- 0share
- Condividi
- Newsletter
Al Rally del Bardolino Historic l’adriese si gioca il secondo gradino del podio, sino alle battute finali, prima di incappare in un fatale testacoda, causato da gomme fredde.
Adria (RO), 15 Marzo 2021 – Un avvio più che promettente, quello messo in campo da Matteo Luise nel recente fine settimana, alla prima edizione del Rally del Bardolino Historic.
Il pilota di Adria, al debutto stagionale in vista di tornare nell’orbita del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, ha sfoderato una prestazione d’autore, andando a firmare il quarto posto assoluto, di quarto raggruppamento nonché autentico dominatore della classe A-J2/2000.
Un bilancio che, tuttavia, non soddisfa in pieno l’animo competitivo del portacolori del Team Bassano, il quale aveva messo nel mirino un secondo gradino del podio sfumato solo sul finale.
Il polesano, supportato da una Fiat Ritmo 130 gruppo A che ha girato come un orologio svizzero grazie alle amorevoli cure di Silvano Amati e Valentino Vettore, ed affiancato dalla moglie Melissa Ferro alle note prendeva le misure sulla prima “Graziani”, sesto tempo in prova, per poi dare una prima spallata sulla corta “RCB”, terzo assoluto a 3”8 dallo scratch.
Al termine del primo giro l’adriese si installava al quinto posto nella generale, infliggendo già un divario di oltre quaranta secondi all’unico avversario presente in classe duemila tra le J2.
Un quarto, un quinto ed un altro quarto parziale assoluto portavano Luise, a due sole prove speciali dal termine, a potersi giocare un podio lontano soltanto una decina di secondi.
“Abbiamo sempre faticato con le temperature delle gomme” – racconta Luise – “e dovevamo aspettare almeno tre, quattro, chilometri ad ogni prova prima di poter spingere come volevamo. Nonostante questo stava andando tutto a meraviglia e con l’arrivo della notte sapevamo di avere le carte in regola per poter tentare una zampata vincente. Alla fine avevamo soltanto una decina di secondi, da recuperare, dal secondo assoluto. Abbiamo scaldato bene le gomme, prima di entrare sulla settima prova, ma, dopo le prime quattro curve, abbiamo voluto dare fiducia e ci è andata male. Ci siamo girati e con l’anteriore ci siamo appoggiati ad un rail, distruggendo la fanaleria supplementare. La vettura si è spenta, abbiamo dovuto fare quattro manovre per riprendere la strada. Eravamo in un punto molto stretto. Guardando il cameracar abbiamo perso oltre una ventina di secondi, sicuri. Da li abbiamo deciso di non forzare il passo ma la vera beffa è stata arrivare a fine prova e vederci uscire con il decimo tempo assoluto, a ventidue secondi dal migliore. Se la matematica non è un’opinione direi che c’è poco da dire.”
Con la quarta piazza nella generale ormai congelata Luise affrontava la conclusiva “RCB” di conserva, rinfrancandosi con un pacchetto tecnico che fa ben sperare in ottica CIRAS.
“Sul piano tecnico siamo veramente soddisfatti” – aggiunge Luise – “perchè la vettura non ha mai dato nessun problema, abbiamo solo fatto rabbocchi di benzina. Questo è merito del lavoro notevole svolto da Silvano e Valentino. Melissa migliora a vista d’occhio, bravissima. Ci siamo confrontati anche con le vetture moderne, togliendoci parecchie soddisfazioni con il cronometro. Avvicinandomi alla cinquantina direi che non posso che essere contento. Grazie anche al Team Bassano ed ai nostri partners. Siamo pronti e fiduciosi per l’inizio del CIRAS.”
Ufficio Stampa: Fabrizio Handel
I comunicati stampa non riflettono necessariamente le idee della redazione di rally.it, pertanto non ce ne assumiamo la responsabilità. Per comunicare con il responsabile del comunicato stampa contattateci, vi forniremo le indicazioni necessarie per comunicare con il relativo ufficio stampa.