Il Rally del Portogallo 2022 si apre con l’aperitivo del giovedì sera nella città universitaria di Coimbra, con una breve superspeciale cittadina dove Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe fanno segnare il miglior tempo a bordo della Hyundai I20 Rally1.
Il pilota belga, quarto nello shakedown di questa mattina, è il più rapido tra le rotonde e le chicane artificiali, precedendo di sei decimi il compagno di squadra Ott Tanak e la prima delle cinque Ford Puma Rally1 iscritte all’evento portoghese: quella di Craig Breen, terzo assoluto a 1,4″ dal portacolori Hyundai.
Al quarto posto ecco la seconda Ford di Gus Greensmith, seguito dalla Toyota Yaris del rientrante Sebastien Ogier, cinque volte vincitore in Portogallo, che riprende il volante della vettura giappo-finlandese dopo la bellissima lotta che lo ha visto protagonista (sconfitto) nel round inaugurale di Monte-Carlo contro Sebastien Loeb, anch’esso ai nastri di partenza e titolare dell’ottava migliore prestazione questa sera.
Sesto tempo per il leader della classifica generale Kalle Rovanpera. Weekend importante per il finnico figlio d’arte, che dovrà misurare le sue ambizioni di vittoria mondiale contro gli avversari di sempre, ai quali si aggiungono i due marziani dominatori (quasi) incontrastati dal 2003 ai giorni nostri.
Takamoto Katsuta chiude settimo, un decimo dietro al #69 compagno di squadra, mentre il più veloce dello shakedown di stamattina, Elfyn Evans, è nono assoluto, chiamato ad una prestazione di grande livello qui in Portogallo per cancellare una prima parte di stagione decisamente al di sotto delle aspettative per il gallese.
Decimo è Adrien Fourmaux, a cui M-Sport chiede semplicemente di completare la gara, per ritrovare fiducia nei propri mezzi e riacquistare fiducia in seno al team, decisamente poco contento delle tante uscite di strada del francese nel corso dei primi tre appuntamenti iridati.
La giornata di domani prevede la disputa di otto speciali, senza parco assistenza di metà giornata, per un totale di circa 122 Km. contro il tempo. A Rovanpera l’onore e onere di aprire la strada, con la speranza (degli altri) di un suo passo falso che tenga estremamente vivo il discorso mondiale, ma in cuor suo il Classe 2000 ha ben altri progetti. Alla terra portoghese l’ardua sentenza.