhi (63pt.) che ora sono più minacciosi vista la loro costanza. Nel gruppo T3 Seth Quintero balza al comando superando il compagno di squadra Jones. In T4 Baciuska prende il largo. Tra gli SSV è quindi ancora tutto in mano al marchio Can-Am.
Il Mondiale adesso “esplorerà” l’America. La prossima tappa è il Sonora Rally in Messico che si disputerà a fine aprile.