Quarta vera tappa e avanti tutta. Dopo le disavventure di ieri, causate dal maltempo, oggi si riparte con 425km di speciale da percorrere in un anello che si chiude su Ha’Il. La località saudita è famosa anche per ospitare l’omonimo Baja, ma ieri ha fatto da epicentro anche per uno dei bivacchi più bagnati mai visti. A parte gli scherzi, le piogge hanno messo in difficoltà l’organizzazione, la quale ha forse tergiversato un po’ troppo sull’annullamento della tappa. Moto e auto inghiottite da fiumi di fango, mischiati a cadute e cappottamenti di vario genere. C’è chi è arrivato addirittura a tarda sera.
La tappa di oggi è stata caratterizzata sempre da tanta sabbia con una sezione centrale di pietre. La parola d’ordine è stata: navigazione. Ha giocato un ruolo fondamentale e scopriamo insieme chi l’ha spuntata.
HRC ARRIVA DI…(H)ONDA
Senza farlo apposta li abbiamo chiamati e sono arrivati. Lo squadrone HRC che era latente da giorni nelle posizioni di retrovia si è svegliato. Il protagonista però è stato Joan Barreda che ha amministrato eccezionalmente questa difficoltosa speciale. Il centauro JB Monster Energy Team è partito analizzando la situazione e attaccando nel momento opportuno. Mason Klein è partito forte, tenendo fede alle dichiarazioni di ieri: “Vado controcorrente lo so. Ma io mi trovo bene ad aprire la strada.”
Anche oggi ha fatto lo stesso, portandosi sin dalle prime battute di tappa davanti a tutti con un margine comunque esiguo di 1′. Grazie a ciò si è potuto permettere oltre 2′ bonus che non gli sono bastati per riuscire ad imprimersi. Infatti il giovane pilota BAS KTM Team si è dovuto fermare al chilometro 380 per un problema al sistema di alimentazione. Il tempo totale perduto di 10′ – precipitando così all’undicesimo posto – ha dato la possibilità a Joan Barreda di vincere la tappa e soprattutto ha lasciato spazio di manovra ai “colleghi” Pablo Quintanilla e Adrien Van Beveren. Quest’ultimo è stato beffato sul finale da Toby Price per 13″ mentre Skyler Howes scala la classifica fino al terzo posto, rinvigorito da 3’35” bonus.
HERO. UN SOGNO INFRANTO.
E’ proprio vero che la sfortuna ci vede benissimo. Ross Branch cade pesantemente, così come Joaquim Rodrigues. Entrambi sono stati portati in ospedale ma non hanno avuto conseguenze gravi. Beffa anche per Sebastian Bhuler: il tedesco è rimasto senza benzina ed ha dovuto attendere il camion assistenza. In un solo colpo, tre Hero fuori su quattro; rimane per cui solo Franco Caimi a fare le veci del team. Ottimo risultato oggi invece per Lorenzo Santolino che porta la Sherco in top-10, con uno svantaggio di 10’26”. Daniel Sanders invece sottotono; ottavo di tappa e con 2′ di penalità sulla groppa.
IN RALLY 2 AVANTI ANCORA L’ITALIA
Paolo Lucci martella ancora. Il pilota della penisola mediterranea oggi è secondo con 2’52” di svantaggio da Romain Dumontier. Camille Chapelier sbaglia strada e si ritrova con 20′ di ritardo, così come Michael Docherty. Il sudafricano, dopo la caduta, non riesce a ritrovare il ritmo giusto e sta accusando, scendendo pesantemente in classifica. Classifica che è ancora a vantaggio di Paolo Lucci, con un margine di 10′ su Romain Dumontier e oltre 40′ su Julien Jagu terzo.
IN GENERALE ANCORA GASGAS DAVANTI, MA PER QUANTO?
Daniel Sanders è ancora il comandante della classifica generale, ma dopo la prestazione di oggi deve cedere del tempo prezioso. Parliamo di un distacco marginale di 3’33” su Skyler Howes che guadagna una posizione, in quanto Mason Klein scende dal podio per stabilirsi al 6° posto con uno svantaggio accumulato di 10′. Tutto da rifare per lui. Kevin Benavides mantiene il terzo gradino del podio, ma alle sue spalle sopravanza Joan Barreda per 25″.
Domani secondo loop ad Ha’Il per 373km. Da non sottovalutare il chilometraggio: domani solo sabbia, soffice e “camel-grass” ovunque. Ci saranno colpi di scena?