Il Rally di Pico non può essere considerato un surrogato del Roma Città Capitale. Il Rally di Pico è una gara a sé stante, ricca di pretendenti e farcita da molte attese ed ambizioni; non può che essere così per una corsa storica giunta alla sua 42° edizione.
Nell’Erreffe Rally Team Bardahl, squadra già di per sé molto ambiziosa, figurano tre concorrenti che hanno mire molto alte per la gara laziale. Innanzitutto c’è Giovanni Gravante: il driver di casa, un anno fa salì sul gradino più alto del podio conquistando una vittoria entusiasmante che, ovviamente, vorrebbe bissare quest’anno. Insieme a lui ci sarà ancora il fidato Gino Abatecola mentre la vettura, che sarà sempre una Skoda Fabia R5, sarà il modello EVO e quindi in uno step più avanzato rispetto al 2019. I due dell’Erreffe partiranno col numero 201 in quanto campioni uscenti e primi a partire nella gara che scatterà a seguito della carovana internazionale.
Non sarà facile replicare al successo perché sempre in seno alla squadra piemontese ci sarà un altro equipaggio pronto a vendere cara la pelle: Carmine Tribuzio, con Gianni Stracqualursi, affronterà la sfida con la Skoda R5 che fu di Gravante un anno fa sperando che questo sia di buon auspicio. Tribuzio è un veterano avvezzo alle vetture 4×4: dalle Wrc alle S2000 fino alle R4 ed N4 le ha provate tutte e questa sarà l’occasione per debuttare in classe R5.
Avrà una due ruote motrici invece, l’ambizioso Paolo Vallone; con la Renault Clio S1600 numero 212, il pilota di casa gareggerà insieme a Pierpaolo Colella puntando alla classifica riservata alle Due Ruote Motrici e strizzando l’occhio alla top ten.
La gara sarà valevole per la Coppa Rally di Zona a coefficiente 1.5; si correrà sabato 25 luglio sulle prove di Pico-Greci e Roccasecca-Colle San Magno per un totale di 68 chilometri di speciali.