Il Rally Piancavallo 2021 è stato più bagnato, annebbiato e selettivo di quello 2019, già fortemente bersagliato dal maltempo. Ma la “manita” degli equipaggi Carnia Pistons ha raggiunto indenne il traguardo, mostrando carattere e macinando risultati. Già esaltato a dovere il podio di Big Bearzi, corre l’obbligo di sottolineare le buone prestazioni dei suoi colleghi di scuderia. DORETTO. Cresciuto a pane e rally con papà Nello che gli ha infilato la tutina da meccanico appena svezzato, Michele Doretto in quasi trent’anni di derapate e controsterzo aveva finora ottenuto l’unica vittoria assoluta al Sagittario del 2004, una specie di “spin off del Piancavallo durata venti edizioni. Domenica si è preso anche il sigillo del Piancavallo Storico da mettere in bacheca, al termine di una sfida molto combattuta con Andrea De Luna (secondo) e Maurizio Finati (ritirato). Allora come ora, un’Honda Civic da guidare con destrezza e la compagna di vita Barbara Arcangioli a dettare il ritmo. MARTINELLI. Non è stata per niente facile la gara di Alberto Martinelli su Skoda Fabia R5, navigato da Arianna Breatta Doriguzzi. Però rimanendo tenace e concentrato prova dopo prova, è stato capace di risalire la classifica fino al 5. posto assoluto, 3. di Classe, della gara nazionale, che può essere considerato un buon risultato. MARTINIS. Manico e sagacia del “finnico” non si discutono, ormai si fida ciecamente anche della moglie Valentina Boi alle note. Sabato, nella prova speciale “Pian delle More”, il terzo tempo assoluto con la Renault Clio R3C by Gima Autosport, alle spalle delle imprendibili R5 di Nicola Cescutti e Alessandro Prosdocimo. Domenica una condotta ottimale, tenuto conto dell’asfalto viscido, che l’ha traghettato al 6. posto assoluto, solo al traguardo di Classe dopo il ritiro dell’austriaco Wolfgang Irlacher che comunque viaggiava staccato. LUSSO. “Una gara difficilissima dove non era ammesso commettere errori”. Ha tenuto duro Alessandro Lusso, mettendoci “anema e core” per andare oltre un problema di frizione e un testacoda nelle prove di Clauzetto, dove alla fine ha spinto forte (ps 2 Clauzetto) per ottenere la soddisfazione d’un graffio d’autore contro i rivali Alessandro Multari e Cristian Secondin. Alla fine il secondo posto di R2B e ringraziamenti in serie: dal naviga Vittorio Anastasia (“ha gestito al meglio le situazioni critiche”) a Ilaria (“mi ha sempre sostenuto, incoraggiato e coccolato”), da Venicio Toffoli e il suo reparto corse a Gabriele Ferniani che all’assistenza ha fatto miracoli. NAVIGA. Mai dimenticare i sedili di destra targari Carnia Pistons. Peccato per Thomas Spangaro, due sole prove e poi il ritiro sulla prima speciale del “Monte Rest” a fianco di Rudy Bulfon su Clio S1600. E’ andata meglio a Giulio Calligaro, anche se il decimo posto al traguardo di R2B con la Peugeot 208 Vti condotta da Stefano Facchin è risultato che non soddisfa entrambi.