#201 Al-Attiyah/Baumel - Red Bull Foto

Seconda tappa in questo appuntamento con l’Abu Dhabi Desert Challenge. Dopo l’avvio nel fine settimana con il consueto prologo di qualificazione, i piloti hanno iniziato ad affrontare le insidiose dune saudite con dei chilometraggi importanti. Infatti oggi è stata la prima parte della tappa marathon che accompagnerà i piloti anche domani. Marathon significa solo una cosa: niente assistenza. Ciò implica di usare la testa per portare i mezzi fino in fondo senza causare danni. Sono 326 i chilometri che gli equipaggi e i temerari sulle due ruote hanno dovuto affrontare.

Tra le auto è la giornata Toyota. Se ieri abbiamo visto un Stephane Peterhansel in forma, oggi si ribaltano le questioni. E’ anche vero che siamo reduci da un Nasser Al-Attiyah che ha avuto non pochi problemi e un Sebastièn Loeb che ha perso oltre un’ora, lasciando strada spianata a Mr. Dakar. L’obbiettivo a questo punto per il campione uscente dalla Dakar, è accumulare più punti possibili con le vittorie di tappa. Missione compiuta quest’oggi; Al-Attiyah ha letteralmente mantenuto a tavoletta il pedale del gas, considerando che ha dovuto contrastare gli attacchi di Sebastièn Loeb. Quest’ultimo deve accontentarsi del secondo posto, con un distacco totale di 3’50” dal diretto avversario. Buona prestazione oggi per Yazeed Al-Rajhi, che guadagna un pugno di minuti su Stephane Peterhansel, piazzandosi terzo e con 10′ di divario dalla vetta. Il leader provvisorio della generale chiude quarto oggi, seguito dal Ford F-150 di Martin Prokop. Il padrone di casa sta cercando di rifarsi dalle deludenti prestazioni del Baja Northern Forest e del Jordan Baja.

Nelle due ruote, più di un colpo di scena. Docherty, dopo aver primeggiato nella giornata di ieri, cade rovinosamente appena eseguiti 53km. Si è fermato a prestargli soccorso Luciano Benavides. Il pilota ha riportato ferite alle gambe ed è stato portato via in elicottero. Fortunatamente niente di troppo serio per il forte pilota. Sorprende anche Ross Branch che dopo una caduta ieri, oggi si rifà del tutto: vince infatti la tappa al debutto con la Hero. Come sapete si è appena congedato da Yamaha, ma le sue capacità non sono mai state messe in discussione e l’azienda indiana ha preso al volo l’opportunità. I fratelli Benavides hanno corso in tandem, ricoprendo così il secondo e terzo posto di oggi con un margine dal leader di meno di 1′. Fanno capolino le Honda con Brabec al 4° posto e un Sam Sunderland al 9° posto con la GasGas che francamente siamo abituati a vederlo ultimamente nelle posizioni di testa. Che sia una strategia? Come abbiamo visto alla Dakar ha funzionato. Torniamo a parlare anche del rookie, Mason Klein che oggi è 13°. Disfatta nel peggiore dei modi invece per Bradley Cox, figlio d’arte del grande Alfie. Il giovane, dopo 153km, ha subito una grossa caduta ed è stato portato in ospedale per accertamenti. Nella generale quindi prende il comando Kevin Benavides con la sua KTM, seguito da Cornejo Florimo e da Sam Sunderland.

 

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