Abbiamo visto la volta precedente come il Sahara Racing Cup stia prendendo nuove forme, assorbendo nuove migliorie e soprattutto importanti novità nel campo delle vetture ammesse. Per chi se lo fosse perso, nella seconda edizione dell’Orientamento Atipico Sperimentale, sarà presente la possibilità di iscriversi con vetture di classe TH. I mezzi in questione sono vetture le quali hanno una preparazione da corsa, ma hanno l’omologazione scaduta, che permette ovviamente a prendere parte alle normali competizioni.
In questi giorni Federico Didonè e il suo staff, sono in Tunisia per tracciare definitivamente i nuovi percorsi.
“Abbiamo in serbo nuovi passaggi, nuove tappe e altre migliorie per rendere la corsa ancora migliore.”
Inoltre il Sahara Racing Cup si è offerto di seguire la logistica e l’organizzazione dei test pre-Dakar per Giulio Verzeletti a bordo del fidato Mercedes-Benz Unimog, insieme a Loris Cherubini e Paolo Calabria portatori, nonché quest’ultimo proprietario, del nuovo Man in prima apparizione alla Dakar. Giulio, Loris e Paolo li abbiamo visti portare nel deserto la PanDakar, con la quale sono riusciti a terminare la corsa più dura del mondo nel 2017. La carriera dell’italiano tuttavia ha fondamenta ben più radicate, partendo dal lontano 1996 dove iniziò la sua avventura nei raid con le moto per poi passare ai camion e come detto poco fa una piccola parentesi con le auto. Il Team Orobica prenderà parte alla Dakar 2020 e si prepara con le dune della Tunisia in vista dei nuovi percorsi in medio oriente.
Nel frattempo lo staff del Sahara Racing Cup ci aggiorna sui percorsi. La corsa per i mezzi “ufficiali” da gara avrà una lunghezza maggiore rispetto ai chilometri previsti per le Panda in corsa. Questo serve per dar modo a tutti di divertirsi ma anche trovare difficoltà misurate per i veicoli partecipanti. Qui di seguito uno stralcio dei nuovi percorsi e delle città che i piloti dovranno attraversare per terminare la corsa.
Day 1. Tunisi → El Jam – Si arriverà al porto di Tunisi per poi cimentarsi in un trasferimento di circa 250km per spostarsi verso sud.
Day 2. El Jam – Zmela – La gara entrerà nel vivo con 3 prove speciali veloci, che saranno ideali per prendere confidenza con le vetture. Si arriverà a Zmela dove ci sarà il primo è proprio campo tendato ad aspettare i piloti.
Day 3. Zmela – Tatauine – La prova del terzo giorno sarà contraddistinta da piste molto veloci e una navigazione abbastanza semplice che darà la possibilità a tutti gli equipaggi di prendere confidenza con la strumentazione ed il roadbook. Ci saranno alcuni tratti di navigazione libera dove la bussola sarà la protagonista.
Day 4. Tatauine – Zmela. La tappa di metà gara sarà contraddistinta da piste veloci alternate a tratti di navigazione libera dove le abilità del navigatore sommate a quelle del pilota nel mantenere la rotta, saranno fondamentali per la classifica.
Day 5. Zmela – Tembaine. La parola d’ordine sarà: SABBIA. Mentre nei giorni scorsi la velocità era la componente principale dalla quinta tappa si parlerà di sabbia. Il percorso si svilupperà da est verso ovest attraversando vari cordoni di dune dove i piloti dovranno dimostrare le proprie abilità. In questa tappa l’aiuto fra i vari equipaggi sarà fondamentale.
Day 6. Tembaine – Douz. Ci si avvicina verso la fine del Sahara Racing Cup 2020 con una tappa di tutto rispetto dove la sabbia e le piste veloci saranno la componente principale. La sabbia sarà molto presente durante la prima parte del percorso mentre nell’avvicinamento a Douz si alterneranno tratti veloci a piste molto sconnesse.
Day 7. Douz – Hammamet. L’ultimo sforzo. Trasferimento verso Hammamet per poi arrivare alla sera con la cerimonia delle premiazioni.