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Dakar Classic – Il tocco vintage che mancava in Arabia

Foto: A.S.O./Fotop

La Dakar è sinonimo di avventura, e quale categoria migliore per parlarne se non la Classic? Ben 128 vetture al via e 20 camion, l’organizzazione ha dovuto rifiutare addirittura alcune proposte di iscrizione. Numeri davvero importanti per una categoria nata solo un anno fa e che adesso sta riscuotendo grande successo. In gara ci sono dai più svariati mezzi che vanno fino all’annata 2000, alcuni anche inediti ma realizzati secondo le specifiche tecniche dei vecchi tempi.

Le classifiche sono stilate secondo la regolarità ma da quest’anno è importantissima anche la navigazione! In alcune tappe è necessario prendere per bene i way point tracciati sul roadbook altrimenti si rischiano serie penalità, conteggiate in punti, che si valutano in base al controllo tracking e ai km sforati rispetto alla “rotta” tracciata.

Un Mercedes Classe G al comando della Classic (Foto: A.S.O.)

Fin qui la Classic ha disputato 6 tappe proprio come la Dakar normale. Unica eccezione la tappa 2, cancellata per impraticabilità. I più costanti sono stati Jesus Fuster Pliego e Ramirez Moure che comandano la classifica con il Mercedes Classe G-320 preparato dal team Rumbo Zero. Il 4×4 della casa di Stoccarda è datato 1994 ed è stato fornito di un nuovo motore turbodiesel, come nuovo è anche il cambio a 5 rapporti. La vettura sta avendo un discreto successo nel Classic tanto che anche l’altro pilota del team, Antonio Gutierrez, si classifica al 5° posto. Tuttavia il Classe G preparato dagli spagnoli che si trova in testa è seguito ad un solo 1 punto dal Toyota Land Cruiser HDJ80 dei francesi Mogno-Druhlon. Gara apertissima! La coppia Euvrard segue più staccata, ma non troppo, su un “moderno” Mercedes Classe M con una bellissima livrea blu Gauloises. Al 4° posto ancora un altro Toyota Land Cruiser HDJ80 ex Jacky Hickx dell’equipaggio spagnolo Iglesias-Posada. Un dominio tutto Mercedes-Toyota tanto che al 6° posto c’è un altro mezzo della casa di Stoccarda, ma questa volta si tratta del camion guidato da Obiols che sta beneficiando del grande esperto navigatore di regolarità Xavi Ribas.

Camporese-Didonè in azione sulla sabbia (Foto A.S.O. Fotop)

Italia protagonista con diversi equipaggi in gara. I migliori sono Matteo Radicioni e Marco Arnoletti che stanno facendo benissimo (10° assoluti) a bordo del Pajero Evolution preparato dagli esperti dell’ R Team. Bene anche il debuttante Guido Dallarosa, coadiuvato da Luigi Capitani sul Nissan Patrol della Motortecnica, 36° assoluti. Protagonista nella passata edizione Luciano Carcheri, sempre alla guida di un Nissan Patrol con Giulia Maroni, attualmente 46° assoluti e davanti al Mitsubishi L200 di Morganti-Ianni. Il messinese Antonio Ricciari staziona in 50° posizione su un altro Pajero Evolution davanti al veterano delle Dakar, Corrado Pattono, in azione su un Mercedes Unimog! Dietro Pattono-Acerni c’è un altro bestione Mercedes guidato da Andrea Alfano, habitué del Campionato Cross Country Italiano.

La potente Porsche 911 di Agostino Rizzardi, inarrestabile tra le dune (Foto A.S.O. fotop)

Sono partiti con l’intento di stupire tutti con il loro favoloso Mitsubishi T3 Proto: missione compiuta per Stefano Calzi e Umberto Fiori (foto copertina) che hanno rubato la scena del Classic e sono classificati 66°. La più giovane partecipante è Rebecca Busi (85°) navigata da Musi a bordo del mitico Range Rover V8. E’ tornato anche quest’anno Roberto Camporese (123°) col mitico pick up Peugeot 504 con la novità Federico Didonè alle note, il fondatore della Sahara Racing Cup.

Gara ancora lunghissima per le Classic che domani ripartono per affrontare la seconda parte di gara e altre 6 lunghe e insidiose tappe. Ci saranno stravolgimenti nella classifica?