Dopo tante soddisfazioni arriva una giornata meno positiva per Stefano Rossi e Alberto Marcon. Quando arrivano al bivacco di Aidzidine non hanno il solito sorriso stampato sui loro visi e anzi, sono ombrosi e pensierosi.

E’ facile capire al volo che qualche cosa non è andata bene, eppure la loro Nissan è tutta intera e il motore gira allegramente, quindi non si tratta di problemi tecnici e loro fisicamente stanno bene.

Tirare fuori dalle loro bocche la storia della giornata odierna è difficile. “Siamo rimasti senza benzina – alla fine racconta Rossi – e davvero siamo sconcertati. Non ci era mai successo prima”.

Le facce pensierose in effetti, sono dedicate proprio a quanto accaduto perchè non se lo riescono a spiegare.

Stamattina erano partiti con ben 400 litri a bordo, e quando alla fine della speciale mancavano almeno cinquanta chilometri sono rimasti a secco.

Cercano di capire che cosa sia successo: “Se calcoliamo che la speciale era lunga 473 chilometri e che noi avevamo a bordo 400 litri di benzina, significa che abbiamo fatto circa un chilometro e mezzo con un litro e sinceramente faccio fatica a crederlo – ammette il copilota Alberto Marcon – perchè fino ad oggi il massimo dei nostri consumi non aveva superato i due chilometri. E’ vero – cerca di giustificare – c’era vento contrario, ma non è un motivo sufficiente per consumare così. Posso anche ammettere che siamo andati veloci nel primo tratto di speciale, perchè siamo partiti da una buona posizione e il fondo era adatto al nostro mezzo, ma ugualmente non si spiegano i consumi”.

Restare senza benzina in prova speciale non è mai una bella cosa, perchè devi contare sull’aiuto di un altro concorrente, che magari ne abbia abbastanza da dartene un po’, ma il loro Nissan Patrol è a benzina e quindi la ricerca è ovviamente più complicata.

L’unico modo per recuperarla è stato uscire dalla prova e andare a cercare un distributore, ma anche in quel caso non è facile perchè le pompe di benzina in Mauritania vendono gasolio e non benzina. Per fortuna sono riusciti a trovare un unico distributore che ne avesse e hanno fatto il pieno, rientrando subito dopo in speciale.

Così facendo però hanno ovviamente dovuto lasciare la strada indicata sul road book e pur riprendendola dopo il rifornimento, hanno mancato tre waypoints che valgono 15 minuti ciascuno.

“Siamo dispiaciuti perchè anche se eravamo indietro in classifica in questi giorni avevamo guadagnato diverse posizioni e pur non sperando in un podio stavamo cercando di risalire la classifica. Con questo fatto invece precipitiamo di nuovo e non so se nei prossimi giorni riusciremo a recuperare.

Già, i prossimi giorni, che si prevedono uno peggio dell’altro : domani per esempio, l’ottava tappa dell’Africa Eco Race 2020 porterà la carovana del rally da Aidzidine alla famosa Tidjikja. Questo nome suscita molti ricordi negli appassionati di Africa e di Dakar perchè il paesino mauritano è stato per anni sede di arrivo di una tappa fra le più complicate di tutta la competizione. Non si sa bene quindi, che cosa aspetta i piloti domani, visto anche che si tratterà di una speciale totalmente inedita. 450,83 i chilometri complessivi da percorrere con una ps da 429 non particolarmente sabbiosa, ma ancora un po’ sassosa e ricca di fuoripista.

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