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La promessa che questa Dakar 2023 sarebbe stata epica è stata mantenuta. Forse gli aspetti che rimarranno impressi saranno quelli negativi più che quelli positivi, ma ci piace vedere sempre il lato buono delle cose. Siamo a circa un quarto di gara e gli animi si sono già scaldati così come la competizione è sempre sul filo del rasoio. Le intemperie che infervorano sulla regione hanno dato tregua in questi giorni, ma hanno creato danni ingenti. Tanti fino ad ora gli infortunati in moto e le auto distrutte costrette al ritiro; segno che la Dakar non è un gioco. Purtroppo dobbiamo assistere anche a polemiche sterili, forse anche di una lontana natura politica, che fanno marcire lentamente la genuinità della competizione in sè. Note testate giornalistiche stanno condannando al momento la scelta dei tempi bonus; scelta azzeccata o meno questo è. Nessuno è perfetto, tentare è il modo migliore per svilupparsi. Detto questo, anticipiamo che la tappa di domani sarà accorciata di 100km mentre sabato verrà disputato il percorso dell’ottava tappa. Ciò è stato deciso dall’organizzazione a causa sempre del maltempo.
Oggi speciale da 325km di tutta sabbia, con erba cammello e dune soffici per far affondare le ruote. Gas aperto e tante marce una dopo l’altra.
HONDA CONTINUA CON IL SUO PIANO
Anche oggi vediamo protagonista il produttore giapponese di moto. Honda sta amministrando la gara in maniera impeccabile, grazie anche al lavoro della line-up di piloti scelti. Adrien Van Beveren ha ripagato la fiducia concessagli dal marchio di Tokyo, riuscendo a lottare nelle posizioni di testa per tutta la tappa, con un Mason Klein agguerrito e un Toby Price ritrovato. La tappa si conclude con il francese al vertice, seguito da Jose “Nacho” Cornejo per soli 13″.
“Dicevo a me stesso: spingi, spingi, spingi fino alla fine.” Racconta Nacho. “Ho spinto da solo e nonostante avessi altri piloti davanti a me ho preferito navigare per mio conto. Sono contento della tappa di oggi.”
Non si può dire dello stesso però di Joan Barreda. Dopo aver aperto la strada questa mattina, il pilota spagnolo cade. Aiutato dai piloti in arrivo riesce a rimettersi in sella ma non è riuscito a recuperare il tempo perso.
KTM CI PROVA. MA E’ DIFFICILE.
Il migliore di oggi è Toby Price. Soli 3′ dalla vetta dagli acervi nemici Hondisti. Anche Mason Klein ci ha provato, ma deve accontentarsi di un 4° posto e altri 5′ di ritardo, che vanno a sommarsi a quelli di ieri. Kevin Benavides è in stallo: oggi ottavo e un ritardo piuttosto importante su una speciale così corta. L’argentino, partito bene nelle fasi iniziali, ha iniziato una flebile e lenta discesa dove sembra non riesca a riprendersi. Matthias Walkner è il giustificato. Con un polso fortemente dolorante, l’austriaco sta dando l’impossibile e oggi è sesto con 7’30” di svantaggio. Dalla “dark side of the moon” anche Daniel Sanders è in difficoltà; l’ex leader della generale su GasGas oggi ha avuto parecchi problemi. Prima una scivolata e poi una lettura sbagliata hanno fatto si che il centauro australiano pagasse ben 26′ al timbro d’uscita.
LA GENERALE SI SCOMBUSSOLA NUOVAMENTE
La classifica generale è ancora soggetta a diversi cambiamenti. Quello più importante il capolista: Skyler Howes prende le redini della classifica sebbene con soli 2’07” di vantaggio su Toby Price. Tra correre e scappare, Kevin Benavides è ancora terzo seguito da Mason Klein che approfitta della retrocessione di Joan Barreda il quale si stabilisce in sesta piazza. Adrien Van Beveren con la prestazione odierna riesce a infilarsi nella Top-5.
La tappa di domani sarà velocissima con piste aperte e dune nella tre quarti. Speciale originariamente di 358km, ridotta di cento come anticipato all’inizio dell’articolo.
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