E’ Sébastien Loeb il vincitore della 2° tappa della Dakar, quella che portava Hail ad Al Qaisumah. Tuttavia la prova non si è svolta in regime Marathon come voleva il programma iniziale e dunque gli equipaggi hanno beneficiato dell’assistenza al loro arrivo. Una variazione dovuta al violento nubifragio che ha danneggiato il bivacco di Al Artawiyah, dove inizialmente si dovevano dirigere tutti i partecipanti. I protagonisti di questa 44° edizione hanno percorso la bellezza di 790km, di cui 338km contro il cronometro e su un terreno prevalentemente sabbioso e con un una buona percentuale di dune non troppo difficoltose.
LOEB SI LANCIA NELLA SFIDA CONTRO AL-ATTIYAH
Loeb-Lurquin hanno portato alla vittoria di tappa il nuovo BRX Hunter del team Prodrive. E’ la prima vittoria di una prova per loro, una bella risposta al qatariota Nasser Al-Attiyah che aveva fatto un po’ la voce grossa nei primi due giorni, e che quest’oggi ha comunque chiuso 2° di giornata a 3’28” dall’alsaziano. Loeb adesso è sceso sotto i 10 minuti di distacco dal pilota del team Toyota. Si è rivista Audi dopo il disastro di ieri: Sainz è stato il migliore chiudendo a 5’52” da Loeb, mentre dietro di lui l’altra Audi di Peterhansel ha chiuso con un distacco di 7’56”. El Matador al momento occupa il 33° posto in classifica ma sta risalendo. Per il campione in carica Peterhansel invece ormai la gara è vanificata: mister Dakar continuerà cercando di dare supporto ai compagni di squadra e testando la vettura in gara. E’ stata una gran giornata anche per Nani Roma col 5° tempo, che si è rifatto parzialmente dopo essere caduto nel trappolone della tappa di ieri. Prestazioni positive anche per Lategan (Toyota) e De Villiers, Ekstrom 9° su Audi e a chiudere la top10 ci ha pensato Ten Brinke (Toyota) che sostituisce Van Loon, bloccato dal Covid. Appena alle spalle dell’olandese ha chiuso un cauto Lucio Alvarez con il Toyota Hilux V8 T1+ del team factory Overdrive Racing; l’argentino si trova incredibilmente al 3° posto in classifica generale dopo aver saputo approfittare dei tanti errori commessi dai big nella tappa precedente. Laia Sanz ha staccato il 34° tempo di giornata con Maurizio Gerini alle note, entrambi meglio dell’equipaggio ufficiale Toyota composta da Variawa-Stassen.
Nella giornata di domani toccherà proprio a Loeb-Lurquin aprire le danze. La tappa prevede 255km di tanta sabbia, tuttavia non si prevedono grandi difficoltà dal punto di vista tecnico. Sarà piuttosto impegnativa invece la navigazione che si farà tosta in alcuni tratti. Al-Attiyah partirà dietro l’alsaziano e con Baumel alle note tenterà di trovare il sorpasso ai danni del 9 volte campione di rally. Sarà una sfida interessante!
CLASSIFICA ASSOLUTA DOPO LA 2° TAPPA
1. Al Attiyah-Baumel (Toyota) 06:59:21
2. Loeb-Lurquin (Prodrive) +09’16”
3. Alvarez-Monleon (Toyota) +40’53”
4. De Villiers-Murphy (Toyota) +41’22”
5. Vasilyev-Uperenko (BMW) +43’39”
6. Prokop-Chytka (Ford) +44’53”
7. Halpern-Graue (Buggy Mini) +47’17”
8. Al Rajhi-Orr (Toyota) +48’53”
9. Przygonski-Gottschalk (Buggy Mini) +59’21”
10. Terranova-Oliveras (Prodrive) +1:05’23”
MOTO – BARREDA APRE IL CONTO DI HONDA, PETRUX SI RITIRA
Era stato un avvio di Dakar davvero rampante per il funambolico Daniel Sanders del team Gas Gas. L’australiano però oggi ha avuto parecchi grattacapi con la navigazione, perdendo terreno e venendo superato dai suoi avversari. Sanders oggi ha pagato dazio prendendo paga dal vincitore di tappa, quel Joan Barreda veterano del team Honda HRC. Prova perfetta per lo spagnolo che deve recuperare terreno dopo l’errore di ieri. Barreda ha battuto un ottimo Sam Sunderland che ha iniziato davvero bene questa Dakar in sella alla Gas Gas 450 Rally. Il britannico ora si è portato in testa dopo aver giocato con grande astuzia queste primissime prove. Uno squillo di Kevin Benavides! Il campione in carica, ora su KTM, ha stampato il 3° crono davanti all’americano Howes su Husqvarna, e al compagno di squadra Toby Price. Gran 8° posto per Joaquim Rodrigues con l’indiana Hero che ha chiuso davanti al migliore dei privati, ovvero Stefan Svitko su KTM. Van Beveren e Short si sono difesi bene sulle Yamaha ufficiali, e a chiudere la top10 un sorprendente Aaron Mare! Il sudafricano è stato chiamato quasi all’ultimo dal team Hero per sostituire l’indisponibile Franco Caimi, purtroppo infortunatosi all’Abu Dhabi Desert Challenge.
CLASSIFICA MOTO DOPO LA 2° TAPPA (TOP5)
1. Sunderland (Gas Gas) 8:31’29”
2. Van Beveren (Yamaha) +02’51”
3. Walkner (KTM) +04’08”
4. Howes (Husqvarna) +09’59”
5. Santolino (Sherco) +10’55”
Nota negativa per l’Italia della Dakar è il ritiro di Danilo Petrucci. Il pilota ternano dopo un grande avvio di gara è stato costretto al KO dalla sua KTM 450 Rally. Un problema tecnico di cui non ancora si sa precisamente la causa. Una grossa sfortuna visto che le moto austriache si sono rivelate tra le più affidabili in queste ultime edizioni del rally raid. Da sottolineare però la gran gara fin qui anche dell’altro rookie, Paolo Lucci che si trova al 30° posto assoluto. Per Paolo è la prima volta alla Dakar su una Husqvarna del team Solarys, una scuderia privata. Al momento è il 4° miglior rookie della corsa. Da rilevare anche gli ottimi Giovanni Gritti 43° su Honda, e Lorenzo Fanottoli 45° su Husqvarna. Nella Malle Moto, gran ritmo del vincitore 2021 Gelazninkas, su KTM 450 Rally. Il ceco Milan Engel però sta vendendo cara la pelle, e insegue a 6’40”. Faticano un po’ di più gli italiani: Zacchetti è 16° mentre Tiziano Interno occupa la 27° posizione. Il lituano Kancius sta sorprendo tutti tra i Quad con il suo Yamaha YFM 700. Predece di poco il velocissimo Pablo Copetti, il campione in carica Andujar invece deve recuperare il tempo perso nella 2° tappa e per ora staziona al 6° posto di categoria.
LE ALTRE CATEGORIE
E’ dominio Can Am fra gli SSV! Ancora una volta il marchio canadese monopolizza le posizioni di vertice. Nella categoria Light Prototypes è in testa il campione in carica Francisco Lopez con Vinagre alle note sul Can Am Maverick XRS Turbo. Giornataccia per il talento Seth Quintero, anche in questa Dakar bloccato da noie tecniche sull’Overdrive OT3. Sullo stesso buggy però Cristina Gutierrez occupa il 5° posto di categoria, non male! In SSV T4 Stock guida la classifica il Can Am ufficiale di Austin Jones che precede il sorprendente brasiliano Rodrigo Luppi che avevamo già notato in altri rally raid. Davvero un gran manico! Michele Cinotto occupa una grandissimo 9° posto con il Polaris Pro XP, davanti a Molly Taylor che debutta su un Can Am in questa Dakar. Tra i Camion per ora sono rispettati i pronostici che vedevano Kamaz dominante. I due nuovissimi K5 sono in testa con Dmitry Sotnikov inseguito a 2 minuti dal rientrante e velocissimo Nikolaev. Karginov e Shibalov inseguono sui vecchi Kamaz, Loprais tiene alto il nome di famiglia occupando il 5° posto con il suo camion Praga, davanti a Van Kasteren (Iveco), Casale (Tatra) e Macik Jr (Iveco).