Foto: Flavien Duhamel / Red Bull Content Pool

Questa è la Dakar! Difficile, anzi difficilissima, dura e impronosticabile. E non fa sconti a nessuno. Certe volte non basta nemmeno l’esperienza sommata di 17 Dakar vinte in due… Stephane Peterhansel e Carlos Sainz volano da una duna e atterrano male. Sainz distrugge l’anteriore della sua Audi RS Q e-tron E2 e si ritira, Peterhansel non danneggia troppo la vettura ma non esce indenne e il suo navigatore Boulanger è portato via in elicottero per i forti dolori alla schiena. Per fortuna se la caverà ma la Dakar per questi equipaggi è finita.

L’edizione 2023 sembra davvero la più tosta vista sin qui dal 2009 ad oggi. Se già le tappe di quest’anno sembrano molto più impegnative e difficili per i mezzi, a mettere nei guai tutta la carovana è anche il maltempo che si sta riversando in Arabia Saudita. La tappa 6 di ieri era stata addirittura accorciata dalla direzione gara per le intemperie cadute in questi giorni. Sembrava potesse essere tutto più semplice e invece la prova che portava ad Al-Duwadimi è stata un massacro!

AL-ATTIYAH CONTRO… SE STESSO! 

Il campione in carica ha vinto la terza tappa di questa edizione 2023, la seconda consecutiva. Il qatariota è più in forma che mai, e anche nella tappa 6 lo ha dimostrato sfruttando tutta la potenza del favoloso V6 turbo del suo Toyota Hilux T1+ sulla prova molto veloce di 355km cronometrati, per imprimere un passo irraggiungibile per tutti. Al-Attiyah e Baumel sono riusciti a dominare le pericolose dune del percorso che hanno messo in crisi parecchi avversari. Nel finale però anche qualche brivido… Nasser ha dovuto tenere il sangue freddo e combattere con il suo Hilux, diventato nel frattempo complicato da controllare a causa di un guasto all’idroguida. Tuttavia Al-Attiyah è riuscito a stringere i denti negli ultimi 40km e ha poi completato il trasferimento finale. E i diretti avversari nel frattempo si sono dissolti nel nulla…

“E’ la situazione ideale per noi, ora possiamo pensare di vincere! Ci sono tre Toyota davanti e credo che ci aiuteremo molto per portare a casa un risultato storico per il team” 

 

AUDI KO, PURE AL RAJHI CROLLA

Doppio crash in casa Audi… le conseguenze sono devastanti. Per fortuna i piloti se la sono cavata tutto sommato. Ma riavvolgiamo il nastro: Peterhansel sorpassa Sainz partito prima di lui. I due piloti Audi decidono di viaggiare insieme e si gettano all’inseguimento di Al-Attiyah che è poco più avanti. La tappa 6 è più veloce rispetto alle precedenti. Insomma la classica prova un po’ “old style” alla Dakar dove si viaggia in maniera più aggressiva col pedale dell’acceleratore. Dopo circa 216km, dopo un tratto molto rapido Peterhansel evidentemente non rallenta abbastanza, vola e atterra violentemente. Sainz che lo segue, forse tratto in inganno, spicca il volo ma atterra male e distrugge la RS Q e-tron.

Peterhansel non ricorda nulla dell’incidente, perdendo subito conoscenza dopo il violento botto. Il suo navigatore Boulanger spegne il veicolo ed esce fuori forse per constatare i danni. Ma si accorge che qualcosa non va e si stende per terra accusando un forte dolore alla schiena. Arrivano i soccorsi e il francese viene tirato fuori dalla prova mentre Peterhansel stordito non può che accettare quanto successo. E’ la Dakar…

Nel frattempo Sainz e Lucas Cruz stanno “benone” ma non possono proseguire per i troppi danni riportati dalla vettura. Sono costretti ad aspettare il camion assistenza ma il tempo scorre e non fanno in tempo ad arrivare al traguardo. E’ game over! Tuttavia, se vorranno potranno ripartire ma con fortissima penalità.

Tra le vittime della Dakar 2023 c’è anche il pilota di casa Yazeed Al Rajhi. Il pilota saudita si blocca su una duna dopo circa 220km con il suo Toyota Hilux che accusa un problema meccanico dopo un forte impatto a causa di un violento atterraggio. Il pilota del team Toyota viene aiutato dal compagno di squadra Lategan che gli presta un pezzo di ricambio e permette ad Al Rajhi di completare la tappa con circa 5 ore di ritardo.

 

Ekstrom guida tra le dune l’unica Audi superstite (DPPI / Red Bull Content Pool)

 

LOEB RECUPERA, DAVANTI TANTE INEDITE

Se per molti la tappa 6 è sembrata un ostacolo insormontabile, per altri invece è stata motivo di gioia. Per Loeb non è filato tutto liscio: un errore di navigazione ha fatto perdere parecchi minuti all’alsaziano togliendogli la possibilità di portarsi a casa un’altra preziosa vittoria. Tuttavia è buono il 2° crono stampato dall’unico pilota Prodrive rimasto in contesa per una posizione di vertice. Loeb è stato capace di recuperare altre posizioni risalendo fino ad un clamoroso 6° posto assoluto, molto vicino al rivale Audi Ekstrom!

Henk Lategan si è confermato in palla! Il sudafricano di casa Toyota sta guidando in maniera saggia, spingendo bene ma senza strafare… per ora! I risultati lo premiano e lo vedono alle spalle di Al-Attiyah in classifica ma staccato di 1 ora e 6 minuti.

Alle sue spalle è clamoroso il piazzamento di Lucas Moraes. Il giovane e promettente brasiliano è al debutto assoluto nella Dakar e si ritrova 3° assoluto! Anche lui al volante di un Hilux T1+ come gli ufficiali, Moraes può contare anche sull’esperienza del navigatore che vinse la Dakar con Al-Attiyah nel 2011: Timo Gottschalk sta facendo un gran bel lavoro alle note e i risultati si vedono!

Nel disastro Audi si “salva” solo Mattias Ekstrom! Lo svedese ieri ha fatto 6° pagando ancora la sua relativa inesperienza alla Dakar. Per ora si sta difendendo bene e ha certamente mostrato bei progressi rispetto all’anno scorso. Audi ora punta tutto su di lui per ottenere un risultato decente e per salvare la faccia. Il podio è ancora assolutamente alla portata! Alle sue spalle però c’è Loeb e di sicuro Ekstrom non può ritenersi al sicuro!

CLASSIFICA DAKAR DOPO TAPPA 6:

1. AL-ATTIYAH/BAUMEL (TOYOTA)
2. LATEGAN/CUMMINGS (TOYOTA) +1:06:50
3. MORAES/GOTTSCHALK (TOYOTA) +1:13:19
4. DE VILLIERS/MURPHY (TOYOTA) +1:44:38
5. EKSTROM/BERGKVIST (AUDI) +1:46:55
6. LOEB/LURQUIN (PRODRIVE) +1:57:10
7. DUMAS/DELFINO (TOYOTA) +2:13:07
8. PROKOP/CHYTKA (FORD) +2:13:30
9. BARAGWANATH/CREMER (BUGGY CENTURY) +2:20:33
10. HAN/LI (BUGGY SMG) +2:49:27

 

LE ALTRE CATEGORIE

E’ ancora tutta aperta la lotta negli SSV!

Si conferma il belga De Mevius tra i prototipi leggeri che vince la tappa 6 con il suo velocissimo Overdrive OT3! E’ sin qui una gran Dakar quella che sta correndo De Mevius che pian piano sta trovando la sua dimensione dopo il passaggio dai rally ai raid. Un altro minuto pieno guadagnato sul rivale di casa Can-Am, Austin Jones che nel frattempo continua il suo inseguimento e tiene il mirino puntato. Resta più staccato al 3° posto della generale il giovanissimo Quintero mentre il campione Chaleco Lopez ha scavalcato Cristina Gutierrez per il 4° posto assoluto.

Tra gli SSV stock il polacco Marek Goczal ha vinto la prova 6 e prova a rifarsi sotto. Tuttavia è ancora il brasiliano Rodrigo Luppi che controlla la generale sul suo Can-Am di gruppo T4.

Lotta molto interessante anche tra i Camion. La tappa 6 si è rivelata più dura del previsto per il capo classifica Ales Loprais (camion Praga) che quasi rischiava di perdere la leadership.

Per Loprais un distacco pesante di ben 26 minuti sul vincitore di tappa, il giovane talento Van den Brink che ha trovato il successo sull’Iveco del team De Rooy. Il team olandese sorride perché il papà del giovane Mitchel, Martin Van den Brink, ora è 2° assoluto e si è avvicinato pericolosamente a Loprais: i due sono separati da soli 23 secondi! Battaglia serrata!

Bel passo avanti anche per l’Iveco di Van Kasteren che ha guadagnato parecchi minuti e si porta a soli 26 minuti da Loprais. Anche Macik si avvicina con un ritardo di 30′ dalla vetta mentre scivola più dietro il marchio Tatra con Jaroslav Valtr che tiene saldo il 5° posto ma a quasi 2 ore di distacco!

Buone notizie per l’Italia: Claudio Bellina infatti ha fatto una buona tappa riprendendosi l’11^ posizione assoluta ai danni di Vratny che è scalato dietro sul Tatra. Ottima la corsa per l’equipaggio dell’Iveco del team Italtrans che può ancora sperare in una top10.

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