Finalmente si parte! La 44^ edizione della Dakar ha preso ufficialmente il via questa mattina, nel bel mezzo dell’Arabia Saudita. Come sempre Jeddah ha fatto da cornice alla partenza della corsa, con i suoi scenari spettacolari. Come abbiamo visto nei giorni scorsi c’è chi ha dovuto dare forfait ancora prima di toccare il deserto, ma chi è riuscito a passare le verifiche e soprattutto ad essere negativo al tampone del COVID-19 si è cimentato nei primi 19km di qualificazione, sviluppati tra Jeddah e Ha’il. Tutta sabbia, da affrontare full gas…o forse no?
Tra le auto Nasser Al-Attiyah non ha guardato in faccia nessuno e con il gas ben piantato sul suo nuovo Toyota Hilux, ha vinto la primissima tappa – seppur di qualificazione – con 12” di vantaggio su Carlos Sainz. Quest’ultimo che ricordiamo porta in gara la debuttante Audi. A sorpresa al terzo posto il sudafricano Baragwanath con il Century mentre il nove volte campione rally, Sebastièn Loeb, chiude 5° con 37″ di svantaggio dalla vetta mentre il suo compagno di squadra Nani Roma è poco più attardato di 12″. Ma siamo sicuri che partire subito flat-out sia la giusta strategia? L’insegnamento dello scorso anno è stato sicuramente fondamentale; infatti Stèphane Peterhansel ha giocato di strategia, ricoprendo solo il 14° posto. La scelta di Mr. Dakar è sicuramente dettata dall’esperienza, vista la difficoltà di navigazione nel territorio saudita e non è sicuramente d’aiuto aprire la strada. La corsa è lunga, ma un errore pesante all’inizio può trascinarsi per tutta la gara. L’altra Audi di Mattias Ektrom è subito dietro il francese mentre le Toyota ufficiali rimangono nella top-10 con De Villiers e Lategan.
Sulle due ruote stupisce Sanders, che porta subito davanti la GasGas con un vantaggio di 1′ sulla Honda di Quintanilla. Branch fa capolino con la sua Yamaha al terzo posto, mentre l’astro uscente Benavides si ferma al 4° posto con la sua KTM e il numero uno attaccato sul frontale. Il nostro Danilo Petrucci chiude 23° alle spalle della Sherco di Goncalves. L’indiana Hero invece si inserisce all’11° posto con Rodrigues, una mosca bianca tra i quattro big che si contendono la vetta.
Domani si inizia a fare sul serio, con 333km di sabbia con il primo anello che si chiude su Ha’il. A domani per gli aggiornamenti!