Monte bagnato, Monte fortunato, o almeno è quanto si augurano Ott Tanak e Martin Jarveoja. Sono infatti gli ex iridati a comandare al termine della prima giornata dell’edizione più corta e blindata della storia del Rallye Montecarlo.
Il pilota Hyundai è il più bravo e veloce ad interpretare le prime due prove bagnate dell’evento monegasco, la Saint Disdier – Corps di 20,58 Km e la Saint-Maurice – Saint-Bonnet di 20,78 Km, entrambe vinte dall’equipaggio estone, che ha tutte le intenzioni di dimenticare l’uscita di strada ad alta velocità dello scorso anno.
Uscita di strada che comunque non si è fatta attendere poi molto. Teemu Suninen, su Ford Fiesta WRC, è infatti protagonista di un violento impatto a pochi kilometri dalla fine della prima speciale, mettendo la parola fine sulla sua avventura nel Principato. Un rammarico pesante, considerando che i parziali fatti registrare fino a quel momento stavano sorridendo al pilota finlandese.
Finlandia che comunque ha un motivo per essere contenta, grazie a Kalle Rovanpera. Il giovane funambolo su Toyota Yaris WRC è infatti secondo assoluto, con 3,3 secondi da recuperare nei confronti di Tanak. Una prova maiuscola che sorprende fino ad un certo punto, anche se l’imprevedibilità di una gara difficile e particolare come Montecarlo impone prudenza prima di usare toni entusiastici nei suoi confronti.
Il tutto considerando anche il “pericoloso trio” che si trova dietro il giovane Kalle, ovvero i tre che si sono giocati il titolo l’anno scorso fino all’ultima gara. Elfyn Evans è infatti terzo assoluto, a 8,5 secondi da Tanak. Il gallese vuole mettersi alle spalle la delusione patita a Monza non più di due mesi fa, rispolverando quella competitività che ne ha contraddistinto la stagione scorsa e, soprattutto, il Montecarlo di 12 mesi or sono.
Alle sue spalle ecco Thierry Neuville, ma il vincitore uscente ha più di una incognita sul suo cammino. Innanzitutto il feeling da creare con il nuovo navigatore Martin Wydaeghe, che si è comunque comportato bene nella sua prima uscita a fianco del veterano belga, oltre alla tranquillità psicologica da ritrovare dopo il tanto discusso divorzio con Nicolas Gilsoul. Sono 16 i secondi di ritardo del portacolori Hyundai nei confronti del compagno di squadra, che ha sofferto di un problema all’interfono rallentandone le performance.
Un altro poco contento è il Campione in carica Sebastien Ogier, quinto assoluto ma non esente da problemi tecnici. Sono infatti i freni a creare qualche grattacapo di troppo al fresco 7 volte iridato, impedendogli di dare il meglio di se nel corso della seconda speciale. Il francese padrone di casa si trova a 9 decimi di distacco nei confronti dell’eterno rivale Neuville, ma la strada è ancora “lunga” prima del podio di Domenica.
Sesto è un sorpreso Dani Sordo, a 42,7 secondi dal leader Tanak. Sorpreso in quanto nonostante un buon feeling con la macchina, soprattutto nel corso della speciale inaugurale, i tempi segnati non sono dalla parte dello spagnolo, all’ultima apparizione con Carlos Del Barrio prima del cambio di navigatore. Un rumore sospetto sulla PS2 fa riflettere il bi-vincitore sardo che ci sia qualcosa da rivedere sulla sua Hyundai I20 WRC durante l’assistenza.
Settima è la Hyundai 2C Competition di Pierre-Louis Loubet, unico tra i big a partire con gomme termiche anziché super soft, che precede il leader di WRC2 Andreas Mikkelsen. Chiudono la top ten la Ford Fiesta WRC superstite di Gus Greensmith e la quarta Toyota Yaris WRC di Takamoto Katsuta.
WRC2 – Come già detto, la categoria di supporto è per ora nelle mani della Skoda Fabia Rally2 del norvegese Mikkelsen, già vincitore qui nel 2017 sulla stessa vettura. L’ex pilota Volkswagen non può però dormire sonni tranquilli, in quanto Adrien Fourmaux, suo primo inseguitore su Ford Fiesta Rally2, dista solo una manciata di secondi. Il podio provvisorio è completato da un altro transalpino: Eric Camilli su Citroen C3.
WRC3 – Tutta di marca francese la classifica di questa categoria, con Yohan Rossel a comandare le operazioni, inseguito da Nicolas Ciamin e Yoann Bonato, tutti su Citroen C3. Nel WRC3 troviamo anche i due italiani meglio classificati fino a questo momento nella generale, ovvero Mauro Miele, accompagnato alle note da Luca Beltrame (alla sua 300esima gara in carriera) e Giacomo Ogliari. I primi sono 26esimi assoluti con su Skoda Fabia Rally2, mentre il milanese è 31esimo assoluto su Citroen C3, navigato da Lorenzo Granai.
Domani andrà in scena la giornata più lunga di tutto il weekend: cinque prove speciali in programma, per un totale di circa 104 Km contro il tempo.