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Nella classica del rallysmo in Triveneto il pilota di Padova rompe il ghiaccio, chiudendo soddisfatto la sua prima presa di contatto con la Skoda Fabia Rally 2 Evo.
Rubano (PD), 21 Novembre 2022 – Quale migliore occasione per dare il via ad una nuova sfida se non confrontarsi in una classe da quasi trenta partenti al via, tra i quali spiccavano ex campioni tricolori, giovani leve del rallysmo oltre confine ed una lunga schiera di vecchie volpi.
Questa, in sintesi, la due giorni di Francesco Turatello alla trentunesima edizione del Rally Città di Schio, evento andato in scena lo scorso fine settimana con un parco partenti da record.
Il pilota di Padova, iscritto dalla scuderia Vimotorsport ma sostenuto anche da Club 91 Squadra Corse, si presentava ai nastri di partenza con una Skoda Fabia Rally 2 Evo, vettura di riferimento per la categoria regina, ed affiancato, alla sua destra, dall’esperto Roberto Mometti.
Un avvio non certo semplice, quello sull’esemplare messo a disposizione da Delta Rally, con un una toccata avvenuta già sulla prima prova speciale del Sabato, quella di “Santa Caterina”.
“La situazione si è presentata abbastanza critica” – racconta Turatello – “perchè, nonostante il meteo sia stato clemente, le basse temperature e l’asfalto, spesso viscido, hanno reso le speciali davvero insidiose, soprattutto quella di Santa Caterina. Dopo un buon shakedown, al Venerdì, siamo partiti con una gomma probabilmente troppo dura ed all’ultimo chilometro, nel sottobosco, su una sinistra quattro abbiamo toccato con il posteriore, piegando un braccio. Siamo usciti dalla prova, abbiamo riparato il danno, ed abbiamo continuato ma con prudenza.”
Presentatosi al primo controllo stop con il cinquantottesimo parziale nella generale il patavino chiudeva il giro in progressione ma senza strafare, in conserva dopo l’episodio di apertura.
Al termine del giro di apertura la classifica lo vedeva in pieno recupero, risalito già al venticinquesimo assoluto, ventesimo di gruppo RC2N e diciannovesimo di classe R5 – Rally 2.
L’inizio del passaggio pomeridiano confermava l’aumento di feeling con la nuova compagna di avventura, sedicesimo sulla fotocellula di fine prova a “Santa Caterina” ed a “Pedescala”.
Un bottino che consentiva a Turatello di rimontare qualche altra posizione, fino al ventiduesimo nella generale, prima di avviarsi verso le battute conclusive della classica vicentina.
Consapevole di non poter migliorare ulteriormente la propria situazione il pilota della vettura della casa ceca gestiva in scioltezza gli ultimi chilometri, in particolar modo quelli in notturna.
La casella assoluta numero ventitré, la diciannove in gruppo RC2N e la diciotto in classe R5 – Rally 2, in una vera e propria gabbia di leoni, vengono accolte con una soddisfazione a metà.
“Dopo la prima assistenza” – aggiunge Turatello – “abbiamo segnato un paio di tempi che si sono dimostrati ottimi per noi, calcolando che eravamo all’esordio e vedendo il parco partenti, mentre sulle ultime due non abbiamo voluto forzare più del dovuto, evitando inutili rischi. L’esperienza di un navigatore professionista, come Roberto, si è fatta sentire e mi è stata molto utile per capire questa vettura. Grazie alla Delta Rally, un mezzo impeccabile il loro. È stata una gara conoscitiva, non avevamo ambizioni particolari prima del via. L’ambiente mi è piaciuto particolarmente e, anche se la gara non è stata facile, possiamo dire di essere contenti di noi.”
Ufficio Stampa: Fabrizio Handel
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