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Il Rally della ripartenza è di Andrea Crugnola. Il pilota varesino, con Pietro Ometto alle note e la Citroen C3 R5 della F.P.F. Sport, ha dominato il 40° Rally Internazionale del Casentino vincendo sei delle sette prove speciali. Alle sue spalle Damiano De Tommaso e Patrick Bernardi, su Skoda Fabia R5, hanno concluso staccati di 21.1 s, mentre Fabio Andolfi e Giorgia Ascalone, sempre su Skoda Fabia R5, hanno completato il podio con un distacco finale di 40.4 s.
Un podio festeggiato secondo le regole del distanziamento sociale: niente palco di arrivo, equipaggi con la mascherina e gradini separati tra loro. Cerimonia sobria e senza pubblico, come tutto il resto della manifestazione; il 40° Rally del Casentino – valido come prima prova dell’International Rally Cup Pirelli – passerà infatti alla storia come il primo rally in Europa dopo lo stop per l’emergenza COVID-19.
Tutti gli occhi del mondo rallystico erano puntati sulla manifestazione a porte chiuse e la Scuderia Etruria ha dato prova – ancora una volta – della sua grande capacità organizzativa e passione, aiutata da un “pubblico” disciplinato che ha rispettato le indicazioni di restare a casa. Riordini e parco assistenza erano recintati con rigidi controlli all’ingresso e misurazione della temperatura, tutti gli addetti ai lavori hanno indossato le mascherine protettive e rispettato le distanze.
Crugnola è stato in testa dall’inizio alla fine, ma alle sue spalle c’è stata lotta serrata con lo sloveno Avbelj (Skoda Fabia R5) – quarto al traguardo a soli quattro secondi da Andolfi – capace di inserirsi tra i primi tre con una guida spettacolare.
Tutti gli altri hanno terminato la gara con distacchi superiori al minuto, da Porro-Cargnelutti (Ford Fiesta R5) quinti a 1’15’’ all’equipaggio locale Cresci-Ciabatti (Volkswagen Polo R5) che ha chiuso la Top10 con un distacco di 2’05’’.
“Casentino” da dimenticare, invece, per Felice Re e Mara Bariani, secondi dopo la PS1, ma costretti al ritiro per un problema tecnico alla loro Volkswagen Polo R5, e per Tosi-Del Barba, finiti fuori strada nell’ultima prova speciale.
Nelle altre categorie vittoria per Giovanella-Dresti (Renault Clio) in Super 1600 e per Straffi-Nesti su Peugeot 208 in R2B, classe che vedeva ben 19 vetture al via. Straffi si è così imposto tra le due ruote motrici precedendo Zorra e Griso.
Tra le auto storiche, infine, successo per Bertelli-Neri su Opel Kadett GSI, staccatissimi Zuppardi-Kratzin (BMW M3) e Marencsics-Beres (Lada VTFS), secondi e terzi al traguardo.
Numeri da capogiro per le dirette facebook delle prove speciali – Allo spettacolo offerto dai 108 equipaggi non hanno potuto assistere gli appassionati che hanno preso d’assalto le dirette trasmesse sulle pagine Facebook. Rallydreamer TV ha presidiato il parco assistenza con approfondimenti e interviste, mentre la pagina Scuderia Etruria ha trasmesso in diretta da tutte e sette le prove con numeri da capogiro: oltre 500mila le persone raggiunte, più di 200mila visualizzazioni e punte di mille utenti collegati contemporaneamente.
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