La tappa di ieri, come abbiamo visto, ha dato del filo da torcere a tutti. In primis il rookie Fernando Alonso, che dopo essere partito con i migliori auspici, intorno al 160esimo chilometro colpisce una roccia con il suo Hilux, rompendo la sospensione perdendo così tempo prezioso. E’ stata così la volta di Giniel De Villiers  che vince la sua 15^ tappa di carriera. Il percorso di questa terza tappa di Dakar 2020, porta i piloti tra le montagne, nei dintorni di Neom. Infatti il percorso stabilito è un anello, in cui gli equipaggi dovranno affrontare le catene montuose del territorio. I 427km accompagnano i partecipanti fino ad oltre 2000m s.l.m ricordando così i fondi del Sud America. Ancora poca sabbia all’orizzonte, ma le Mini stanno spingendo forte mettendo in crisi le Toyota.

SAINZ SPINGE MA AL-ATTIYAH NON MOLLA – L’eroe di giornata è lo spagnolo Carlos Sainz, che con una zampata furiosa prende il comando della tappa, staccando Nasser Al-Attiyah di 6’31”. Peterhansel dopo aver passato la giornata a ridosso del compagno di squadra, perde all’ultimo waypoint oltre 9′, chiudendo così la tappa in 7^ posizione. Ottimo risultato per Fernando Alonso, che si riprende dal disastro di ieri e chiude l’anello di Neom al 4° posto con un distacco di 6′ dalla vetta dietro ad Al-Rajhi. Disfatta per Giniel De Villiers: in sudafricano ha avuto problemi di navigazione, accumulando ritardo fino ad un totale di 16’21’. Al-Qassimi è costretto all’abbandono; ha cappottato la sua Peugeot 3008 ex-Loeb (senza danni all’equipaggio). Il russo Vasyliev a metà tappa ha dovuto abbandonare il suo Mini, a causa di un incendio divampato in marcia. L’armata Mini viene comunque portata avanti anche da Przygonski, in seconda posizione. Terranova limita i danni: l’argentino è ora terzo in generale, con un distacco di 8′ da il nuovo leader Sainz. Al-Attiyah è vicinissimo allo spagnolo per 7’55”. Peterhansel è solo 5° con 19′ di svantaggio, ma la corsa è ancora lunga.

PRICE SI PERDE, BRABEC NE APPROFITTA – La classifica delle moto viene modificata a fine giornata da parte dell’organizzazione in quanto c’è stato un errore nel GPS dei piloti. La decisione della commissione è quella di mantenere buoni i tempi fino al WP53 ovvero al 389Km di tappa. Giornata fantastica per l’americano dell’Honda, che appena partito prende il comando della tappa staccando il cileno Cornejo Florimo di 5’56”.

Toby Price, grande favorito, perde oltre 8’35” a causa della cattiva navigazione. E’ solo 5° oggi. Barreda Bort sigilla il 6° posto. Male anche Sunderland che chiude con 21′ di ritardo. C’è a chi è andata peggio come al francese Van Beveren, che dopo una caduta è costretto al ritiro con una vertebra fratturata. Anche De Soultrait non passa buoni momenti: arriva a fatica al fine tappa con un fortissimo dolore al polso. Il nostro Jacopo Cerutti oggi chiude al 34° posto. La generale vede ancora Brabec in testa, Kevin Benavides segue a 4’43”. Al 3° posto ancora Walkner, seguito dal trittico Barreda Bort / Cornejo Florimo / Price racchiusi in un solo minuto circa.

KARGINOV TENTA IL RECUPERO – Viazovich non riesce a piazzare il proprio Maz davanti a tutti; infatti è il Kamaz di Karginov a spuntarla oggi, vincendo la tappa per 4’54”.

Male Nikolaev, che accusa 34’33” chiudendo la giornata solo 9° preceduto dal duo Iveco capitanato da Macik e Van Kasteren. Terzo posto per il secondo Kamaz di del russo Shibalov. Viazovich nella generale riesce ancora a tenere a bada i russi, che si trovano a soltanto 2’18”. Macik ben più attardato con oltre 38′ dalla vetta.

 

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