photo by dakar.com

Tra correre e scappare siamo quasi giunti alla fine. Eppure i giochi sono ancora apertissimi e il “vero” della gara deve ancora arrivare. La tappa di oggi è stata complessa, definita “una delle più difficili” dall’organizzazione. Navigazione dunque importantissima ma anche la concentrazione doveva essere ai massimi livelli, per non incappare in errori grossolani che potevano compromettere definitivamente la gara.
Come abbiamo visto tra le auto, anche nelle moto i colpi di scena non si sono fatti attendere; tuttavia le sorti sono tutt’altro che scritte. La classifica è ancora incerta con distacchi ridotti tra tutti e dieci i primi posti.

SVARNA IS BACK!

Eh si. La casa di fondazione svedese sta portando avanti una Dakar 2023 davvero ottima. Più di tutti forse Luciano Benavides. Il giovane pilota del team Factory ha iniziato a scrutare nelle prime tappe, per studiare le movenze degli altri piloti e dello sviluppo intrinseco della gara in sè. La tappa di oggi l’ha visto protagonista con un sorpasso ai danni degli astri KTM nella seconda metà di speciale. L’argentino perciò si aggiudica la giornata con un margine di 1’02” su Toby Price. A completare il podio il compagno di squadra di Luciano, Skyler Howes per 2’57”.

HONDA E’ IN DIFFICOLTA’?

Pare proprio di si e la tappa odierna non ha aiutato. Già nelle fasi inziali il colosso giapponese ha perso Joan Barreda per un brutto incidente dove è stato avio trasportato in ospedale; successivamente Adrien Van Beveren carambola, fortunatamente senza gravi danni. E’ rimasto “intatto” Josè Cornejo che è solo 6° per 6’11”. Adrien Van Beveren è invece 14° mentre Pablo Quintanilla ha un gap ancora più ampio di 18′. A questo punto della gara e nelle condizioni in cui versa la generale, è tempo prezioso. Non solo Honda ha fatto la frittata oggi: Mason Klein perde parecchio tempo, ritrovandosi nelle retrovie a pagare un’enormità di minuti. All’arrivo di tappa è solo 22°.

GIRA GIRA LA GENERALE

Skyler Howes è ancora al comando. Si, ma solo per 3″. Toby Price infatti sente nel naso l’odore del quattro tempi DOHC dell’avversario (e mezzo collega ndr) dalla seconda posizione. Attenzione comunque a Kevin Benavides che in tutto questo è terzo con un quarto d’ora di svantaggio. Le Honda di Adrien Van Beveren e Pablo Quintanilla perdono terreno ma rimangono comunque nell’ordine di 20′ di svantaggio, grazie anche alla retrocessione di Mason Klein, il quale si assesta al 6° posto. Luciano Benaides invece è 7° con 21′ di distacco; può l’argentino salire ancora?

 

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