Dopo il Rallye Sanremo, sulle ostiche e imprevedibili strade sterrate del versante nord orientale della Sardegna va in scena, il secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally Junior.
Al via con i colori della Scuderia Automobilistica Casarano Rally Team Guglielmo De Nuzzo che cercherà di migliorare la sua classifica provvisoria nella serie tricolore riservata ai migliori prospetti in ottica futura e che attualmente lo vede occupare la quinta posizione con otto punti. Affiancato dal navigatore ceccanese Andrea Colapietro, De Nuzzo, vincitore poco più di un mese fa del Rally Città di Casarano, e reduce dall’inopinato ritiro al Rally del Salento, non si pone particolari obiettivi di classifica visto che sull’isola dei Quattro Mori, dove si daranno appuntamento anche i protagonisti del Campionato del Mondo Rally e del Tricolore Terra, arriva con il chiaro intento di accrescere il proprio bagaglio sportivo in una gara per lui completamente nuova e su una superficie, quella sterrata sulla quale non ha mai corso prima. Certo vedere il traguardo e chiudere la gara nei primi dieci del CIR Junior, muovendo la classifica del campionato, non è per nulla utopico se si considera l’ottima prima presa di contatto con la Ford Fiesta Rally 4 iscritta in classe R2B che Motorsport Italia gli sta mettendo a disposizione, ma va comunque tenuto conto che il percorso del Rally Italia Sardegna che mollerà gli ormeggi domani (giovedì 3 giugno) per concludersi per ciò
che riguarda il CIRT e CIR Junior nella giornata successiva, è particolarmente insidioso (da sempre tra i più difficili per le trazioni anteriori), con un tipo di fondo che presenta sassi sporgenti e rischio di forature che e anche per via di un itinerario di gara che si sviluppa lungo solo quattro prove speciali, possono compromettere obiettivi, prestazioni e risultato.
“L’obiettivo che ci siamo posti è quello di fare esperienza – dichiara il giovane driver casaranese – io sono alla primissima gara su terra, ho bisogno di verificare se su questo fondo a me sconosciuto posso essere competitivo e sino a che livello. Di certo la gara non si presenta come le più facili, sia per il tipo di fondo che non lascia spazio all’improvvisazione, sia per gli avversari con i quali siamo chiamati a confrontarci. È vero, devo cercare di racimolare punti per il Campionato ma il Sardegna non è certo il rally ideale per attaccare e
andare al limite. L’esame personale da superare è sicuramente più difficile di quello del Sanremo, pertanto il mio obiettivo resta quello di vedere il traguardo. Strada facendo vedremo come evolverà la classifica, magari mi torvo anche bene.”