Ott Tanak impegnato nell'assaggio dello Champagne

Due gare al termine di questo lungo viaggio nel WRC 2019, due gare per decidere chi sarà il migliore del lotto. Nell’attesa di ricevere gli ultimi verdetti della stagione e per capire chi tra tutti i nostri beniamini avrà la meglio, è giunta l’ora di rianalizzare quanto appena accaduto in Galles, con le nostre, immancabili, Pagelle Ignoranti.

Tra addii pieni di lacrime, rimpianti, lividi e festeggiamenti, andiamo a vedere chi dei protagonisti si è particolarmente distinto nei fangosi sterrati britannici, con la solita e obbligata premessa: prendetela con un sorriso! Cominciamo!

TANAK-JARVEOJA: VOTO 10 – E niente, se dopo aver affrontato un weekend in Turchia a degustare kebab ti ripresenti in Galles in perfetta forma e senza problemi di stomaco, è normale che la tua valutazione sia altissima. Se poi ti concedi il lusso di vincere gara, Power-Stage e (quasi) mezzo titolo mondiale, viene naturale continuare i festeggiamenti. 28 punti di vantaggio a due gare dal termine, tipografie cinesi gestite da estoni già pronte a stampare milioni di magliette e gadget per festeggiare il lieto evento, o per piangere in caso di una clamorosa debacle – CI SIAMO QUASI

OGIER – INGRASSIA: VOTO 9 – Riesce nell’impresa di portare a casa più punti in classifica rispetto a chi nel rally gallese ti è arrivato davanti. Il problema è che Tanak è in stato di grazia e che la C3 sembra una carriola se paragonata a quel missile di Yaris. A Ogier non resta che attaccarsi a tutto ciò che gli può dare una mano per ribaltare le sorti di un mondiale quasi segnato: Wanna Marchi, il maestro Do Nascimento e tutti i personaggi che possono tirare maledizioni all’estone – D’ACCORDO????

NEUVILLE – GILSOUL: VOTO 6,5 – Siamo troppo severi? Forse si, ma per l’occhialuto arancione il rally britannico può aver rappresentato la fine delle sue speranze mondiali. Già vedere Tanak primo ti spinge a cominciare a bere pesantemente, se poi Ogier che ti è arrivato dietro colleziona più punti di te in classifica, allora forse è meglio spingere le proprie ambizioni verso le gare di rutti con gli alpini che per il titolo mondiale WRC. Uno dei podi in assoluto più dolorosi per le coronarie del belga – DEPRESSO

MEEKE – MARSHALL: VOTO 7,5 – Bravo Kris, che dopo decenni riesce finalmente a vedere il traguardo di una gara con l’auto quasi totalmente intera. Merito di una gestione della corsa ragionevole e senza strafare, soprattutto quando al lavoro per i carrozzieri e boscaioli ci ha pensato il tuo compagno di squadra finlandese Latvala che, disturbato dal caro-parcheggio gallese, decide di abbandonare la Yaris su un ciliegio – INTELLIGENTE

EVANS – MARTIN: VOTO 7 – Gesù Evans è tornato! Dopo due mesi abbondanti di vacanze forzate, passate tra Lourdes, Medjugorje e Fatima, il #33 si ripresenta al via nella sua gara di casa. Peccato per quella superspeciale d’apertura affrontata con il passo del miglior Mister Bean, altrimenti il risultato sarebbe stato decisamente migliore. Resta comunque il più performante dei tre di M-Sport, soprattutto del compagno Suninen che tra forature e uscite di strada si è guadagnato un futuro nei crash test in compagnia di Latvala. – BENTORNATO

MIKKELSEN – JAEGER: VOTO 5.5 – Nel giorno in cui Neuville ha fatto un enorme passo fuori dal mondiale e dentro all’alcolismo, anche per il bel norvegese le cose non vanno molto meglio. Condizionato dal cattivo umore del compagno belga, Andreas recepisce male le istruzioni impartitegli da Adamo, che gli aveva chiesto di superare il momento difficile e non di farsi superare da Evans. Bellissimo il saluto in mondovisione dell’italiano diretto all’ingegnere di gara del norvegese, che lascia trapelare il suono della mazza che da li a poco sarebbe finita sugli stinchi di Mikkelsen – MISUNDERSTANDING

TIDEMAND – FLOENE: VOTO 6 – Gara senza infamia e senza lode per lo svedese. Quattro presenze nel WRC quest’anno in quattro delle gare più difficili da interpretare in assoluto, situazione che ci fa pensare a cosa fumasse il suo entourage nel momento in cui hanno cominciato a stilare il calendario di questa stagione. Un’altra gara a fare esperienza, con un orologio a cucù piazzato a vista sul cruscotto ad indicargli le ore di distacco accumulate nei confronti dei suoi colleghi. –  OTTO IN PONTUS

BREEN – NAGLE: VOTO 5 – Sarà la vicinanza con l’ex navigatore di Meeke, sarà la voglia di lasciare un segno alla sua seconda gara con Hyundai, sta di fatto che l’irlandese si toglie lo sfizio di emulare il miglior Kris con qualche artistico giro della morte a favore del pubblico. Una vita difficile, ma se pensiamo che alla fine quando torna a casa il nostro Craig si bomba la Molinaro, allora forse proprio così triste non deve poi esserlo – PROVACI ANCORA

ROVANPERA – HALTTUNEN – VOTO 10 E PRO – A 19 anni un ragazzo normale è davanti alla playstation a bestemmiare contro un pad/madre/amici/fidanzata per una prova di Dirt andata male, lui no; lui al massimo bestemmia contro il tecnico che ha sbagliato a tarargli l’assetto per una speciale. A 19 anni un ragazzo normale è in giro per i bar cercando di scroccare più free drink possibili, lui no; lui al massimo chiede agli amici di portare la vodka, perché la RedBull gliela regalano. Lui è un fenomeno ed ora anche un vincente – PREDESTINATO

SOLBERG – MILLS – VOTO 10 – Se Rovanpera festeggia il primo successo importante della carriera, Solberg padre festeggia il raggiungimento di quota-100 vincendo la classe nella gara che più di tutte ha regalato gioie al norvegese. Romantico addio per l’unico pilota che al posto di abbandonare i cani in autostrada, si fa abbandonare dalla propria macchina durante il Motorshow 2008. Un addio reso ancora più bello dalla galanteria di Phil che decide di non salire sul tetto della Polo a festeggiare il successo per non rovinare le protesi alle anche nuove, fresche di ortopedia. – CI MANCHERAI, HOLLYWOOD

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